"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

jeudi, mai 24, 2012

Das bezaubernde Porträt von Dresden

L'incantevole ritratto di Dresda.
Altri aeroporti nuovi quelli di Lipsia, Dresda e Colonia/Bonn per un altro viaggio da raccontare. Smaltita la sbornia festeggiamento per la vittoria (al cardiopalma) dell'amato Chelsea in Champions League e superata la prova “terremoto dell'Emilia” nella notte che mi ha fatto sobbalzare in più riprese eccomi finalmente in partenza per Dresda. Era una meta più volte candidata di finire nel mio elenco viaggi degli ultimi sette anni e la scelta non mi ha deluso. Incantevole e affascinante Dresda. Prestigiosa residenza nella pittoresca e accogliente Sassonia, terra di principi e re, d'arte e di cultura, natura e paesaggi così come definita in un saggio come "il più bel paese del mondo: un palmo di terra è invero la Sassonia, ma la meglio coltivata che uno possa vedere".
E in effetti il panorama che si prospetta davanti agli occhi superato il ponte Augustus sulla riva dell'Elba è superbo. In bella vista tutte le attrazioni culturali di questa meravigliosa città dell'ex Germania dell'Est. Nessuno crederebbe alla sua rinascita tra le ceneri. Dresda era stata letteralmente rasa al suolo dai bombardamenti del 1945. Migliaia di vittime e più del 75% delle costruzioni distrutte. 
E' stata ricostruita mantenendo quello sfarzo e quel lusso che la caratterizzava alle origini.
Oggi appare un piccolo gioiello architettonico antico
e vederla così gioiosa aiuta la mente e ti rilassa. Il ritratto è proprio come quello del Canaletto che gli ha dedicato numerose prospettive quasi come fosse la Venezia di un tempo mentre invece Dresda viene ricordata come la Firenze dell'Elba per via dei trascorsi artistico culturali. 

E poi così verde soprattutto nei dintorni lungo il fiume, con i suoi castelli dislocati nel percorso. Con il sightseeing sono arrivato fino al Castello di Pillnitz (una decina di km) una pittoresca struttura circondata da un parco delizioso dove l'architettura e il paesaggio si fondono in un insieme di rara bellezza. 
Tra le attrazioni botaniche 
all'interno del parco figura la camelia più antica d'Europa. Dresda è ricca di piste ciclabili e di ristorantini deliziosi, in questo periodo con tutti i tavolini all'aperto. A Dresda mi sono orientato subito facilitato anche dalla vicinanza del mio Cityherberge (un hotel/ostello da paragonare agli hotel a quattro stelle …). 
Il Rathaus in ricostruzione ti dà il benvenuto e ti aiuta a dirigerti verso la prima delle attrazioni della città : la Frauenkirche, riproduzione fedele di quella distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Imponente nella nuova piazza con la statua nera di Martin Lutero al centro. Moltissimi monumenti, chiese, palazzi … sono anneriti dal tempo come lo Stephensdom di Vienna e il Duomo di Milano di qualche anno fa. 
Sarà lo smog ? Accidenti non sembrerebbe visto il verde, le biciclette, il fiume. Nel documentarmi si parla anche di piogge acide, bah ... Superata la Frauekirche in direzione fiume, una piccola via stretta con ai lati della stessa ristorantini di ottima qualità e gastronomia di etnie diverse ti invita a superare l'arco e a ritrovarti a ridosso del fiume.
Guardi in alto e vedi tanta gente, turisti e persone del luogo affacciati sulla terrazza che guarda il panorama dell'Elba. Che meraviglioso spettacolo !  Ma lo spettacolo vero, come dettagliato all'inizio post, è quello che ti ritrovi superato il ponte Augustus. Lì hai veramente tutto a portata di occhi … le cupole dell'Albertinum e della Frauenkirche, la Bruhlsche Terrasse il terrazzo panoramico che si affaccia sull'Elba, la cattedrale, il castello e il teatro dell'opera (Semperoper) leggermente defilato. 
Il Canaletto non aveva la macchina fotografica digitale ed ecco che me lo immagino sulla sponda con il suo telaio a riprendere i momenti della giornata di Dresda.L'Elba che scorre lentamente con le barche ormeggiate in attesa dei turisti per il tour lungo il fiume. Davvero un ritratto … della natura. 
C'è in suo onore un finto cavalletto rosso che permette ai fotografi dilettanti come il sottoscritto di scattare il ritratto della città così come lo “pennellava” Bernardo Bellotto in arte Canaletto. Simpatica idea.
Dresda è famosa oltre che per il teatro dell'Opera il Semperoper, uno dei più imponenti e suggestivi della vecchia Europa anche per la sua straordinaria pinacoteca all'interno dello Zwinger, una costruzione barocca con fontane e bellissime statue. 
La Pinacoteca degli Antichi Maestri, la Gemäldegallerie Alte Meister, splendida nella costruzione in prospettiva delle sale, ospita il famoso quadro di Raffaello “la Madonna Sistina” dove nella parte in basso ritrae i famosi angioletti già visti in mille riproduzioni commerciali.
A me non è piaciuto più di tanto forse perché troppo “turistico”, un po' come la Gioconda al Louvre. Ho preferito di gran lunga i quadri del ricordato Canaletto, del Giorgione, di Rubens oltre al trittico del fiammingo Van Eyck e alla bella cioccolataia ritratta dal pittore svizzero Liotard.
Nelle attrazioni di Dresda è da vedere anche la struttura dello Yenidize, l’edificio a forma di moschea che ospita l’antico tabacchificio.
Un museo divertente e istruttivo è invece quello dell'Igiene in una struttura tipica dell'Est (squadrata) : tutta la vita del corpo umano in padiglioni interattivi. 
Durante il giro con il bus turistico della città ho ammirato anche il ponte blu Blauser Wunder (più verde mare che blu …) e dove mi sono autoimmortalato fotograficamente con la mia polo del Chelsea, le villette della brughiera nei dintorni della città e ho fatto tappa alla Pfunds Molkerei la “migliore latteria del mondo” (così come cita la stampa sul sacchetto degli acquisti). 
Tappezzata da mille ceramiche, vende formaggi principalmente a base di latte crudo e puoi assaggiare il latte locale (quello tedesco è da sempre il mio preferito) nelle versioni intero e “naturale”. 
Naturalmente non posso non documentare la gastronomia del luogo in questo periodo evidenziata in tutti i menù proponendo gli asparagi bianchi come fossero tartufi. Provati … ottimi con la salsa tutto burro (quanto amo il burro … salato come in Danimarca o intenso come in Germania). 
E poi la schnitzel versione austriaca, anche se siamo in Germania o ancor meglio i bratwurst alla griglia con la senape a colorarli e con i crauti ad accompagnarli. 

Ho provato in una pausa mattutina anche il dolce locale, una classica torta con glassa d'uovo e strato di crema. Birra locale, mineral wasser (acqua) locale, succo di mele locale e Coca-Cola … locale (ah … e di più marche pure).
Il tempo come sempre con me è stato più che clemente : il sole, come ricordo per l'ennesima volta, me lo porto in valigia (citazione di Umberto vedendo le mie fotografie). Che altro : what else ? Così dissi per Praga … ecco Dresda in parte la ricorda, ma lungo le strade ho rivisto parti di Varsavia, di Berlino, forse di città dell'est europeo post seconda guerra mondiale … un bel mix direi.
Dresda è un'incantevole idea di viaggio. Attira e affascina già molti turisti ma credo che a breve diventerà una metà preferita da tutti quei viaggiatori che amano le belle cose. Durante il viaggio ho conosciuto anche la piccola fiammiferaia tedesca (mi ha venduto cigarillos aromatizzati) e la figlia di Claudia Schiffer (vedere la sezione foto viaggi). 
Io preferisco le bionde, da sempre. Dresda è anche città dei primati : qui hanno inventato il colluttorio, il dentifricio a tubetto e il reggiseno … wow ! Qui fu anche prodotta la prima acqua minerale artificiale.



PS ringrazio la struttura dell'aeroporto di Dresda per la ricarica di elettricità e per la postazione luminosa da dove ho scritto gran parte di questo post nell'attesa di imbarcarmi per i due voli di ritorno e ringrazio di cuore (anche se ho patito e non poco) il Chelsea FC per il regalo prima della partenza. Forza Come on Chelsea …. come on Blues ! Un saluto anche a Mattea in primo luogo per il fatto che di cognome fa Dresda e indirettamente per la dritta sul quadro di Raffaello.

Post's song: "I am on fire" performed by Bruce Springsteen
5/12

lundi, mai 14, 2012

Fuld nedsænkning dansk i København

Full immersion danese a Copenhagen. 
Wonderful Copenhagen. 
E' sempre un piacere ritornare a Copenhagen. Edoardo ci vive ormai da qualche anno, arrivato qui per studio e amore. Parla correntemente danese e inglese e questo gli ha permesso dal mese scorso di trovare anche un'occupazione stagionale come guida turistica presso la società che gestisce i tours nei canali. per mantenersi gli studi universitari, con la speranza di continuità in futuro. Vederlo all'opera descrivendo nelle tre lingue (anche l'italiano …) con aneddoti le bellezze della capitale di Danimarca è stato straordinario : sono fiero di lui.
Questo viaggio è stato stupefacente. Le continue sorprese preparateci da Edoardo hanno riempito allegramente le nostre giornate. 24 ore vissute intensamente ogni giorno : in bicicletta a piedi in barca e in kayak … 
Copenhagen si presta a questo dinamismo fisico e mentale. La Copenhagen di questi tempi è una capitale creativa, tecnologica, accogliente ed ecologista, che combina talento e diversità. Una piccola metropoli a misura d'uomo. 
Uno scrittore danese contemporaneo cita testualmente che Copenhagen “ … affiora gradualmente dalla campagna circostante, le sue dimensioni la rendono facile come una piccola cittadina, ma senza negarle l'importanza culturale di una metropoli”. Insomma, come già detto, una città a misura d'uomo in tutte le stagioni ma soprattutto con l'arrivo della primavera quando il gelo invernale si scioglie sotto un sole tiepido e i cittadini si riversano nelle strade fino a notte fonda abbandonando la loro dimora domestica. 
Una città giovane, perennemente in movimento, dove tutto funziona a meraviglia e dove ci si stupisce per quanto noi non raggiungeremo nemmeno con la prossima generazione. A esempio durante il giro nei canali si possono intravedere lungo il litorale le pale eoliche che sono sicuramente una scommessa vinta dalla Danimarca. 
Il nome Copenhagen significa, "porto dei mercanti" e si è sempre distinta per mecenatismo artistico-culturale. Si va dal quartiere del Nyhavn, il nuovo porto come dice Edoardo durante il giro turistico, tutto case colorate affacciate sul canale dove sono ormeggiate barche di stampo antico e da dove partono i nuovi battelli per le visite turistiche della città attraverso i canali a quello di Christiania, "la città hippy" sorta a inizio anni Settanta, coi suoi murales, la sua folcloristica umanità, i suoi mercatini particolari e locali ritrovi anche musicali. Ma tutto senza aggressività, con discrezione. Direi alla danese.

Dal punto di vista culturale Copenhagen offre molto. Noi ce la siamo goduta in bicicletta partendo dalla visita al Rosemborg costruito da Cristiano IV (C4 nelle effigi) nel XV secolo. Il castello è colmo di mobili stravaganti, tappeti e ninnoli ed è circondato dal verde meticolosamente curato dei Giardini Reali. Il Rosenborg Slot è stato originariamente costruito come residenza estiva Nel seminterrato, dietro le porte di sicurezza “pesantemente” sorvegliate, ci sono i Gioielli della Corona Danese. Futuro, presente e passato, interagiscono di continuo nella capitale danese.
 Torniamo alle sorprese di Edoardo. Intanto immediata dotazione di una bicicletta personale. Questo ci ha permesso di stare quattro giorni all'aria aperta, di fare moto (ce ne è sempre bisogno) e di evitare traffico e parcheggi. Meraviglioso. 
Utilizzo di studio registrazione (Edo alle tastiere, Vito alla chitarra e all'ukulele e il sottoscritto al basso) per sfogare le nostre velleità musicali (a dire il vero solo le mie visto che gli altri componenti suonano bene). Giro turistico gratuito con guida turistica personale (Edoardo naturalmente) e con la compagnia dell'amica romana Barbara. 
Biglietto concerto a Christiania del gruppo “Soundtrack of our lives” un'autentica rivelazione per noi. Musiche bellissime anni 70 con performance live incredibili. Non prima, per entrare nella parte come oggetti “vintage”, di aver fumato, legalmente a Christiania, una canna leggerissima “hash” in quattro : la birra fa effetti più “devastanti”. 
Ma il geniale colpo da teatro è stata la nostra iniziazione al kayak nei canali centrali di Copenhagen rivitalizzata dalle cadute in acqua istruttive (quella di Edoardo e quella mia) e quasi tragiche (quella di Vito raggelato dalla temperatura glaciale del canale. 
Durante la vestizione sembravamo il Capitano e il Tenente di Star Trek … Acqua passata diremmo … e no invece.
Edoardo non ci ha risparmiato della sua ultima sorpresa : un intero tour dei canali su una piccola barchetta noleggiata per l'occasione dove lui e il suo “capo” amico Giuseppe ci hanno deliziato con altri aneddoti di Copenhagen. 
Divertenti siparietti, in occasione dei passaggi sotto i ponti, con canzoni napoletane e d'opera lirica cantate da tutti e cinque con una buona dose di intonazione canora e un'altra di ilarità tipica italiana. 
Vacanza splendida sotto tutti i punti di vista, vissuta come detto per ogni istante della giornata, intervallata da pranzi e cene in locations suggestive, aperte sotto la pioggerellina di benvenuto mangiando con poche corone danesi un polse tipico (wurstel) arrotolato nella pancetta … per me una delizia. 
Dalle poche corone si può passare, per chi riesce a prenotare almeno con sei mesi di anticipo, ai più di duecentocinquanta euro (al cambio) per un pasto al Noma, ristorante che per il terzo anno consecutivo ha vinto il premio quale migliore del mondo. Prima o poi sento che farò una recensione. Edoardo tieniti pronto. 
Noi abbiamo cenato al Restaurant Ofelia che si trova nel foyer del Royal Danish Theatre's, con la migliore vista sul porto grazie alla gigantesca vetrata.
La giornata di sabato è stata allietata, accettando felicemente l'invito di Ulla e Jens a Naestved (vedi post del Natale in Danimarca) da un ottimo brunch familiare con racconti personali e di vacanze. E' sempre molto piacevole la loro compagnia. 
Capatina anche al Museo del Design per noi un po' deludente vista l'ammirazione da sempre (vedi Bang & Olufsen da arredamento che ho nel soggiorno di casa) per il design minimalista, chiaro, innovativo dei danesi. Appuntamento a settembre per Betty e Vito e chissà se nella circostanza aggiunga la mia presenza all'ultimo momento.



Post's song : "Ten years ahead" performed by Soundtrack of Our Lives"
5/12