"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

mardi, juillet 05, 2022

Return to Mykonos

A Mykonos torno sempre volentieri. Quando voglio passare qualche giorno godendo dell’atmosfera emozionante delle Cicladi la scelta cade sempre su questa splendida isola greca. Le Cicladi sono le isole greche più conosciute e che tutti si aspettano nell'immaginario della classica Grecia da cartolina, dalle casette bianche con le imposte blu, alle barche dei pescatori nei piccoli porti, dalle magnifiche spiagge riparate dal vento alle cupole delle chiesette che spuntano sulla sagoma brusca delle colline assolate; e ancora dai mulini a vento scenografici alle accoglienti e incantevoli taverne sparse in ogni località fino alle cascate di bouganville dai colori accesi che si arrampicano sui candidi muri dei vicoli lastricati stretti, che di sera si vivacizzano con i turisti alle prese con  gli acquisti nelle botteghe locali. A Mykonos tutto corrisponde a ciò che ho appena descritto, non manca proprio niente. Questo viaggio è stato deciso nel giro di una ventina di giorni, prenotando i voli, un hotel con camera con vista sulla baia di Ornos e una piccola utilitaria per permetterci di girare l’isola in piena libertà. Il mio invito alla ragazza che mi ha accompagnato in questa fuga greca è stato accettato senza aver la possibilità di ripensamenti. Chi rinuncerebbe a così tanta bellezza ? Per me è sempre stata una “certificata” certezza arrivare qui a Mykonos. Le uniche incertezze, in questo periodo sempre alle prese col Covid e con la guerra ucraino-russa, erano relative alle cancellazioni dei voli low-cost per scioperi. Alla fine posso dire che è andato tutto meravigliosamente bene. Compagnia, location, gastronomia locale, mare, spiagge, sole e relax. Talvolta è difficile, molto difficile, descrivere con le parole le emozioni e le sensazioni che si provano in determinate circostanze felici di un viaggio. Guardare il mare seduti davanti a un piatto locale e a un bicchiere di vino bianco fresco, magari nei minuti che precedono un tramonto cercando complicità negli occhi della donna che si ha di fronte, sono momenti impagabili. Il ritmo dei  giorni trascorsi a Mykonos è stato contraddistinto da precisi rituali, talvolta divertenti e in altri casi speranzosi nelle aspettative. Dolce risveglio di coppia, abbondante colazione con l’immancabile yogurt greco e miele, la discesa verso la costa riparata dal vento (nel nostro caso a baia di Platys Gialos), la fortuna di trovare un buon parcheggio e poi la trattativa per conquistare il set “lettini e ombrellone”. Una dose di sole rigorosamente coperti dalle creme protettive, un’altra di dolce bagno nelle acque cristalline turchesi che spaziano fino al blu “greco” del mare e poi la scelta per un ristoro fronte spiaggia. Il pomeriggio che copia il mattino tra l’ascolto di musica (io) o di una buona lettura (lei) fino alla ricerca serale di una taverna tipica per provare i piatti tradizionali. L’immancabile tzatziki, il gyros con la pita (versione ellenica del kebab), il souvlaki (spiedino) di pollo di maiale o di agnello, la moussaka (sformato di melanzane fritte, carne tritata, patate e formaggio grattugiato cotto  in forno ... una parmigiana al cubo), l’insalata greca che mischia la feta con le olive kalamata, le cipolle rosse, i cetrioli, i pomodori, i peperoni verdi e un filo d’olio d’oliva, le sardine e le acciughe fritte o alla griglia e via scrivendo … E poi la bellezza della Chora (centro villaggio) di Mykonos città, un labirinto bianco di viuzze lastricate da vedere a ogni ora della giornata fino alla suggestiva emozione del tramonto e delle luci della sera. Mykonos è un’isola mondana come Ibiza, ma raffinata come tutte le Cicladi. L'isola di Mykonos non è solo glamour, trasgressione e divertimento come etichettata nel mondo, ma ha anche da offrire piccole meraviglie dove il ritmo lento classico della Grecia è ancora presente. Uno di questi luoghi è il caratteristico villaggio di Ano Mera, che si trova a circa otto chilometri da Mykonos Town, nell’interno dell’isola. Tranquillo e non toccato dal turismo di massa, presenta una grande piazza centrale dove tutta la vita si concentra con taverne per gustare la classica cucina greca o magari facendo due chiacchiere con un bicchiere di ouzo o di mastika (il mio preferito), liquori tradizionali greci. Il villaggio di Ano Mera è inoltre una buona base per poter esplorare e scoprire le bellissime spiagge di Kalo Livadi e di Elia. Interessante da visitare ad Ano Mera è la Chiesa con annesso Monastero Ortodosso di Panagia Tourliani. Ha un’architettura scenografica per la sua alta torre campanaria, per la fontana in marmo e per la sua cupola rossa. All'interno si trova una preziosa collezione di piccole icone incastonate nel legno. Se si vuole sfuggire alla frenesia del resto dell’isola c’è un altro luogo dove la pace regna sovrana ed è il Faro di Armenistis che si trova ad Agios Stefanos proprio di fronte all’isola di Tinos. Da qui si può ammirare l'infinito blu ed il paesaggio circostante ancora incontaminato inebriati dai profumi che arrivano dalle erbe selvatiche Il Faro è un vero monumento iconico dell'isola di Mykonos e il panorama dal suo promontorio è unico. E’ uno dei posti migliori dove ammirare lo stupendo tramonto che Mykonos gli regala, quando la luce trasforma tutto in una tavolozza di colori. Mykonos non delude mai, anche se, modesto parere, bisognerebbe viverla nei periodi meno affollati (maggio o ottobre) per godersela al meglio. La Grecia delle Cicladi è un vero paradiso di emozioni e Mykonos, per me, è la sua gemma più preziosa. I pranzi e le cene nelle taverne sono momenti unici, quelle piccole perle di gioia infinita. Condividerle è quasi un dovere. Erano cinque anni che non trascorrevo una piccola vacanza al mare in dolce compagnia e l’effetto è stato elettrizzante. Conoscersi in viaggio è sempre un’arma a doppio taglio, una scoperta disorientante e anche se il luogo è già stato visto in precedenza il tutto prende una luce diversa, un profumo diverso, un colore diverso. Si parte sempre con l’aspettativa che tutto fili liscio, perfettamente o quasi, e questa volta è andata proprio così. Nel giro di una settimana ho visto due nazioni confinanti, in solitario la Macedonia del Nord e in coppia la Grecia, con popolazioni affini ma con contrasti evidenti. Amo questa parte dell’Europa, mi piace ritornarci. Adoro mettere le gambe sotto un tavolo delle taverne greche sempre arredate in modo semplice ma contraddistinte da quei colori tradizionali il bianco e il blu che sono il segno distintivo delle Cicladi. L’indirizzo giusto ? Da Nikolas ad Agia Anna. Ci sono momenti nella vita nei quali si spera che il tempo trascorra più lentamente e quando ritorno a Mykonos vorrei fosse sempre così. 

Post's song : "True" performed by Spandau ballet

6-7/22