"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

lundi, septembre 24, 2007

Cartoline d'Italia

Settembre. Meraviglioso settembre.

Sarà perchè è il mese in cui sono nato ma scegliere di fare una piccola vacanza tour proprio in questo periodo è impagabile. Tempo stupendo e come potete constatare dalle cartoline collage locations superlative. Sono partito il giorno del mio compleanno con treno Eurostar con prima destinazione Roma. Prima di addentrarmi nella descrizione dei vari soggiorni spendo qualche riga a favore del mezzo di trasporto treno : niente code, niente bagaglio da pesare, niente liquidi da tenere a parte e ben in vista, niente posti a sedere piccoli o stretti, niente cinture, niente spiegazioni pre-partenza, niente attese almeno per le cinque tratte che hanno contraddistinto il viaggio. Nonostante abbia già superato da poco la soglia dei 100 voli nella mia vita, ho deciso di festeggiare il mio ennesimo compleanno e i giorni seguenti con un viaggio itinerante in treno alla volta di quattro fra le più belle città d'arte della nostra penisola : Roma, Assisi e dintorni, Firenze e Venezia. Arte e non solo come scoprirete. Sono stato turista un po' straniero in terra natia, un englishman (o forse per gli accenti sentiti durante le varie visite ... an american man) in Italy.

Roma mi ha di nuovo stregato. E' fantastica a mio modesto parere, che per altro condivido direbbe il buon Bergonzoni. C'è la storia del mondo, anche se poi sogno di vivere a Parigi la mia vera città. Sono partito nel primo pomeriggio da Piazza S.Pietro : dopo aver consegnato i nuovi documenti al Papa (vedi foto a destra il suo benvenuto al mio arrivo), entrato in Brasile nella sua recente visita senza il passaporto, sono ritornato all'ora del tramonto per visitare le Tombe dei Papi e la Basilica internamente. Con camminata svelta e decisa, ho visto in circa 5 ore quasi quanto il turista medio lo fa in più giorni : oltre alla Basilica di S.Pietro, Castel S.Angelo, Piazza Navona, Pantheon, Montecitorio, Piazza Colonna (M.Aurelio), Via Condotti, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, Piazza Venezia, Vittoriano e Altare della Patria (Monumento al Milite Ignoto), Colosseo, Fori Imperiali, Bocca della Verità, Piazza del Popolo, Via del Corso e Via Veneto in notturna. Che dire ? Eterna è il suo aggettivo doc e in effetti tornandoci dopo molti anni non ha perso il suo incredibile fascino ... e non lo perderà mai.

Le altre volte il mio soggiorno a Roma era durato una settimana, il tempo perfetto per visitarla bene, ma anche in poche ore e di corsa si respira esattamente l'atmosfera di quello che ti aspetti da questa sublime città. Sarebbero troppi gli aggettivi per accostarla.

La sera, per concludere la degna visita e per festeggiare il mio compleanno, cena alla Trattoria da Antonio dietro Montecitorio con menù classico romano a base di spaghetti alla carbonara (ottimi e abbondanti) e costolette d'abbacchio con patate (più che tipici) il tutto innaffiato da un ottimo vino bianco della casa de li Castelli. Dopocena a rivedere la Fontana di Trevi sempre affollata di turisti e immortalata a più non posso dai flash delle fotocamere digitali.

La mattina seguente, dopo aver inzuppato l'ottimo cornetto (maritozzo) in un buon cappuccio in una pasticceria vicina alla Stazione Termini, risalita verso Assisi con treno regionale.

Alla stazione della città francescana ad attendermi ... un vero padre francescano ... Padre Mario Lionetti, cugino della mia mamma (vedi foto a destra il suo benvenuto al mio arrivo) che con la sua Fiat Panda Young azzurro-verde mi ha condotto verso il convento presso il quale lui opera e dove io avrei soggiornato : si tratta del Convento Santuario di Rivotorto con all'interno il Sacro Tugurio luogo dove S. Francesco dimorò con alcuni discepoli, all’epoca semplice capanno abbandonato con il tetto di frasche, usato come riparo provvisorio dai contadini.. Qui S. Francesco sperimentò i primi elementi di vita in fraternità, alla base della Regola dell’Ordine Francescano.

Le giornate passate in compagnia di Padre Mario si sono rivelate di alta intensità sia spirituale che morale : ho vissuto francescanamente quei momenti, pranzando e pregando in compagnia degli altri Padri presenti in convento tra i quali il Superiore, l'Economo e un Padre cinese che a breve andrà a Roma per missione "di stato". Padre Mario è una persona stupenda, unica, intelligente, simpatica al quale ho posto mille domande e di contro ho detto la mia su varie questioni di vita. Padre Mario mi ha preso per mano e mi ha fatto visitare la Basilica di S.Francesco (Superiore e Inferiore) ad Assisi come nessun turista, nessun pellegrino, nessun viaggiatore potrebbe fare. Quanti episodi, quante storie, quanti sorprendenti aneddoti. Padre Mario ha la chiave passepartout del mondo francescano.

Prima di assistere alla messa che lui stesso doveva officiare (era la sua settimana) abbiamo fatto una scappata all'Eremo delle Carceri dove San Francesco ed i suoi seguaci vi si "carceravano" nella solitudine e nel silenzio per dedicarsi alla contemplazione e alla preghiera, in posizione invidiabile verso il Monte Subasio. La sera Padre Mario e io abbiamo cenato in un ristorante del posto con un antipasto enorme e delizioso che ha sostituito l'intero pasto. Un buon bicchiere di vino rosso della zona ci ha permesso di arrivare felicemente al riposo notturno in convento non prima di aver visto dalla Rocca sopra Assisi l'intero panorama luccicante. Dopo aver dormito in convento nella stanza numero 27 (ero l'unico ospite oltre ai Padri Francescani) e letto il librettino sulla Regola Prima di San Francesco donatomi da Padre Mario, il mattino seguente abbiamo proseguito con la visita alla Cattedrale Duomo di S.Rufino, alla Basilica di Santa Chiara, alla Chiesa Convento di San Damiano dove San Francesco sentì parlare il crocefisso tappa fondamentale nel suo cammino religioso e infine alla Basilica di Santa Maria degli Angeli con la cappella della Porziuncola dove S.Francesco morì : racconti su racconti, visioni speciali. In pratica ho fatto le stesse soste del Papa durante la sua visita da queste parti il 17/6/2007. Una veloce fuga a Spello a pochi km. da Rivortorto per ammirare un affresco del Pinturicchio nella chiesa maggiore ma soprattutto il pranzare con una focaccia farcita di mortadella sulla panchina della piazzetta. Il mio soggiorno in Assisi e dintorni era giunto al termine. Sono stato bene e sono stato veramente felice per la visita decisa all'ultimo minuto. Sono momenti che resteranno indelebili nella mia mente e che soprattutto mi hanno facilitato a rilassarmi quanto meno psicologicamente. Un'esperienza unica che lascia il segno. Grazie Padre Mario ... di cuore.

Il treno regionale che mi portava a Firenze nel primo pomeriggio non solo mi ha permesso di riguardare con gioia tutte le foto scattate a Rivotorto e Assisi ma mi fatto riflettere su molte cose. Il tempo meteorologico si manteneva eccezionale con sole, cielo terso e aria fresca, mentre quello dell'orologio trascorreva veloce.

Eccomi a Firenze, il tempo di depositare il piccolo bagaglio in hotel e via verso il Duomo, Battistero e Torre. Tutte e tre molto imponenti nell'architettura d'insieme della città. Da lì una bella camminata fino alla Piazza della Signoria prima (con il David di Donatello in bella mostra insieme a tutte le altre innumerevoli statue fiorentine della piazza) e al Ponte Vecchio poi.

Bellissimi panorami sull'Arno a seguire. Rientro in hotel per prendere il maglioncino della sera ed eccomi a cenare in un ristorante con veranda veramente da consigliare : il Caminetto (proprio dietro al Duomo). Shopping serale con acquisto di maglietta DOC del Chianti Classico, passeggiata lungarno e di nuovo a vedere i famosi monumenti illuminati.
La mattina seguente un altro treno, questa volta l'ottimo Eurostar, mi portava a Venezia dove sono arrivato intorno a mezzogiorno.

Uscito dalla stazione eccomi nella corrente di turisti che sciama chi in direzione Rialto e chi in direzione S.Marco. Io ho optato per la seconda tenendomi la visione del ponte di Rialto e relativa passeggiata per la parte finale del viaggio. Arrivato in San Marco dopo un susseguirsi di sali e scendi dai canali che si incrociano a ogni giro d'angolo, ho cercato immediatamente la visione dell'Isola di San Giorgio Maggiore per ricordarmi di quando sono andato a Cardiff a vedere "la fotografia al tramonto della stessa" dipinta in modo straordinario da Claude Monet.

Il ponte dei Sospiri è lì vicino e scattata la fotografia di rito di nuovo di corsa verso Rialto. Il mio viaggio si è concluso lì e durante il tragitto in treno (Eurostar) che mi riportava a casa ho pensato di quanto affascinante è ogni tanto rispolverare la visita di queste uniche città che tutto il mondo ci invidia e che il nostro paese ha in eredità eterna. Meraviglioso settembre meraviglioso soggiorno meravigliose città.

Colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che mi hanno festeggiato via SMS o telefonicamente il 18 di settembre : Sarah anche quest'anno per prima seguita in una manciata di secondi da Luca che in genere se ne dimentica e poi Cinzia (anche lei nata il 18/9), Francesca, Roberto, Donatella, Vito, Gabriel, Lucio, Anna, Nick, Claudio "Claude", Antonia e Bobo, (B)Umby, Sara la mia parrucchiera (anche lei nata il 18/9 e in attesa di due gemelli), Clara, Betty, Steffe, Patty, Rita Russo, Flo, Daniela, Giacomo, Melvin, Gigliola, Edoardo, Rita, Irenina, Antonietta, Lucia, Tizy da Formentera via Daniela, Lele Cappe, Graziella e Michelino, Monica, Momon, Lilly, Deborah (anche lei nata il 18/9), Antonio Mafrica, Ivano, Cristina, Cinzia, Manu Vitagliani e Luca Balan allo scadere del giorno ma pur sempre in tempo. Padre Mario me li aveva fatti in anticipo di un giorno durante la telefonata che annunziava il mio arrivo. Insomma una bella schiera anche quest'anno, qualcuno in più e qualcuno in meno dell'anno precedente (vedi post di Madrid). Milva che durante l'anno si ricorda di chiamarmi tutti i venerdì per augurar"ci" un buon weekend si è dimenticata. Eppure sa che ci tengo ... Che dire ? Mi pagherà almeno un paio di cene ...

Post's song : "Back to life" performed by Giovanni Allevi

9/7

dimanche, septembre 16, 2007

Call The Police















Amsterdam Arena.
Venerdì 14 settembre 2007.

La "reunion" dei Police era l'evento musicale dell'anno ... e noi c'eravamo. I "noi" da sinistra nella foto grande sono Daniele detto "Cappe", Umberto detto "(B)Umby" e Michele detto "Lele". (B)Umby e io siamo amici di vecchia data, Daniele è figlio di (B)Umby ed è chiamato dagli intimi proprio come me : Lele. Come vedete siamo legati da solida alleanza. Il concerto era il grande pretesto anche per una piccola vacanza ad Amsterdam, una quarantotto ore risultata poi semplicemente unica e divertente.

Avevamo preparato il ritiro pre-viaggio a Cermenate nella villetta dei Cappellato-Grisanti con una cena frugale ma come sempre ottima preparata da Patty. Poche ore di sonno e via ... ma ne è valsa la pena. Volo EasyJet alla volta di Amsterdam con check-in effettuato online (era la prima volta che lo provavamo). Arrivati all'aeroporto di Schipol in pochi minuti col treno che porta alla Central Station e il tram che ci ha traghettato in Leidesplein siamo giunti a destinazione : Hotel De Lantaerne.

Ci aspettava, dopo aver scalato verticalmente in cordata il primo piano, una stanza a metà tra lo stile camerata d'ordinanza o lo stile Disney versione "Qui Quo Qua", con fantastica vista sui canali. Subito ci siamo buttati nella vita quotidiana della città di Amsterdam. Le parole che più abbiamo pronunciato inizialmente sono state : occhio bici attento bici, il tram attenti al tram, canali canali. Praticamente il passeggiare per le splendide vie di Amsterdam è altamente a rischio. Ovunque ti giri o cerchi di attraversare o ti sposti di qualche metro irrimediabilmente ti trovi a contatto con una bicicletta o con un tram. C'è veramente da stare attenti. Abbiamo rischiato grosso in una sola occasione ma fortunatamente abbiamo scampato la collisione con una ciclista dotata di cestino che veniva tra l'altro da sinistra.

Amsterdam è affascinante, con i suoi canali concentrici nel centro città. Abbiamo fatto il Canal Tour classico che ci ha permesso di vedere le tipiche case affacciate sui canali, i mille ponti e gli olmi che costeggiano le vie. In qualsiasi punto ti trovi non manca mai la visione delle biciclette : sono parcheggiate, talvolta in maniera eccentrica (foto sotto a sinistra), e transitano ovunque.

Abbiamo scoperto che per la maggioranza non hanno il cambio, che hanno il freno a pedale e che hanno il manubrio alto per permettere una buona postura : insomma le tipiche bici Olanda versione Olanda. Abbiamo visitato il centro storico tutto a piedi con puntatina mattutina (Daniele è 13enne) anche nella zona cosiddetta rossa : il Red District. I famosi coffee shop puntellano i vari angoli della città e nell'aria talvolta arriva la zaffata classica al profumo di cannabis.

Abbiamo anche trovato e provato la versione chupa-chups ai gusti di cannabis e hashish molto particolari.

Ci siamo anche imbattuti, nella via pedonale del centro di Amsterdam, in una inaugurazione del negozio Lush (saponi in tutte le forme e profumi) dove delle simpatiche commesse spiegavano le caratteristiche dei loro prodotti vestite con un grembiulino bianco o nero chiuso davanti ma aperto di dietro con un risultato piacevole alla vista della clientela di passaggio, noi compresi.

Come detto eravamo ad Amsterdam per il concerto dei Police del 14/9/2007 ed è anche per questo che siamo andati a pranzo all'Hard Rock Cafè dove tutti e tre ci siamo innamorati di una splendida commessa bionda di nome Anna che serviva in minigonna le portate richieste. C'è stata una lunga disquisizione su chi di noi tre fosse veramente innamorata la stessa e alla fine ho vinto io in quanto (B)Umby è felicemente sposato e Daniele è minorenne. Ho talmente perso la testa che ho addirittura lasciato i miei occhiali da vista sul tavolo dove abbiamo pranzato, subito riutilizzati in arredo del locale.
Un'altra parola da noi pronunciata in questi due giorni è stata "patatine". Non giocate sul doppio senso proprio perchè eravamo ad Amsterdam, ma le patatine fritte vengono servite con tutti i piatti (carne, pesce, hamburger, toast, ecc.ecc.) e noi non contenti siamo anche andati a mangiarle "da sole" nella migliore friggitoria della città che le accompagna con ben 20 salse diverse : noi abbiamo scelto la classica maionese per distinguerci. Ci siamo divertiti come matti, abbiamo camminato rischiando come detto sopra la vita, ma poi la musica ha coronato il tutto come da colonna sonora : il concerto dei Police è stato stupendo e ci siamo detti come tre "vecchietti" abbiano ancora tanta energia in corpo. Certo non sono i soli (vedi Rolling Stones ultrasessantenni) ma i Police hanno segnato la nostra storia musicale. Sting è stato incredibile nelle sue performances.
Avevamo scommesso con quale pezzo avrebbero aperto il concerto e .... "Message in a bottle" è risultato quello vincente e con lui (B)Umby che l'aveva scelto. In attesa delle righe a integrazione del buon (B)Umby storpio il titolo di una canzone dei Police per sottolineare che "Every little things in Amsterdam is Magic".
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Post's song : "Message in a bottle" performed live by The Police
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9/7