"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

dimanche, décembre 31, 2017

2017, un anno tra le nuvole. Up in the air.

Scrivo questo post di fine anno sul treno che mi porterà a Bologna in compagnia di Vito e Betty per festeggiare insieme l'arrivo del nuovo anno, il 2018. E lo faremo a teatro a vedere l'amico Stefano “Vito” Bicocchi nella pièce "L'Artusi, bollito d’amore". È' l'ultimo giorno di questo 2017, un anno “no” nella vita personale (salute e sentimenti), un anno dove ho perso il grande “in tutti i sensi” amico Gianni proprio mentre ero in viaggio a Sarajevo. E proprio nei viaggi mi sono rifugiato e direi che qui le soddisfazioni non sono mancate. Un anno dove ho letteralmente polverizzato il mio record personale di voli portandolo da trentadue (32) del 2014 a trentasei (36). Un altro anno dove non mi sono fatto mancare nulla e soprattutto non mi sono mai fermato nonostante i piccoli ostacoli della vita. Ho viaggiato almeno una volta al mese e ho visto non solo posti nuovi ma anche mondi diversi. Naturalmente, ma questo è il solito dettaglio nel resoconto del finale d’anno, sono stato anche a Parigi e a Londra.  Ho visto il cielo e le nuvole di tre continenti (Asia transcaucasica, Africa del Nord ed Europa), di una nuova nazione (Azerbaijan), di due nuove capitali (Baku e Sarajevo), di tre isole (Gran Canaria, Isola di Cavallo e Santorini) in tre differenti mari (Atlantico, Mediterraneo ed Egeo), di due grandi città dell’Occitana (Bordeaux e Tolosa) nel Sud della Francia. E poi ancora altre new entry come Leiden in Olanda, Český Krumlov nella Boemia (Repubblica Ceca), Lipsia nella ex Germania dell’Est, Liegi in Belgio e Meknes nel vero Marocco. E grandi ritorni come il weekend in Abruzzo col mio migliore amico e quello in coppia in Costa Azzurra. L’anno che verrà vorrei mi regalasse proprio tutto ciò che il 2017 mi ha tolto, anche a costo di viaggiare di meno. Le persone che si incontrano durante la vita sono degli autentici viaggi e quando cerco un rifugio sicuro ci sono gli amici di sempre, che io considero “i migliori”. Mi confido con loro, sfogo le mie amarezze e le mie speranze, e sto meglio. Spero col nuovo anno di cominciare un vero restyling perché gli anni corrono e il tempo diventa la vera moneta da spendere nella vita. Non ho più voglia di soffrire, non ho più voglia di vivere esclusivamente per accontentare gli altri, cercherò di godermi ogni giornata fino in fondo e così anche con le persone a cui voglio bene. Probabilmente spiazzerò i pensieri di molti, ma ho la possibilità di scegliere quale vestito indossare e voglio essere elegante e comodo. Mi merito molto di più di quello che semino. Ho fatto molti errori nella vita ma sono stufo di convivere con un cuore che corre e una mente che viene frenata dagli altri. Mi riprometto, come dovere, di leggere di più e naturalmente di continuare a scrivere perché è una passione che mi piace ma sarà sempre il viaggio a darmi quel potere che ritengo unico e insostituibile. Il viaggio è stato il tema costante da quando la vita mi ha costretto a una svolta netta sulla strada che stavo percorrendo e l’itinerario alternativo che mi sono riprogettato, finora mi ha regalato splendidi scenari ma non mi ha ancora dato la felicità e la serenità che cerco. Il 2017 mi ha fatto vedere altri aspetti negativi, ma il 2018 potrebbe essere l’anno giusto per la definitiva rinascita. Ce la metterò tutta per renderla il più piacevole possibile. Devo alzarmi al mattino sempre col sorriso e con la gioia di vivere e metterò nelle mie preghiere quella frase che più di una volta ho citato nei post di questo blog, quella frase che solo una donna meravigliosa come la mia mamma mi regalava ogni qualvolta si presentavano gli ostacoli della vita. Pupella "mi prenderò tutti quei giorni buoni …"

Post's song : "Get out of your own way" performed by U2

mardi, décembre 26, 2017

Habemus Roma

Tutti i binari portano a Roma parafrasando il famoso detto sulla città eterna. In meno di tre ore, che sia il Frecciarossa (come nel nostro caso) che sia l'Italo, viaggiando a 300 all'ora si raggiunge la capitale guardando fuori dal finestrino senza le attese, i controlli di sicurezza e le navette per e da gli aeroporti. Comodo, veloce e soprattutto ti ritrovi già nel centro della città. Natale a Roma quest'anno. Dopo l’impareggiabile Napoli e la sorprendente Bari siamo di stanza nella città definita anticamente "Caput Mundi", capitale del mondo. Il gruppo é quello storico di Natale con il Nick, Vito, Betty, Edoardo e "moi". Gli anni passano per tutti ma il peso si fa sentire soprattutto per l’età anagrafica del Nick che ci costringe a dover prenotare e prendere taxi per tutti per ogni spostamento, a partire naturalmente dal primo che dalla Stazione Termini ci porterà all'Hotel Barberini. Una fugace sbirciata a piedi ai margini della Fontana di Trevi e un altro taxi ci porterà a Trastevere dove Vito, consigliato da amici, aveva prenotato un tavolo all'Impiccetta, un ristorante-trattoria dove regnano sovrani i piatti della cultura tradizionale gastronomica romana. Il menù è perfetto per addentrarsi subito nella cucina della Roma de "noantri". Alla voce primi piatti c'é il trionfo dei tonnarelli e degli spaghetti nelle versioni cacio e pepe, gricia, amatriciana e carbonara. Ma sono le porzioni, chiamate taglie, a far la gioia dei commensali, partendo dalla small (120 gr.) transitando dalla medium (250 gr.) fino ad arrivare a quella forte la Fabio (esagerata fondina di 400gr.). Ho subito pensato al mio amico Luca che quando siamo insieme a un tavolo imbandito mi chiede sempre se finisco il piatto che ho davanti nella speranza di potermi aiutare a "pulirlo". L'anteprima ai gustosi primi piatti è presentata dai sublimi antipasti in cui eccelle l'insalata di puntarelle. Sarà anche Natale, saranno anche giorni di festa ma già un altro pensiero corre ai chili che a fine soggiorno avrò messo in cascina. Le mie diete pre e post viaggi sono state una costante di quest'anno ma le ho vissute con grande fatica. Il sole caldo si abbatte su Roma e per noi abituati al gelo di Milano è una vera manna. Si ritorna in hotel, sempre in taxi, per sistemare i bagagli e per accompagnare i postumi del dopo pranzo. Il Nick resterà nella sua dimora fino all'orario di cena, mentre il resto della truppa cercherà, senza risultati, di smaltire i primi piatti dell'Impiccetta camminando verso il punto più alto della scalinata di Trinità dei Monti. Il panorama é straordinario con le cupole di Roma in evidenza. Dal basso le fotografie con la luce del tramonto sono meravigliose. Il clima pre-natalizio é in fervore e sulla Via del Corso che porta a Piazza del Popolo é tutto un susseguirsi di persone alla ricerca degli ultimi luccicanti pacchetti regalo. Rientriamo in hotel a prelevare il “Cavaliere” e poi con un ennesimo taxi ritorniamo in zona trasteverina per vivere l'affascinante mondo di “Meo Patacca”, un ristorante d'altri tempi con menù tradizionale con abbacchio e maialino. Un quartetto di artisti locali ci delizierà per tutta la cena con canzoni e stornelli romaneschi talvolta accompagnati dai nostri cori. Il primo giorno a Roma é terminato e il taxi ci riporterà in hotel. Vito, Edoardo e io, non paghi e desiderosi di sgranchirci le gambe, passeggiamo per la Roma di sera per immortalarci davanti la Fontana di Trevi illuminata. Il risveglio del giorno dopo sarà quello della vigilia di Natale. Dalla terrazza dell’hotel hanno preparato la colazione con l’eccezionale vista a 360 gradi su Roma. Il nostro programma, cambiato in corsa, prevede la visita di Castel Sant’Angelo sulla sponda destra del Tevere. Ci arriviamo naturalmente in taxi e sarà un’autentica piacevole sorpresa. Quanta storia è passata tra le sue mura. Arrivate fino alla stupefacente la terrazza, che dona una delle viste più belle di Roma. Divertitevi con il siparietto dei gabbiani che si avvicinano senza paura alla ricerca di cibo. Incuriositevi scoprendo che la statua del maestoso angelo che sormonta il monumento è quella dell’Arcangelo Michele nell’atto di rinfoderare la spada. Il passo verso la Basilica di San Pietro è breve e ci aspetta l’Angelus con la benedizione di Papa Francesco. E’ un’autentica emozione quella di essere sulla piazza nell’attesa dell’apparizione del Santo Padre dalla finestra che abbiamo visto solo in televisione. E’ arrivata l’ora di pranzo. Il taxi prenotato ci lascerà in Piazza Navona. Il pranzo a base di pasta si farà sentire e i suoi effetti lasceranno il segno sul peso di tutti. Ancora taxi e ancora hotel. Io non rientro in camera. Decido di incamminarmi in direzione Monte Capitolino (Campidoglio), passando davanti al Monumento al Milite Ignoto, dando uno sguardo distaccato al balcone di Piazza Venezia, brutto ricordo dei tempi del fascismo. Raggiungo la vetta del Campidoglio, uno dei Sette Colli su cui venne fondata Roma. Qualche piccolo passo ancora e si apre davanti ai miei occhi la vista dei Fori Imperiali che mi farà dire di aver fatto bene a non riposare in hotel. La giornata è splendida e il sole ancora alto. L’aria di Roma mi piace e camminare da solo con i miei pensieri, come da sempre faccio nei miei viaggi in giro per l’Europa o per il mondo, è puro relax. Quando ritornerò in albergo mi confronterò col mio compagno di stanza, il nipote Edoardo da Copenhagen, sui comportamenti nelle relazioni affettive. Siamo sulla stessa barca e la cosa mi fa felice vista la ragguardevole differenza di età. 06-3570 pronto taxi ? 06-6645 pronto taxi ? Abbiamo bisogno di una vettura per cinque grazie, siamo all’Hotel Barberini di Via Rasella, 3. Attesa e conferma con messaggio vocale della sigla del taxi e dei minuti di arrivo. Buonasera “ci porti a vedere questo benedetto Colosseo” riprendendo alla lettera la frase del principe De Curtis nel film “Totò, Peppino e la Malafemmina” al loro arrivo a … Milano. L’illuminazione dell’anfiteatro Flavio (Colosseo) è bellissima e le mie fotografie altrettanto. Concludiamo il giro turistico arrivando con la metropolitana a vedere prima la Piramide di Roma e poi con l’ennesimo taxi (alla fine vi ragguaglierò sul conto totale di quelli presi) a vedere da fuori il Pantheon e Montecitorio. Siamo a breve distanza dall’hotel. Vito e io decidiamo di camminare raccontandoci ancora qualche aneddoto, gli altri tre in taxi direzione Barberini. Ci concediamo una cena sul terrazzo del ristorante dell’hotel prima di ripartire ancora tutti insieme e ancora in taxi verso la Basilica di Santa Maggiore per la Messa di Natale. All’arrivo la folla in coda per i controlli di sicurezza ci fa cambiare destinazione e assisteremo alla “lunga” funzione nell’adiacente Chiesa di Sant'Alfonso all’Esquilino. E’ finalmente Natale. Ultimo taxi del giorno nella notte inoltrata per riportarci a “casa”. Il giorno di Natale si apre con le foto in sequenza alla Bocca della Verità e con la sorprendente visita alla maestosa Basilica di San Paolo fuori le Mura, una delle quattro Basiliche Papali di Roma. Bellissimi i mosaici della stupenda facciata e all’interno nella fascia immediatamente sopra gli archi che dividono le navate, c’è l’incredibile serie dei tondi “medaglioni” contenenti i ritratti di tutti i 266 pontefici, da San Pietro a Papa Francesco realizzati con la tecnica del mosaico su sfondo oro. A fine visita un taxi di corsa ci porterà ancora in Piazza San Pietro per assistere in diretta insieme a una folla gremita alla benedizione Urbi et Orbi dell’ormai familiare Papa Francesco. Per il tradizionale pranzo di Natale Vito aveva prenotato un accogliente tavolo al Ristorante Boncompagni con un menù a base di tortellini in brodo, agnello al forno e bollito. Per la serata avevamo riservato cinque poltrone in quarta fila per il concerto spettacolo di Massimo Ranieri “Malia napoletana” al Teatro Quirino. Due ore di canzoni in un viaggio nel tempo magico napoletano degli anni ’50 e ’60 magistralmente interpretate dall’eterno “scugnizzo” Massimo accompagnato da una straordinaria band di musicisti jazz. Nel dopo teatro Vito Edoardo e io andremo  a rendere onore per la seconda volta in versione “luci della notte” alla Fontana di Trevi. La fontana, una delle più celebri al mondo, è un simbolo universalmente noto di Roma, una vera icona della città. La sua magnificenza e la sua fama non rimasero ignorate dal mondo del cinema e il suo sfondo fu “attore protagonista” in una delle scene più famose del cinema italiano nella “La dolce vita” di Federico Fellini. Noi la ricordiamo anche come fondale per lo strepitoso divertente dialogo in “Totòtruffa 62” dove Totò vende, spalleggiato da Nino Taranto, la fontana a uno sprovveduto turista americano, fingendo di esserne il legittimo proprietario. Il giorno di Santo Stefano è anche il giorno del nostro rientro, anticipato come orario, a Milano. Tutte le strade porteranno anche a Roma ma è anche pur vero che al rientro dei viaggi ci riportano, ahimè, sempre a Milano, città che non amo ma che da cinquantasei anni “ci vivo”. Dimenticavo … alla fine il numero dei taxi presi è stato di ventitré (23). Habemus taxi ! 

Post's song : "Roma Capoccia" performed by Antonello Venditti
12/17

dimanche, décembre 03, 2017

London, the taste of success

Londra, il sapore del successo. Con un mese di anticipo rispetto ai comuni mortali ho festeggiato l’arrivo del nuovo anno. Già … perché a Londra ogni volta che ci ritorno è come se fosse Capodanno. E il primo di dicembre diventa per incanto il primo gennaio dell’anno a venire. Avevo pianificato al meglio il tempo per trascorrerlo, senza farmi mancare niente. Un pranzo in una location da film, la partita della mia squadra del cuore, una mostra fotografica alla National Gallery Portrait e il concerto di un gruppo pop degli anni ’80. Se a tutto questo aggiungete anche una bella giornata di sole direi che ho fatto anche il botto. Rileggendo quanto ho scritto negli anni di questa meravigliosa città mi sono accorto che il comune denominatore fosse l’entusiasmo che sprigiona. Una città che non si ferma mai, un moto continuo. Questo è quello che voglio e che mi aspetto sempre da Londra. Ero al quarto weekend di fila in viaggio e ho concluso questo mio stravagante tour raccogliendo le cose belle della vita, seguendo alla lettera la citazione cult della mia mamma. E così mi sono preso altri due giorni buoni e intensi. L’arrivo di prima mattina a Londra è un enorme vantaggio, sei già in pista e ti godi tutta la giornata. Il tempo giusto per depositare la piccola borsa nell’hotel che mi aveva già ospitato lo scorso anno, la foto di rito con la proprietaria, la corsa in metropolitana sulla linea Piccadilly e mi ritrovo nell’incantato mondo dell’eccentrico quartiere di Covent Garden. E quasi fosse un rito che rinnovo ogni anno, vado a curiosare i locali del negozio di Paul Smith, stilista britannico dal gusto particolare, alla ricerca di qualcosa di originale per ispirare la mia creatività. Ha addobbato una variopinta insegna per la vetrina del Natale e l’autoscatto del post è il fedele fermo immagine di quanto si cerchi un po’ di colore in una grigia quotidianità. Il Mercato al coperto è già decorato a festa e la magia del Natale si accende. A piedi percorro la distanza (Leicester Square, Piccadilly Circus, Regent e Carnaby Street) che mi separa da Selfridges, il grande magazzino di Oxford Street che da anni mi suggerisce idee per i regali della grande festa cristiana e dove trovo articoli di design per la mia casa. Le ore passano velocemente e il tavolo prenotato a nome Mister Bottalico (perfettamente pronunciato alla conciergerie) per pranzo al Roux at The Landau è lì ad aspettarmi. Il ristorante è uno dei più eleganti di Londra e si trova all’interno del lussuoso hotel Langham. Lo avevo scelto dopo aver visto il film “Il sapore del successo” dove uno chef, con due stelle Michelin, in crisi esistenziale, cerca la sua rivincita personale per ottenere la terza stella. La location è esattamente quella vista sul grande schermo  e seduto guardando la volta della raffinata sala ovale mi sembra di rivivere il film, nelle vesti di critico gastronomico, esattamente come pensano di me nell’hotel dove pernotto. Menù degustazione di cinque piatti, con vini diversi abbinati a ogni portata, rielaborati con approccio moderno sulla costruzione classica della tradizione francese. Indossando i panni di navigatore alla scoperta della buona cucina meglio ultimi anni ho provato e assaggiato piatti particolari, anche con spinti azzardi culinari, in molte parti del mondo ma sono sempre fermamente convinto che, nonostante la materia prima d’eccellenza dei piatti, la differenza la facciano i calici di vino ad accompagnarli. Il gusto di questi vini, che difficilmente posso trovare come scelta nei menù classici, esalta il mio palato e dona quell’euforia positiva. Cinque bicchieri di vini straordinari, tre bianchi di uvaggio francese (Loira e Borgogna), uno italiano (Barbaresco) e uno ungherese per il dolce (Tokaji), senza dimenticare la coppa di champagne rosée Perrier Jouet  offertami come aperitivo. Straordinaria l’accoppiata enogastronomica delle capesante scozzesi con salsa al burro di fattoria impreziosita da sherry e caviale e il bicchiere del bianco profumato René Monnier della Borgogna abbinato dallo chef. All’uscita dal ristorante la combinazione dei sei vini si fa decisamente sentire e forse è la chiave giusta per affrontare il viavai sui trafficati marciapiedi della capitale inglese. Un lungo respiro per ossigenare il cervello e la gioia di essere una delle tante formiche umane di Londra. Torno in hotel per rigenerare le mie pile e quelle dei miei dispositivi elettronici. Il calar del sole arriva presto oltremanica e le luci della città si accendono con la presunzione che siano tutte per me. Ritorno quindi nell’ombelico del mondo, in quella piazza dove i cartelli luminosi e la statua di Eros diventano punto d’incontro per i londinesi. E’ Piccadilly Circus e le luci al led, spente per manutenzione dall’inizio del nuovo anno fino all’autunno, riprendono il loro massimo splendore per ridare un nuovo volto al cuore di Londra. Un volto moderno, tecnologico, un volto per una città che vuole stare accesa 24 ore su 24. Il profumo della prima colazione all’inglese è il mio sapore di Londra. Il programma del giorno prevede la mia presenza alla National Portrait Gallery dove è in mostra l’ultima edizione del Taylor Wessing Photographic Portrait Prize, con i lavori di fotografi in ascesa o già rinomati, tutti accomunati dalla volontà di immortalare l’individuo nel suo quotidiano. Da quando una mia amica, nel corso del soggiorno a Berlino, mi aveva “iniziato” al mondo fotografico visitando la Fondazione Newton, ogniqualvolta se ne presenti l’occasione vado a cercare ispirazione per il book dei miei viaggi. All’ora di pranzo sono già sugli spalti dello Stamford Bridge, la casa della mia squadra di calcio del cuore, il Chelsea. I Blues sono di scena contro i bianconeri del Newcastle. Un’ora prima il “solito” incontro con l’amico Gary Staker per la consegna del biglietto e un’ora e mezzo dopo la gioia per l’ennesima vittoria della mia squadra per tre reti contro una degli avversari. Dal 2006 dieci incontri visti e 10 vittorie, la mia striscia vincente continua … Prima di concludere il programma ludico In serata con il concerto degli Heaven 17 sul palco dello Student Central della University of London Union (ULU), mi sono concesso un “must” della cucina popolare anglosassone, il fish & chips. Al Marlborough Arms Pub lo preparano come da ricetta tradizionale del 1860 e un boccale di birra chiara Camden Hells sarà il  giusto accostamento. E ora “let me go” (lasciatemi andare) ad ascoltare gli Heaven 17. Gli Heaven 17 sono un gruppo musicale synthpop che raggiunse la grande popolarità nei primi anni ottanta con i singoli "Let me go" e "Temptation". Un’ora e mezzo di musica spensierata, con il pubblico in delirio che  ha ballato dal primo all’ultimo pezzo proposto. Il miei primi due giorni del “nuovo anno” sono trascorsi all’insegna della gioia di vivere e in questo Londra corre di pari passo con la “mia” Parigi. Amo la buona cucina e il buon bere, amo la fotografia, amo il calcio che ho praticato a buoni livelli in fase adolescenziale e amo la buona musica degli anni ’80, naturalmente oltre alle donne bionde. Ecco cosa mi sono regalato in questa mia toccata e fuga in terra britannica, il mio anticipo per il Natale imminente.

Post's song : "Let me go" performed by Heaven 2017
12/17