"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

mercredi, décembre 31, 2014

2014, the year of record

L’anno che termina proprio oggi è stato per me quello dei record. Mi ero prefissato a inizio anno, e ne avevo fatto l’obiettivo primario, di fare come minimo un viaggio e di prendere almeno un paio di volte l’aereo ogni mese. Traguardo raggiunto. Con quello di ritorno dal Natale di Napoli sono arrivato a quota 32 voli (il mio ex primato era del 2010 con 31), ho viaggiato per 64 giorni, ho alloggiato fuori casa per 46 notti, ho calpestato il suolo di 13 nazioni diverse e ho soggiornato in 7 capitali. Tre nuove nazioni (Bulgaria, Slovenia e Serbia) e quattro nuove capitali (Rabat, Sofia, Lubiana e Belgrado). Ho timbrato con regolarità il cartellino di Londra e Parigi, ho testato due ristoranti elencati nei primi dieci al mondo. Ho dormito in un castello classe cinque stelle superior e nello stesso viaggio in un hotel a una stella con bagno in comune. Un anno che, oltre ai viaggi, mi ha regalato un incarico nuovo nel Poliambulatorio dove lavoro da quasi dieci anni e un anno dove mi sono tolto lo sfizio di acquistare l’auto dei miei sogni (seppur usata). Che altro dire ? La salute è stata dalla mia parte e questa la considero la mia autentica fortuna. La vita è bella quando si sta bene e quando tutto va per il verso giusto, ma non sempre questo avviene. Ci sono stati dei momenti quest’anno che avrei preferito rinunciare a qualche viaggio o addirittura scappare via per sempre, pur di risolvere mentalmente i miei problemi. Ma poi bastava una telefonata o una cena con gli amici e tutto passava o almeno lo ritardava o lo accantonava. E in quel momento che cercavo, e che cerco sempre, la carica giusta per ripartire. Ogni tanto avviene e ogni tanto purtroppo non succede. Ricordo con piacere tutti i viaggi dell’anno a parte forse quello di Belgrado, ma non per la città in sé che mi è piaciuta; era bastata una telefonata prima della partenza per rovinarmi l’andamento del viaggio e una amara sorpresa al ritorno, entrambe le cose vissute in modo tremendamente negativo. Ora mi sto riprendendo, ma non è stato un momento né facile né felice. I sentimenti giocano brutti scherzi ed è in quel momento che la forza di reagire è importante. Poi magari succedono eventi che scacciano quei cattivi pensieri. Mi era già capitato nel trittico di anni più brutto della mia vita 2002-2003-2004 e ne ero venuto fuori quasi senza accorgermene, senza sapere come avevo fatto. Era tutto dentro di me e così sta avvenendo adesso. I miei propositi per l’anno che verrà sono di tranquillità nei pensieri, di serenità, di armonia. di vedere la bellezza delle piccole cose. Magari viaggerò di meno o lo farò solo quando mi sentirò nel momento giusto per farlo. Quello che voglio ora, naturalmente accompagnato dalla buona salute, è di trovare il tempo per capire esattamente cosa volere da me stesso. Lo troverò ne sono convinto. Le risposte sono in un sì o in un no. Io sono sempre stato diplomatico con tutto e con tutti. Ho sempre messo davanti la felicità delle donne che stavano con me, trascurando la mia. Ora è arrivato il momento di riprendermi quanto ho dato. Devo riscuotere in parte quel credito. Trascurerò qualcosa, non sarò sempre presente, tralascerò quello che non sarà importante. Farò le cose solo se avrò voglia di farle e non per far felice gli altri. Devo pensare più a me stesso e questo lo faccio solo quando sono in viaggio da solo. Chi mi vuol bene, come i miei grandi amici e familiari, sarà ripagato nel modo giusto, chi non mi vuol bene sarà ripagato nel modo giusto. Non aspetterò che gli eventi avvengano per conseguenza di altri, sarò io a decidere il mio “presente”. Non permetterò a nessuno di farmi del male, di farmi soffrire, di dirmi cattiverie gratuite. Potranno pensare tutto quello che vogliono di me ci mancherebbe, tanto non sapranno mai la verità. La verità la sanno i miei veri amici. I migliori. Questa è la mia vita. Non è quella degli altri. Qualcosa da qualcuno avrò pur imparato in questi ultimi anni. E anche se sono ancora convinto che la felicità è lo stare insieme, farò tesoro di quanto in questi anni non ho ricevuto. Per tutti quelli che mi vogliono bene, e me ne vogliono davvero, auguro ogni cosa bella e tutta la felicità del mondo e che la salute li assista sempre. ‘A vit’è nu muorz, viratenn bene ! La vita è un morso, godetevela.
PS un consiglio per tutti : mollate i social network, dedicate meno tempo a certe applicazioni degli smartphone, vi condizionano, cercate la curiosità nelle cose non in quella delle persone. Perdete la testa o il cuore per le persone che vi piacciono, ma non perdete tempo. Il tempo passa troppo velocemente ... e se qualcuno parla male di voi affrontatelo subito, vi toglierete ogni pensiero. Affrontate gli eventi e i sentimenti senza farvi il film altrui. Pensate esclusivamente al vostro ... dovrà essere un capolavoro.

Post's song : "What a wonderful world" performed by Louis Armstrong

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