"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

lundi, septembre 29, 2014

Éloge à la francité et la consécration de Paris

Ho sempre pensato, e l'ho anche in parte scritto nel mio viaggio in Provenza nella primavera del 2012, che nel mio DNA ci sono informazioni genetiche che portano direttamente oltralpe. Sono fiero della mia caratteristica fonetica, nota col termine rotacismo o erre alla francese e sono morbosamente affascinato dal francesismo, che trovo elegante, adorabilmente snob e semplicemente unico. La gioia di vivere (joie de vivre) dei francesi non la ritrovi in nessun'altra cultura. Seduce, ti prende e ti sorprende. Tutti gli stereotipi o frasi fatte sulla Francia o sui francesi sono, secondo la mia modesta ma altrettanto continua presenza a Parigi, un passaparola generato da persone che non ci sono mai state o che amano questo tipo di etichette esattamente come per il nostro “pizza, mafia e mandolino”. Da oltre dieci anni timbro con puntualità il cartellino tricolore a bande verticali di colore blu bianco e rosso. Sogno Parigi e fra dieci anni mi vedo lì, camminare in mezzo ai parigini e ai turisti del mondo, mangiare prelibatezze francesi e bere altrettanto, scrivere di viaggi e di sentimenti, andare al cinema, giocare a bocce ai Giardini di Luxembourg e fare l'amore con la donna della mia vita. Chiedo troppo ? Questo ennesimo viaggio a Parigi a settembre è stata la consacrazione della città che considero più di ogni altra come la mia. Il bellissimo pretesto del concerto di Jimmy Buffett a La Cigale mi ha dato la possibilità di riassaporare e di respirare nuovamente l'atmosfera unica, eccitante, fantastica di Parigi. La tradizionale passeggiata che da Montparnasse porta alla Senna attraverso Rue de Rennes e Rue Bonaparte, le scorribande in bicicletta alla ricerca di posti nuovi o insoliti, la cena al Bistrot Victoires, la sosta rigenerante ai Jardins des Tuileries e tanto altro ancora. Il ritrovo è per tutti all'Hotel Istria in Boulevard Raspail. Il cielo è terso e il sole è caldo al punto giusto. Avevamo riservato un tavolo per cena a Le Bien Decidé di proprietà di Gerard Depardieu ma passandoci davanti all'ora di pranzo abbiamo invertito la prenotazione ed è stata una mossa vincente perché gustare un bicchiere di Anjou rosso, blend di Cabernet-Sauvignon, come brindisi d'inizio di una piccola vacanza è da emozione pura. A seguire il siparietto delle mie foto di rito con Prescillia Andreani attrice cantante che gestisce il locale prima di addentare le deliziose carni di sogliola e di agnello. Il pomeriggio è poi proseguito in bicicletta passando dalla parte sinistra a quella destra della Senna fino a raggiungere all'ora del tramonto per cena il “nostro” bistrot Victoires dove accompagnati da una bottiglia di champagne si degustano i loro classici piatti dall'incredibile rapporto qualità prezzo. La passeggiata finale a tarda sera ci fa ripassare dalla parte destra a quella sinistra del fiume che bagna Parigi con lo scenario dei monumenti illuminati a far da contorno. L'indomani inizia meravigliosamente con l'inzuppare i croissants tutto burro nel café au lait nel bar di fronte l'hotel.
Siamo già vestiti in stile caraibico per il concerto in serata del grande Jimmy Buffett. Il programma mattutino prevede il passaggio con “le velo” davanti Notre Dame, l'incursione nelle vie caratteristiche delle due isole fluviali (L'Ile de la Citè e l'Ile Saint-Louis) e il ritorno nella nostra Montparnasse per il tradizionale pranzo a base di galettes e crepes bretoni. Nel pomeriggio di nuovo in sella direzione Tour Eiffel, passando davanti all'Hotel des Invalides. L'autoscatto in stile Marrakech Express col mio arrivo esattamente al decimo secondo … e poi via verso les Champs-Elysées a mischiarci passeggiando tra la folla del sabato pomeriggio. E' ora di pensare al concerto festoso della serata e quindi inforchiamo di nuove le biciclette per indirizzarci verso la collina di Montmartre. Piccolo antefatto : dal momento del nostro incontro del giorno precedente all'Hotel Istria Edoardo ha con sé l'ukulele che suona splendidamente e ogni occasione sarà buona per cantare qualche pezzo che spazierà dalle note di Jimmy Buffett a quelle di Edoardo Bennato da pezzi storici napoletani a quelli a “richiesta”. Arriviamo in prossimità de La Cigale in zona Pigalle. Nella via laterale il teatro c'è una piccola folla ma gli artisti non sono ancora arrivati. Essere al posto giusto nel momento giusto ed ecco l'arrivo di Jimmy Buffett. Edoardo lo abbraccia, gli fa firmare il retro dell'ukulele e Vito riesce a scattare l'istantanea che immortala l'evento. Tutto intorno il teatro è già una festa. Nelle brasseries, nei cafés, lungo le vie c'è già il consueto carnevale caraibico dei fans, noi compresi. Camicie a fiori, cappelli stravaganti, travestimenti da pirati, da pappagalli, un campionario di gioia e felicità. Il concerto come negli anni precedenti è stato un evento unico, una festa di musica a ritmo del mare caraibico. Due ore e mezza di spettacolo come fosse un party danzante. Per festeggiare l'evento a fine concerto di corsa verso il nostro Bistrot Victoires per una replica delle serata precedente questa volta accompagnando i piatti con un fresco Broully della casa. Intermezzo divertente nel finale di cena, quando una ragazza inglese, vedendoci vestiti “artisticamente” e con tanto di ukulele, scambiandoci per musicisti in tour e ci ha richiesto un “happy birthday to you” per l'amica che festeggiava i suoi quarant'anni. Sorprendente esibizione di Edoardo e del sottoscritto con ripresa audio e video di Betty fatta circolare immediatamente sul Social Network. La giornata, sempre all'insegna di un tempo meteorologico perfetto, è ormai al termine. La lunga ma sempre piacevole passeggiata ci riporterà al nostro hotel dove tre quarti della truppa andrà a letto e dove Edoardo sempre in compagnia dell'inseparabile ukulele passerà fuori praticamente tutta la notte invitato a una festa di amici parigini. Beata gioventù. E' domenica e il tempo si mantiene meraviglioso. Cerchiamo un café aperto nel giorno di festa per “le petit dejeuner” e ne troviamo uno caratteristico dal quale esce il profumo dei croissants caldi. Ci serve energia perché l'itinerario domenicale prevede il tragitto sempre in bicicletta verso il Parc de Buttes-Chamont, un grandissimo giardino in città a nord-est. La conformazione è particolare con salite e discese di manto erboso, piccoli laghetti, una cascata e il tempietto della Sibilia luogo mistico dell'esoterismo della Parigi del diciannovesimo secolo. Di nuovo in sella verso Place de la Republique con sosta pranzo a base di cozze della catena Leon de Bruxelles. Il rientro finale in hotel ci fa pedalare sul lungoSenna. Parigi è unica ed è una gioia per me conoscerla bene. Non serve la guida, serve solo l'istinto. Per il resto si respira l'aria della grande metropoli a misura d'uomo, dove la gioia di vivere è sempre dietro l'angolo delle rues e dei boulevards, dentro i bistrot o nei giardini della città. Parigi è Parigi e la Francia è la Francia. Elogio con lode a cotanta bellezza di vita.

Post's song : "Cheesburger in paradise" performed by Jimmy Buffett
9/14

dimanche, septembre 21, 2014

Life is sweet in Mykonos

E' tradizione ormai da sei anni che la mia estate al mare è a settembre e che settembre al mare è la Grecia e l'isola di Mykonos la ricetta perfetta. Il segreto è negli ingredienti, di eccellente materia prima, ben dosati, insuperabili nel gusto. Sole, mare cristallino, spiagge deliziose, servizi e strutture impeccabili, relax garantito, gastronomia col il miglior rapporto qualità prezzo, panorami mozzafiato, tramonti emozionanti. Se a tutto ciò si aggiunge la buona compagnia … la ricetta, come detto, è perfetta. La scaletta di quest'anno su un copione ben collaudato prevedeva al mattino presto il tuffo rigenerante nelle acque intatte dell'Egeo, eredità degli anni trascorsi in coppia a Ornos, la colazione abbondante con una vista da cartolina, una prima dose di sole in orario consigliato dai dermatologi, la passeggiata di un'oretta (con Vito) lungo la costa tra sentieri e rocce, le piccole nuotate alternate a razioni di raggi solari protetti, fattore 10, da creme e oli. La pausa “pranzo” veniva poi autoservita sul terrazzino della camera di Vito e Betty con prodotti “sottratti” alla prima colazione che spaziavano dalla feta alle uova sode, dalle banane ai muffins, dal panino con prosciutto e formaggio alle olive rigorosamente greche. Il dopo pranzo è a riva del mare sotto gli ombrelloni in paglia tra letture e musica in cuffietta. Verso le quattro del pomeriggio il breve trasferimento a bordo piscina della struttura alberghiera che ci ha ospitato, con i lettini ad accogliere la pennichella celebrativa di vacanza. Arriva l'ora più bella giornata, quella che precede il tramonto, e noi a festeggiarla con un bicchiere di vino bianco o con un cocktail colorato. La serata divisa tra la cena in locations suggestive, con le gambe sotto il tavolo su meravigliose spiagge sul mare e la camminata nei vicoli bianchi della labirintica Chora, non prima di aver assaggiato le mini crepes alla Nutella di BougaZi. Life is sweet il titolo del post e queste righe ne sono la giusta sintesi e lettura. Ogni anno Mykonos mi sorprende con la sua bellezza settembrina, con la sua luce, i suoi colori, i suoi profumi. E' tutto così idilliaco. E l'etimologia del termine deriva proprio dal greco “idillio”; nome che gli ellenici davano a brevi componimenti nei quali era descritta la vita serena e tranquilla fondata su valori semplici ma nobili. Idilliaco è l'aggettivo che sta indicare qualcosa che reca tranquillità e benessere, gioia e serenità. Direi che la descrizione è l'esatto pensiero di queste vacanze a Mykonos. Io sono innamorato di questa isola delle Cicladi, da visitare assolutamente a settembre. Da visitare in dolce compagnia o in compagnia collaudata. Mykonos è ormai da sdoganare dal cliché solo omosessuale. Io l'ho “vissuta” con due donne importanti della mia vita e chi non si sofferma e supera questa banalizzazione verbale del passaparola si ritrova in un mondo fantastico, di una bellezza incomparabile che vale per tutti gli esseri umani di qualsiasi razza, di qualsiasi religione, di qualsiasi orientamento sessuale. Mykonos è bella, bella e ancora bella. Mi piace pensare di ritornarci un giorno per festeggiare un grande avvenimento in compagnia delle mie amiche e dei miei amici più cari. La scenografia è la migliore che si possa avere e per me che sono un sognatore convinto la realtà supera sempre ogni qualsiasi previsione. Di questa breve vacanza mi piace ricordare, come piccoli camei di un film, il cagnolino che ho rincorso dopo che mi aveva rubato per morsicarla la ciabatta mare color blu, la signora Anna ? (del Lady Anna) con la sua simpatia e tutto lo staff dell'hotel, Thanos il noleggiatore Europcar che ci ha riservato un autentico bidone di auto, la Hyundai Getz bianca, piena di gibolli e graffi certificati e mancante di frizione regalandoci momenti di vero pathos in salita tra la prima e la seconda marcia, la bionda fanciulla anche lei preda ricercata del cagnolino di cui sopra, i barman non impeccabili del Mojito Beach bar, i giovani e cordiali camerieri della Taverna Nikolas ad Agia Anna, dove abbiamo cenato la prima e ultima sera deliziandoci anche con la novità del buonissimo liquore Tentura a base di cannella e secondo la nostra versione con un mix di incenso di chiese ortodosse e una base leggera di otturazione odontoiatrica, il responsabile e la bellissima commessa del negozio di gioielleria Gofas, rivenditore della Very Gavello. Anche in questa occasione di vacanza ho celebrato il mio compleanno, con una impareggiabile cena al Kostantis di Ornos. Nella giornata del 18 settembre ho ricevuto in numero di 53 tra telefonate, messaggi scritti e audio, email e quant'altro proprio come il numero dei miei anni. Coincidenza fortunata o destino scritto ?. In ordine cronologico di tempo Elena (1) con il suo messaggio e la telefonata in piena notte, Lucio (2) con messaggi, email e audio-video (2), Betty (3) e Vito (4) dal vivo, Alessandro “Chicharito” (5) che per non sbagliare me li ha fatti anche il giorno prima, papà Nick (6) e la sua assistente moldava Elena (7) al telefono, Clara (8), Anna (9) e Umberto Bumby (10) al telefono dall'Italia, Claude (11), Riccarda (12) con il messaggio audio, Roby (13), Rita (14), Paola (15), Gigliola (16), Milva (17), Patty (18), Ezio (19) con richieste di foto commemorative, la Dott.ssa Dalzocchio (20)-Sara (21) la mia parrucchiera personale-Cinzia C. (22)-Viky (23) nate tutte e quattro anche loro il 18 di settembre, Edoardo (24) al telefono da Copenhagen, Giacomo (25) “Meme”, Patrizia (26), Davide (27), Giampiero (28), Daniela L. (29) e Max (30), Daniela C. (31), Daniele (32) il Cappe, Luca (33), Cinzia (34) “chica”, Monica (35), Momon (36), Antonia (37) la mia personal psico-fisico trainer, Francesca (38) del Touring Club, Daniela (39) “Cherie” con il suo bellissimo messaggio audio sulla note dell'Happy Birthday Mr.President che Marilyn Monroe dedicò a John Kennedy, Alessandro (40) Diena via Google+, Luigi (41) Gino, Antonio C.(42), Padre Mario (43), Roberta (44), Dario C. (45), Vittoria (46), Giusy (47) sorella di Bumby, Donatella (48), Veronica (49), Valentina (50), Mattea (51), Stefano (52) Steffe e sul rotto della cuffia Florence (53) col messaggio scritto in francese. Katia si è ricordata tre giorni dopo ma sempre ben accetta e Giulia la mia amica "americana" ha cercato di farmeli via Skype ma non ero in linea e ho visto dopo giorni la chiamata. Agli assenti eccellenti, tra i quali Anna V., Gianni e Melvin, una tiratina d'orecchi perché al giorno del mio compleanno ci tengo davvero, è il mio giorno. Alla base della nostra alimentazione in questa meravigliosa isola greca hanno dato la loro migliore interpretazione la tzatziki, la moussaka, le polpette speziate, gli spiedini di pollo, i calamari grigliati, le acciughe e le melanzane fritte.

Post's song : "Life is sweet" performed by Fabi, SIlvestri, Gazzé
9/14