La piazza è delimitata da una panchina continua che si snoda come un serpente di 150 m di lunghezza con decorazioni multicolori piastrellate. Impagabile il panorama sulla città che si distende fino al mare. Da qui si intravedono anche le torri della Sagrada Familia e quindi decido di recarmi alla visita della più famosa delle opere di Gaudí. La grande incompiuta del genio di Gaudí fu un'ossessione che insediò per oltre quarant'anni la vita dell'artista. Si trapela dalle sue parole quasi il surreale dell'essere incompiuta (“Se i progetti sono buoni, si incaricheranno le nuove generazioni di terminarli e se sono cattivi è meglio che restino a metà costruzione, così risulterà poi più facile demolirli”). Il vero segno della Sagrada Familia è l'eccesso, la dismisura, la spinta in ascensione. A distanza di quasi un secolo dalla morte dell'architetto di Dio, soprannome conferitogli dai barcelonesi, il suo più grande progetto é ancora un grande cantiere per la parte esterna. Quella interna é una meravigliosa visione tra colonne quasi bianche e luci colorate che filtrano dall'esterno attraverso i vetri. La mia prima giornata, a dire il vero un intero pomeriggio, é al termine. La metropolitana mi porterà in serata alla Barceloneta per una cena in un ristorante (Oaxaca) di autentica cucina messicana dove lavora ai fornelli Ricardo (Ricky) nipote del mio amico Ezio.
La guacamole preparata al momento davanti al mio tavolo é assolutamente imperdibile. Hasta luego, mañana será otro día. Altri due segni importanti di quelli disseminati a Barcelona delle opere di Gaudí sono sulla stessa arteria, il Passeig de Gracia, la via del lusso e delle grandi firme dell'alta moda. Sto scrivendo della Casa Milà, altrimenti nota come la Pedrera, e della Casa Batllò. Mix perfetto tra pietra e metallo la Pedrera é uno splendido esempio dei disegni morbidi e sinuosi di Gaudí. La facciata ricorda una cava di pietra grezza (ecco il perché dell'appellativo). Si rimane quasi intimoriti da questa mastodontica scultura costruzione di casa borghese, celebrazione pura delle forme tondeggianti in un continuo gioco di rilievi ("Occorre combinare gli elementi sporgenti con quelli rientranti, in modo che a ciascun elemento convesso, cioè situato in luce piena, ne venga opposto uno concavo, ossia un'ombra."). Originale ma inquietante anche il tetto con la terrazza fatta di torri e comignoli con fattezze strane. In Gaudí la sinuosità delle forme é imprescindibile nelle sue opere. Un modello a riguardo é la Casa Batllò, fantastico palazzo di quattro piani con la facciata di una bellezza esaltante con i rivestimenti in ceramica variopinta, con i balconi in ferro battuto dai lineamenti quasi preoccupanti e con il tetto che rappresenta, a quanto ho letto, l’allegoria della leggenda di San Giorgio e il drago. Questa é la Barcelona con la firma di Gaudí, nelle quattro opere capolavori più importanti sparse nella città, alle quali vanno aggiunte la Casa Vicens, la Casa Calvet e il Palau Güell. Di tutto, di più. Dai vetri smerigliati, alla ringhiere di ferro battuto, dalle piastrelle colorate a graffiti geometrici. Ispirazioni che spaziano dal gotico all'arte araba.
Da lì potete proseguire fino a prendere la teleferica, (io raccomando quella rossa), con incantevoli vedute sulla città e sul mare, spiagge comprese. Ho visto anche da vicino l'Arco di Trionfo di ispirazione mudejar (arabo) e la Torre Agbar grattacielo sullo stile del cetriolo di Londra (The Gherkin). Non bastano due giorni e mezzo per visitare bene Barcelona, c'é molto da vedere e la città é grande. E in più c'é il mare che la rende ancora più aperta al mondo. Giovane, frizzante, non ti annoia. Proprio come la vita degli spagnoli, che la allungano nelle ore dei pasti e varia come le tapas che alimentano gli stessi. Ottime degustazioni, anche in versione "street food" come il prosciutto crudo di eccellenza nelle varie escalation che portano al jamon iberico de Bellota, il famoso Pata Negra, riconosciuto come il migliore e il più costoso al mondo (anche se io preferisco l'italico Parma). O come la paella nelle varie preparazioni, come il formaggio Manchego, come le cremose crocchette di prosciutto o come la classica tortilla di patata (frittata) e ancora come la cioccolata con churros per addolcire il palato. Se i famosi pintxos baschi sono le autentiche miniature di gusto, anche le tapas del resto della Spagna hanno il loro perché cercando di rimanere sulla linea delle opere del modernismo. Non sorprendetevi se il mio accostamento cibo-opere artistiche sembra irriverente, ma gusto, bellezza e creatività accomunano anche l'arte culinaria. Ho bevuto più birra che vino in questo viaggio, trovo che l'accoppiata con la gastronomia locale sia più azzeccata. Ho bevuto un vino rosso spagnolo (Rioja), ma come ho detto e scritto più volte preferisco di gran lunga le bionde ...
Post's song : "Someone like you" performed by Van Morrison
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