Bianco Natale in Puglia, come da richiesta esplicita del Nick durante la degenza ospedaliera di fine maggio.. Era bastato l’input del “Cavaliere” che Vito si era messo in moto per organizzare al meglio i giorni da trascorrere nel periodo natalizio. E il tutto, ora che si è ultimato, è andato oltre le aspettative nonostante le “stravaganze” del capostipite stanco per gli acciacchi dovuti all’età. Mete prestabilite e mete in corso d’opera, locations spettacolari e locations storiche, il tutto condito da un’enogastronomia tipica e rivisitata. Cos’altro di meglio ? Un altro Natale trascorso insieme al gruppo storico, quello di Copenhagen, della Toscana, di Napoli e di Roma. Il Nick, il Vito, la Betty, Edoardo e il sottoscritto. Affiatati nelle scelte e negli orari, sfrecciando per le strade di Puglia costeggiando il mare con la Kia Carens presa a noleggio all’aeroporto di Brindisi. Natale in famiglia nella terra di famiglia da parte paterna. Bianco Natale non per la neve ma per via del colore delle abitazioni dipinte di calce di alcune meravigliose località che abbiamo visitato, in primo luogo quella che ci ha ospitato nelle prime due notti, Ostuni.
Ostuni è stata un’autentica sorpresa e dalla terrazza del Relais dove abbiamo soggiornato si poteva ammirarne lo splendore nella sua interezza. Ostuni è in provincia di Brindisi ed è caratterizzata da un labirinto di stradine e vicoletti che abbiamo percorso su due “ape-car” (piccolo veicolo a tre ruote) sulla stregua di quelli a noi familiari dell’Isola d’Ischia. Un “tour” divertente e istruttivo grazie a due giovani intraprendenti guide. L’ape-car, viste le sue piccole dimensioni, si infilava facilmente in ciascuna strettoia svelando ogni angolo nascosto del borgo della città antica. Costruzioni spesso scavate nella roccia, unite da archi o semiarchi di sostegno, palazzi signorili, portoni colorati a seconda dell’attività del padrone di casa e chiese, come la splendida cattedrale con un rosone stupendo, con il loro color ocra dorato da far contraltare all'abbagliante luminosità delle semplici abitazioni bianche.
Dopo il bianco di Ostuni, come da programma, sarà la volta del giallo-beige di Lecce. Lasciata l’auto appena fuori Porta Napoli ci siamo immersi alla scoperta del prestigioso patrimonio artistico della gemma del Salento, la culla del barocco. Lecce è elegante e a misura d’uomo. Camminando sulla lunga via Palmieri è tutto un susseguirsi di splendidi palazzi fino ad arrivare alla Piazza Sacra che racchiude il Palazzo Vescovile, il Campanile e il Duomo, edifici realizzati in pietra leccese secondo i canoni artistici del periodo barocco. Percorrendo poi via Vittorio Emanuele siamo giunti in Piazza Sant’Oronzo, dedicata al patrono della città e all’adiacente Teatro romano, specifico dell’arte romana. L’ora di pranzo è perfetta per provare due piatti della tradizione salentina : ciceri e tria (ceci e pasta cotta e fritta) e il pasticciotto nella versione torta (guscio di pasta frolla farcito con golosa crema pasticcera). Nel ritorno a piedi verso Porta Napoli la mia fedele Canon Ixus 275 HS in un ardito autoscatto per immortalare Vito, Edoardo e il sottoscritto in versione musicanti … ci ha lasciato le penne. Il Cavaliere ha provveduto prontamente a finanziare l’acquisto, sempre devoto alla Canon, di una economica sorella minore in variante “rossa” in attesa di una mia scelta futura e ponderata su Amazon. Le prime nuove istantanee ci immortaleranno nel centro storico di Otranto e al tramonto con lo sfondo del Faro di Palascia, il lembo di terra salentina che rappresenta il punto più a est d’Italia. Domani è un altro giorno, domani è la vigilia di Natale, la destinazione è Bari. Lasciamo definitivamente il Relais e la “cartolina” panorama a tutte le ore di Ostuni e risaliamo costeggiando il mare. Vedremo da fuori l’esclusivo Borgo Egnazia, caro alla cantante Madonna, e ci sorprenderemo durante la prima sosta nell’affascinante borgo marinaro di Monopoli. Il pittoresco porticciolo, punteggiato da tante barchette colorate, è costeggiato da palazzine storiche semplici interrotte dall’eleganza di una abitazione in stile veneziano con un loggiato bianco ad archi. Si supera la “porta dell’antico porto” e si entra nel centro storico dove attendendo un buon caffè fermeremo il momento con una immagine del gruppo seduto sulle scale in un cortile che ricordava quello già vissuto nelle nostre escursioni nelle Cicladi. Si risale ancora verso Polignano a Mare che si eleva sull'orlo di una scogliera. La statua di Domenico Modugno ci accoglie a braccia aperte il tempo esatto per mettere le gambe sotto il tavolo sulla terrazza a picco sul mare del panoramico ristorante “il Bastione” dall’atmosfera elegante con piatti gourmet di pesce. Ultimo felice “sforzo” e saremo finalmente a Bari, alloggiati come due anni fa al Palace Hotel. Sistemiamo nelle camere i nostri cinque trolley, tutti di colore diverso, e in taxi ci facciamo portare alla Basilica di San Nicola, quasi come un sopralluogo prima della messa di mezzanotte per venerare il Santo. Nel ritorno a piedi in albergo transiteremo per l’affascinante città vecchia dove ci sembrerà di far parte di un Presepe vivente. Buffet in hotel, riunione in camera davanti al televisore e poi di nuovo in taxi (andata e ritorno) per la messa di mezzanotte nella Basilica. Funzione accompagnata, nei primi venti minuti, da una colonna sonora di fuochi d’’artificio e botti liberi in puro stile Beirut. E’ Natale ! Il giorno di Natale scopriremo un altro gioiello di questa meravigliosa terra di Puglia. E’ Trani. Affacciata su di un suggestivo porto e dominata dallo scenario mozzafiato del suo simbolo più emblematico, quello della splendida slanciata Cattedrale romanica. Fotografie a più riprese anche grazie a un cielo aiutato dal vento con mille nuvole di passaggio. Vito aveva prenotato un tavolo per il pranzo di Natale al ristorante Le Lampare al Fortino. Un luogo che racconta una lunga storia per riportare allo splendore un’opera sacra, la ex Chiesa di S. Antuono, e il fortino a essa inglobata. Menù alla carta all’altezza della meravigliosa location. Scelta più che azzeccata. Nel ritorno a Bari sarò io stesso a guidare la Kia Carens per dare un po’ di “fiato” a Vito che ha macinato chilometri su chilometri per tutti i nostri spostamenti di questo tour pugliese. Il giorno di Santo Stefano ci riserverà l’ennesima sorpresa come fosse un regalo aggiunto al Natale. Bagagli in auto in attesa del volo di rientro a casa da Brindisi in serata e di nuovo si costeggia il litorale riscendendo verso il sud. Ci fermiamo di nuovo a Polignano a Mare per deliziare i nostri occhi dalle terrazze a strapiombo sul mare. L’ultima sosta sarà per il pranzo nella Tenuta Carrisi nel verde della campagna di Cellino San Marco. La Tenuta è di proprietà del “maestro” Al Bano, il celebre cantante pugliese. La Tenuta (hotel, ristorante, spa, enoteca) è nel cuore del Salento ed è stata costruita come un borgo antico tra boschi, vigneti e uliveti, a pochi km dal mare. A fine pasto, come annunciatoci da Elsa (collaboratrice del Ristorante Don Carmelo), il “maestro” è venuto a salutarci al nostro tavolo. Fotografie di rito, racconti di musica e di vita e scambio di auguri per le festività. Il nostro “tour” pugliese si è concluso con la piccola ciliegina sulla torta. Un plauso all’organizzatore Vito, dove tutti abbiamo avuto un ruolo importante e insieme abbiamo goduto delle bellezze di una terra meravigliosa.
Ostuni è stata un’autentica sorpresa e dalla terrazza del Relais dove abbiamo soggiornato si poteva ammirarne lo splendore nella sua interezza. Ostuni è in provincia di Brindisi ed è caratterizzata da un labirinto di stradine e vicoletti che abbiamo percorso su due “ape-car” (piccolo veicolo a tre ruote) sulla stregua di quelli a noi familiari dell’Isola d’Ischia. Un “tour” divertente e istruttivo grazie a due giovani intraprendenti guide. L’ape-car, viste le sue piccole dimensioni, si infilava facilmente in ciascuna strettoia svelando ogni angolo nascosto del borgo della città antica. Costruzioni spesso scavate nella roccia, unite da archi o semiarchi di sostegno, palazzi signorili, portoni colorati a seconda dell’attività del padrone di casa e chiese, come la splendida cattedrale con un rosone stupendo, con il loro color ocra dorato da far contraltare all'abbagliante luminosità delle semplici abitazioni bianche.
Dopo il bianco di Ostuni, come da programma, sarà la volta del giallo-beige di Lecce. Lasciata l’auto appena fuori Porta Napoli ci siamo immersi alla scoperta del prestigioso patrimonio artistico della gemma del Salento, la culla del barocco. Lecce è elegante e a misura d’uomo. Camminando sulla lunga via Palmieri è tutto un susseguirsi di splendidi palazzi fino ad arrivare alla Piazza Sacra che racchiude il Palazzo Vescovile, il Campanile e il Duomo, edifici realizzati in pietra leccese secondo i canoni artistici del periodo barocco. Percorrendo poi via Vittorio Emanuele siamo giunti in Piazza Sant’Oronzo, dedicata al patrono della città e all’adiacente Teatro romano, specifico dell’arte romana. L’ora di pranzo è perfetta per provare due piatti della tradizione salentina : ciceri e tria (ceci e pasta cotta e fritta) e il pasticciotto nella versione torta (guscio di pasta frolla farcito con golosa crema pasticcera). Nel ritorno a piedi verso Porta Napoli la mia fedele Canon Ixus 275 HS in un ardito autoscatto per immortalare Vito, Edoardo e il sottoscritto in versione musicanti … ci ha lasciato le penne. Il Cavaliere ha provveduto prontamente a finanziare l’acquisto, sempre devoto alla Canon, di una economica sorella minore in variante “rossa” in attesa di una mia scelta futura e ponderata su Amazon. Le prime nuove istantanee ci immortaleranno nel centro storico di Otranto e al tramonto con lo sfondo del Faro di Palascia, il lembo di terra salentina che rappresenta il punto più a est d’Italia. Domani è un altro giorno, domani è la vigilia di Natale, la destinazione è Bari. Lasciamo definitivamente il Relais e la “cartolina” panorama a tutte le ore di Ostuni e risaliamo costeggiando il mare. Vedremo da fuori l’esclusivo Borgo Egnazia, caro alla cantante Madonna, e ci sorprenderemo durante la prima sosta nell’affascinante borgo marinaro di Monopoli. Il pittoresco porticciolo, punteggiato da tante barchette colorate, è costeggiato da palazzine storiche semplici interrotte dall’eleganza di una abitazione in stile veneziano con un loggiato bianco ad archi. Si supera la “porta dell’antico porto” e si entra nel centro storico dove attendendo un buon caffè fermeremo il momento con una immagine del gruppo seduto sulle scale in un cortile che ricordava quello già vissuto nelle nostre escursioni nelle Cicladi. Si risale ancora verso Polignano a Mare che si eleva sull'orlo di una scogliera. La statua di Domenico Modugno ci accoglie a braccia aperte il tempo esatto per mettere le gambe sotto il tavolo sulla terrazza a picco sul mare del panoramico ristorante “il Bastione” dall’atmosfera elegante con piatti gourmet di pesce. Ultimo felice “sforzo” e saremo finalmente a Bari, alloggiati come due anni fa al Palace Hotel. Sistemiamo nelle camere i nostri cinque trolley, tutti di colore diverso, e in taxi ci facciamo portare alla Basilica di San Nicola, quasi come un sopralluogo prima della messa di mezzanotte per venerare il Santo. Nel ritorno a piedi in albergo transiteremo per l’affascinante città vecchia dove ci sembrerà di far parte di un Presepe vivente. Buffet in hotel, riunione in camera davanti al televisore e poi di nuovo in taxi (andata e ritorno) per la messa di mezzanotte nella Basilica. Funzione accompagnata, nei primi venti minuti, da una colonna sonora di fuochi d’’artificio e botti liberi in puro stile Beirut. E’ Natale ! Il giorno di Natale scopriremo un altro gioiello di questa meravigliosa terra di Puglia. E’ Trani. Affacciata su di un suggestivo porto e dominata dallo scenario mozzafiato del suo simbolo più emblematico, quello della splendida slanciata Cattedrale romanica. Fotografie a più riprese anche grazie a un cielo aiutato dal vento con mille nuvole di passaggio. Vito aveva prenotato un tavolo per il pranzo di Natale al ristorante Le Lampare al Fortino. Un luogo che racconta una lunga storia per riportare allo splendore un’opera sacra, la ex Chiesa di S. Antuono, e il fortino a essa inglobata. Menù alla carta all’altezza della meravigliosa location. Scelta più che azzeccata. Nel ritorno a Bari sarò io stesso a guidare la Kia Carens per dare un po’ di “fiato” a Vito che ha macinato chilometri su chilometri per tutti i nostri spostamenti di questo tour pugliese. Il giorno di Santo Stefano ci riserverà l’ennesima sorpresa come fosse un regalo aggiunto al Natale. Bagagli in auto in attesa del volo di rientro a casa da Brindisi in serata e di nuovo si costeggia il litorale riscendendo verso il sud. Ci fermiamo di nuovo a Polignano a Mare per deliziare i nostri occhi dalle terrazze a strapiombo sul mare. L’ultima sosta sarà per il pranzo nella Tenuta Carrisi nel verde della campagna di Cellino San Marco. La Tenuta è di proprietà del “maestro” Al Bano, il celebre cantante pugliese. La Tenuta (hotel, ristorante, spa, enoteca) è nel cuore del Salento ed è stata costruita come un borgo antico tra boschi, vigneti e uliveti, a pochi km dal mare. A fine pasto, come annunciatoci da Elsa (collaboratrice del Ristorante Don Carmelo), il “maestro” è venuto a salutarci al nostro tavolo. Fotografie di rito, racconti di musica e di vita e scambio di auguri per le festività. Il nostro “tour” pugliese si è concluso con la piccola ciliegina sulla torta. Un plauso all’organizzatore Vito, dove tutti abbiamo avuto un ruolo importante e insieme abbiamo goduto delle bellezze di una terra meravigliosa.
Post's song : "Felicità" performed by Al Bano & Romina
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