"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

lundi, décembre 01, 2014

L'Homme de Nice, de l’enfer au paradis

Il tempo giusto per vuotare il trolley di San Sebastian e riempire la piccola borsa che mi ritrovo sulla banchina del vecchio porto di Nizza quasi fossi sul set di "Ronin" in compagnia di Robert de Niro e Jean Reno. Questa parte della Francia del Sud è la mia preferita, è la Cote d'Azur-Provence. E proprio tra Nizza, Villefranche sur Mer, Eze Village e Saint Paul de Vence che é nato il personaggio autobiografico dell'Homme de Nice. Eclettico, romantico, sorprendente, forse irripetibile. Di sicuro unico. Si torna su quei passi e si rivivono le sensazioni. Superato il casello autostradale di confine di stato dalle frequenze dell'autoradio escono note, quasi in contemporanea, delle canzoni dell'artista che ho scelto di venire ad ascoltare dal vivo al Palais Nikaia di Nizza. É Lenny Kravitz col tour che segue l'uscita del suo nuovo lavoro. Lenny é un istrione del palco, molto curato nella persona, molto ricercato nella musica. É un rock per certi atteggiamenti molto sensuale e lui, vero sex simbol, é l'incarnazione di questo. Piccolo, muscoloso, elegante. Rockstar d'eccellenza, personaggio cool. Sul palco canta, suona, balla, si pavoneggia. Il suo ultimo album "Strut" che ha anticipato il tour parla proprio di questo, di mettersi in mostra, di far vedere chi si é. Concerto altamente spettacolare, suonato divinamente, con musica limpida ad alto volume, con ritmi incalzanti. Lenny padroneggia il palco che divide con una band nella quale la sezione ritmica (basso e batteria) é tutta al femminile. Personaggio che sa di piacere e gioca bene questa carta. Questa mattina leggendo a colazione le Nice Matin, quotidiano locale, tutto era incentrato su Inferno e Paradiso : "Concerto d'Inferno, in Paradiso con Lenny Kravitz" oppure "la croce di Cristo tatuata nel cuore, ma con l'Inferno in corpo" ... e così via. Anche l'Homme de Nice ha risalito la china, passando dall'Inferno al Paradiso, come già avvenuto in alte circostanze e si metterà in mostra. Ha le sue belle carte da giocare, non si tirerà indietro. Passeggiando sulla Promenade des Anglais nel pomeriggio i pensieri andavano a mille, con i ricordi che stimolavano la creatività. Ascoltavo le canzoni di Lenny Kravitz inserite nell'iPhone. I testi parlavano al posto mio. Mai un artista ha espresso con le canzoni situazioni sentimentali che si possono tranquillamente trasportare nella vita di molti, la mia sicuramente. Il resto della giornata dell'ultimo giorno di novembre è tutto nella descrizione del concerto. Il rientro in hotel è sotto un acquazzone quasi primaverile e in effetti la temperatura era sopra la norma. Giornata intensa, crollo sul letto e dormo meravigliosamente. Sveglia : è il primo giorno di dicembre, faccio colazione, salgo sulla Twingo, programmo il navigatore e mi dirigo verso la grande chiesa ortodossa di San Nicola. Ci arrivo proprio sotto e ... è completamente coperta dai giganteschi teloni per i lavori in corso : anche qui dovrò ritornarci. E' proprio destino. Cambio itinerario e vado al Museo Matisse il più visitato di Nizza. E' gratuito e anche molto bello per gli arredi interni e per le opere esposte del grande artista. Ciò mi riconcilia con i sentimenti. Questo novembre duemilaquattordici appena trascorso, iniziato tristemente sull'onda del finale triste di ottobre, é diventato per me il mese delle piacevoli novità in assoluto, viaggi compresi. Dall'inferno al paradiso ... c'est la vie.

Post's song : "The chamber" performed by Lenny Kravitz
Periodo del viaggio : 1112/4

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