"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

lundi, mars 02, 2009

British music experience

Corsi e ricorsi storici musicali in questo primo viaggio del 2009 targato Londra.
Orfani del buon Umberto che ha preferito una perfida influenza alla nostra compagnia, Daniele quattordicenne figlio di Umberto e io siamo partiti dall'aeroporto di Linate alla volta di London City armati anche di tutte le autorizzazioni multilingua (che nessuno ha richiesto).
All'arrivo ci attendeva l'Heatrow Express che in quindici minuti esatti ci ha portato alla stazione di Paddington dove a brevissima distanza era localizzato il nostro hotel l'Abbey Court Westpoint.
Il nostro escursus musicale è iniziato con la cena all’Hard Rock Cafè di Londra (il primo al mondo inaugurato nel 1971) per proseguire la mattina seguente con la verifica sul campo di due siti storici : la Battersea Power Station ritratta nell’album “Animals” dei Pink Floyd del 1977 e l’incrocio in Abbey Road attraversato beatamente dai Fab Four (The Beatles) immortalato nell’album “Abbey Road” del 1969.
Dopo aver fatto visita al famosissimo e costosissimo Museo di Madame Tussauds aggiornato con la statua di cera di Barack Obama (per altro non troppo somigliante) via di corsa per l’assaggio dell’ottimo fish and chips, accompagnato da un delizioso purèe di piselli, nel locale da me provato nell’ultima scappata londinese nell’ottobre 2008 (dietro indicazione di Umberto) : il The Golden Hind.
Qui è avvenuta la vera sorpresa “musicale” del viaggio : l’incontro con Paul Weller punto di riferimento del pop inglese già leader dei The Jam (band punk rock degli anni 70 primi 80) e dei The Style Council (anni 80) e in seguito in carriera da solista; insomma una vera e propria icona della storia musicale britannica.
Noi uscivamo dal ristorante e lui arrivava con la sua Mini Clubman fiammante, il tempo di presentarci, scattare le personalissime foto d’incontro e poi di corsa prima allo Stamford Bridge per un “Blues” shopping e poi da Harrods per la solita immersione profumata e colorata nella storica Food All del pianoterra.
Fuori da Harrods ci attendeva una panchina nel verde Hyde Park per riposare e rilassarci dalle faticose camminate del mattino.
La sera, prima della London by night con visita all’Apple Store di Regent Street, una veloce e piacevole sosta da KFC per il pollo fritto come da rito.
L’ultima missione musicale ci attendeva nel mattino di sabato : la visita del The Millenium Dome ora Arena O2 in Greenwich. Grande spazio per eventi costruito per l’arrivo del nuovo millennio ora utilizzato come arena per i maggiori concerti. Sia nell’andata che nel ritorno a North Greenwich abbiamo capito che per imparare bene l’inglese bisogna proprio far uso dei bus rossi a due piani (in questo caso il numero 1 e il numero 188) in quanto dagli altoparlanti interni uscivano ben scanditi i nomi delle fermate evidenziati dalla scritta sul pannello luminoso.
Il ritorno nel centro di Londra ci portava prima al Covent Garden e poi in Carnaby Street (per gli ultimi acquisti) due vere e proprie istituzioni turistiche londinesi.
Il coffee-tea break all’aeroporto Heatrow di Londra chiudeva in maniera perfetta questa quarantottore all’insegna della buona musica.
In questo breve viaggio abbiamo utilizzato la compagnia di bandiera italiana (Alitalia) e con sfacciata fortuna tutto è andato per il meglio sia per la puntualità che per i servizi a bordo.
L’unico brivido me lo ha “suggerito” il buon Daniele che, studente al primo anno di scuola aeronautica, mi elencava tutti “punti di forza” del Super 80 del viaggio di ritorno (dal rumore del motore tipico del phon di casa all’atterraggio balzante altrettanto fragoroso).
Mentre scrivo il post in tutto il mondo esce l’ultima “fatica” musicale degli U2 (No Line On The Horizon) e per promuoverla in modo originale i quattro di Dublino hanno scelto il tetto della BBC per deliziare i londinesi proprio in occasione del nostro particolare soggiorno.Per me sono state anche prove tecniche da genitore ... brillantemente superate.
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Post's song : "Shout to the top" performed by Paul Weller (The Style Council)
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Periodo del viaggio : febbraio 2009