Sulle tracce del conte Vlad Tepes III altrimenti detto Dracula a Bucarest e in Transilvania. Prima di affrontare questo viaggio in terra rumena mi sono documentato sulla storia del conte Vlad Tepes III (l’impalatore) e del suo nome leggendario di Dracula. Armato di tanti scritti recuperati su Internet e della mia felpa color “cremisi” marchiata Harvard, in onore del più antico ateneo degli Stati Uniti d’America che festeggia quest’anno i suoi 375 anni, sono partito alla volta di Bucarest alla ricerca dei primi legami tra storia e leggenda del conte Vlad Tepes III. Il “cremisi” è il colore di Harvard ed è una tonalità di rosso luminosa che tende lievemente al porpora; in questo viaggio all‘insegna del “sangue” sulle orme del conte Dracula è risultata la tinta perfetta anche nell’abbigliamento di un ricercatore alle seconde armi come il sottoscritto. Seconde armi in quanto nel secolo scorso seguii, con Silvia, le tracce della famosa spada di Re Artù nella spedizione da me denominata “Excalibur Tour”; tra l’altro il motto di Harvard è “veritas” (verità) e io in qualche modo dovevo certificarla. Quando si atterra nella capitale della Romania bisogna immediatamente cancellare gli stereotipi riguardanti gli abitanti e fatto questo il tutto sembrerà assolutamente tranquillo e si potrà godere delle bellezze di questa terra. Io l’ho fatto e a dir la verità non mi è costato nulla. Forse perché il viaggio a Fes in Marocco dello scorso anno mi aveva fatto capire che esistono altri mondi e che in ognuno di questi ci possiamo adattare tutti. L'unica preoccupazione, per altro infondata (per via delle medagliette identificatrici), poteva essere l'incontro con la piccola popolazione dei cani randagi. Bucarest, in lingua rumena Bucureşti, è una città in espansione, dinamica, con spirito audace soprattutto nella ristrutturazione del centro storico. La sua architettura è un perfetto connubio tra il passato comunista (palazzi, lunghi viali, strutture squadrate), quello del tardo ottocento che l’aveva portata a essere definita la piccola Parigi dell’Est e quello moderno con i grattacieli con scritte sfavillanti. Un raffinato esempio di tutto ciò è la sorprendente sede dell’Unione degli Architetti nell’angolo della Piazza della Rivoluzione. Dopo aver riposto il mio piccolo bagaglio in hotel, prendo il metrò da Plata Romana scendo a Izvor ed eccomi davanti alla immensa visione della Casa Popolurui (Casa del Popolo) il secondo palazzo più grande del mondo, dopo il Pentagono, costruito tra il 1984 e la caduta del dittatore Ceausescu del 1989. Impressionante (per alcuni una follia) costruzione comunista di dimensioni davvero inquietanti : foto ricordo con autoscatto, a seguire camminata lungo il viale che dal Palazzo porta alla Plata Unirii e immersione nella parte vecchia alla ricerca della Curtea Veche. In questa area le prime tracce di Vlad Tepes III che trasferì la sua corte a metà del 1400 ed eresse il suo palazzo principesco. Del palazzo, distrutto interamente dagli incendi nel diciannovesimo secolo, rimangono i pochi resti scoperti nel corso di scavi archeologici. A Bucarest mi sono goduto le passeggiate lungo i viali che costeggiano i due più grandi parchi della città soprattutto quello di Herastrau con il suo boulevard Kiseleff. Da qui si raggiungono facilmente due luoghi di interesse per il turista : l'Arc de Triumf, una copia leggermente più piccola di quello di Parigi e la Casa Presei Libere, un palazzo monolitico costruito per ospitare l'agenzia di stampa statale e le redazioni dei giornali dell'epoca comunista ed è una replica in piccolo del Palazzo della Scienza e della Cultura di Varsavia. Scrivo di giornali e stampa e quindi colgo l'occasione per segnalare le moltissime librerie che troverete a Bucarest : i rumeni sono fra i più accaniti lettori del mondo divorando ogni opera degli autori nazionali oltre a una buona quantità di traduzioni di opere straniere. Le varie piazze di Bucarest (Plata Victoriei, Plata Romana, Plata Unirii, Plata Universitatii, Plata Revolutiei) si contendono a diventare il centro della città. La scelta cadrà per forza o sulla Piazza dell'Università o su quella della Rivoluzione. Non posso non menzionare le visite alle varie chiese ortodosse sparse per la città che in questo periodo precedente la Pasqua diventano luogo di incontro nel seguire il rito e poi ancora le locande (hanul) dove un tempo i commercianti e i viaggiatori facevano riposare i cavalli nelle stalle, si rifocillavano e trascorrevano la notte. Di quelle rimaste intatte (Hanul cu Tei o Hanul Hanuc) al posto dei cavalli e dei briganti troverete bancarelle e negozietti che vendono articoli di artigianato. A Bucarest ho fatto la prima scoperta culinaria al costo di un solo leu (0,24 centesimi di euro) : i covrigi, calde ciambelline di pane dolce ricoperti di sale. Se si è fortunati di assaggiarne uno appena sfornato si rimane ammaliati dalla semplicità di questa autentica delizia.
Dopo Bucarest il mio viaggio è proseguito in treno (oltre sei ore per coprire meno di trecento km) verso il nord della Transilvania attraversando montagne, anche innevate, colline e boschi. Con l'arrivo a Sighisoara, meravigliosa cittadina medioevale, mi sono rituffato nella storia e nella leggenda di Vlad Tepes (detto Dracula) essendo la città natale e dove ha vissuto per qualche anno come da insegna in bella mostra sulla facciata gialla della casa di famiglia. Il nome di Dracula deriva dall'ordine dei Draghi cui faceva parte il padre soprannominato Dracul; da qui il nome Draculea (figlio di Dracul) fino ad arrivare al nostro Dracula. Nella parte centrale della cittadella si staglia maestosa la Torre dell'orologio. Una impeccabile ciorba de fasole, zuppa di fagioli (seconda scoperta culinaria in Romania), mi viene presentata nella cena di benvenuto; arriva in tavola in un contenitore di pane con tanto di coperchio. A parte viene servita una ciotolina di cipolle rosse crude per il gusto di ogni commensale. Con un bicchiere di vino rosso locale è perfetta … anche per tenere a giusta distanza l'eventuale arrivo di Dracula. Altro che aglio … Con il secondo treno sono ridisceso verso il cuore di questa regione rumena ed eccomi a Brasov, affascinante città medioevale situata nell'immediata vicinanza della montagna (monte Tampa) considerata la capitale turistica della Transilvania.. Da non perdere la Chiesa Nera (Biserica Neagr), il Municipio e la chiesa di S.Nicola. Non lontano da Brasov, a circa 30 km. Si trova il leggendario Castello di Bran conosciuto come il famoso castello di Dracula. In realtà ha poco a che fare con il vampiro, anche se la popolazione di Bran sfrutta tantissimo il mito del conte Vlad che si era fermato in questo castello per qualche giorno per sfuggire agli attacchi dei Turchi.
Il castello è molto bello, misterioso. La sua posizione geografica e la nomea lo rende incredibilmente suggestivo e sarebbe stato anche spettrale se il tempo non fosse stato così bello e soleggiato. Sulla strada del rientro a Brasov mi sono fermato a Rasnov imponente cittadella fortificata arroccata su una rupe in una bellissima vallata verde. Nel frattempo Brasov mi stava aspettando per propormi e farmi gustare la terza specialità culinaria che viene indicata anche come piatto nazionale rumeno: il sarmale. Le foglie di cavolo e talvolta di vite avvolgono il ripieno di carne e riso e il tutto viene servito con la mamaliga (polenta gialla). La mia corporatura assaggio dopo assaggio prendeva la forma del turista appagato. Il mattino seguente il terzo treno mi faceva raggiungere Sinaia, piccola cittadina a 100 km a nord di Bucarest, nota per le sue bellissime escursioni a piedi durante i mesi estivi e lo sci invernale. Sinaia prende il suo nome dal bellissimo Monastero (da visitare) fondato da un nobile rumeno al ritorno da un pellegrinaggio sul Monte Sinai. L'attrazione di questa cittadina è il magnifico Castello di Peles che sembra uscito da una fiaba. Sullo stile di quelli della Foresta Nera germanica fu costruito dal Re Carol I con un'architettura sofisticata incastonata nel delizioso paesaggio montano. Camminando nel verde del parco si possono vedere attaccati agli alberi gli avvertimenti di cautela in quanto zona “infestata da orsi”. Mentre acceleravo il passo verso il Castello mi domandavo quale sarebbe stata la mia reazione alla vista anche lontana dell'animale : lascio a voi ogni commento. La visita all'interno del castello è un piccolo viaggio attraverso esotiche stanze decorate da artisti di tutta Europa talvolta repliche di sale di castelli turchi e moreschi arredate in stile neorinascimentale. Il quarto treno mi riportava nella capitale rumena e mi ha permesso dal tramonto alla notte di visitare la zona intorno la strada che attraversa il cuore della vecchia Bucarest : Lipscani. E' lo storico quartiere della città vecchia. Un quartiere affascinante, da esplorare a piedi e dove ogni angolo nasconde una sorpresa e alla fine come il gioco del Monopoli mi ha riportato esattamente al punto iniziale dove avevo iniziato questo viaggio; tra l'altro il gioco del Monopoli in svariate versioni fa bella mostra nelle vetrine dei negozi di giocattoli, nelle edicole e sulle bancarelle sia a Bucarest che in Transilvania. Mi sono chiesto il perchè ? Cercherò la risposta in Internet. Lipscani si sta rinnovando e la ripavimentazione delle stradine fa subito pensare che a breve si potrà rivivere lo splendore di un tempo. Non perdetevi una cena in uno dei più noti locali il Caru’ cu Bere, che risale al 1875: di grande richiamo è il suo ambiente in stile gotico. Che sia leggenda o verità, che sia storia o invenzione, Dracula ha aleggiato lo spirito di questo mio viaggio in Romania e nonostante le atrocità commesse dal conte Vlad Tepes per difendersi dai turchi e dai cattivi impalandoli a migliaia anche in un sol giorno rimane il fascino immutato verso un personaggio che scrittori prima e registi poi hanno reso celebre. Il corpo di Dracula venne sepolto nel monastero di Snagov (pochi km a nord della capitale) ma i suoi resti non verranno mai ritrovati … Ultima curiosità nelle curiosità : la mia risata da solo davanti alla segnaletica di una strada di Brasov citazione vera della famosa frase di Igor nel film “Frankenstein Junior” : … lupo ulula castello ululi ... e ho detto tutto.
Il castello è molto bello, misterioso. La sua posizione geografica e la nomea lo rende incredibilmente suggestivo e sarebbe stato anche spettrale se il tempo non fosse stato così bello e soleggiato. Sulla strada del rientro a Brasov mi sono fermato a Rasnov imponente cittadella fortificata arroccata su una rupe in una bellissima vallata verde. Nel frattempo Brasov mi stava aspettando per propormi e farmi gustare la terza specialità culinaria che viene indicata anche come piatto nazionale rumeno: il sarmale. Le foglie di cavolo e talvolta di vite avvolgono il ripieno di carne e riso e il tutto viene servito con la mamaliga (polenta gialla). La mia corporatura assaggio dopo assaggio prendeva la forma del turista appagato. Il mattino seguente il terzo treno mi faceva raggiungere Sinaia, piccola cittadina a 100 km a nord di Bucarest, nota per le sue bellissime escursioni a piedi durante i mesi estivi e lo sci invernale. Sinaia prende il suo nome dal bellissimo Monastero (da visitare) fondato da un nobile rumeno al ritorno da un pellegrinaggio sul Monte Sinai. L'attrazione di questa cittadina è il magnifico Castello di Peles che sembra uscito da una fiaba. Sullo stile di quelli della Foresta Nera germanica fu costruito dal Re Carol I con un'architettura sofisticata incastonata nel delizioso paesaggio montano. Camminando nel verde del parco si possono vedere attaccati agli alberi gli avvertimenti di cautela in quanto zona “infestata da orsi”. Mentre acceleravo il passo verso il Castello mi domandavo quale sarebbe stata la mia reazione alla vista anche lontana dell'animale : lascio a voi ogni commento. La visita all'interno del castello è un piccolo viaggio attraverso esotiche stanze decorate da artisti di tutta Europa talvolta repliche di sale di castelli turchi e moreschi arredate in stile neorinascimentale. Il quarto treno mi riportava nella capitale rumena e mi ha permesso dal tramonto alla notte di visitare la zona intorno la strada che attraversa il cuore della vecchia Bucarest : Lipscani. E' lo storico quartiere della città vecchia. Un quartiere affascinante, da esplorare a piedi e dove ogni angolo nasconde una sorpresa e alla fine come il gioco del Monopoli mi ha riportato esattamente al punto iniziale dove avevo iniziato questo viaggio; tra l'altro il gioco del Monopoli in svariate versioni fa bella mostra nelle vetrine dei negozi di giocattoli, nelle edicole e sulle bancarelle sia a Bucarest che in Transilvania. Mi sono chiesto il perchè ? Cercherò la risposta in Internet. Lipscani si sta rinnovando e la ripavimentazione delle stradine fa subito pensare che a breve si potrà rivivere lo splendore di un tempo. Non perdetevi una cena in uno dei più noti locali il Caru’ cu Bere, che risale al 1875: di grande richiamo è il suo ambiente in stile gotico. Che sia leggenda o verità, che sia storia o invenzione, Dracula ha aleggiato lo spirito di questo mio viaggio in Romania e nonostante le atrocità commesse dal conte Vlad Tepes per difendersi dai turchi e dai cattivi impalandoli a migliaia anche in un sol giorno rimane il fascino immutato verso un personaggio che scrittori prima e registi poi hanno reso celebre. Il corpo di Dracula venne sepolto nel monastero di Snagov (pochi km a nord della capitale) ma i suoi resti non verranno mai ritrovati … Ultima curiosità nelle curiosità : la mia risata da solo davanti alla segnaletica di una strada di Brasov citazione vera della famosa frase di Igor nel film “Frankenstein Junior” : … lupo ulula castello ululi ... e ho detto tutto.
Post's song : "Love for a vampire" performed by Annie Lennox
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