"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

dimanche, décembre 09, 2018

Como en el teatro desde el mirador toledano

Un viaggio tira l’altro in questo mio 2018 in continuo movimento e non potevo perdermi l’occasione di trascorrere un weekend nel cuore della Spagna a Toledo. Finito il mio turno di lavoro in ufficio ho avuto giusto il tempo di prendere al volo “il volo” per Madrid e poi il treno verso Toledo con arrivo in tarda serata. Toledo è una città che ha un fascino incredibile e scoprendola diventa oggetto di infinite curiosità. E’ una località da gustare piano piano anche se si hanno a disposizione solo poche ore. E io avevo a disposizione un solo tramonto e non potevo fallire. Perché quando si giunge a Toledo non si deve lasciar sfuggire l’opportunità di poterla vedere per intero dal fantastico Mirador del Valle, punto ineguagliabile per il panorama sulla città.
E lo si deve fare al tramonto durante il quale la forte presenza dell’ocra degli edifici della città si trasforma in dorato. La mattina di sabato, con il mio pensiero fisso all’appuntamento col tramonto e col panorama di Toledo, inaspettatamente si apriva con una fitta nebbia. Non mi sono perso d’animo e ho iniziato a godermi le bellezze conservate all’interno delle sue mura. Toledo è una delle città spagnole più ricche di monumenti, perché qui convissero per secoli cristiani, arabi ed ebrei. Ha un patrimonio artistico e culturale composto da chiese, palazzi, fortezze, moschee e sinagoghe e questa grande diversità di stili artistici ha trasformato il centro storico del capoluogo de Castiglia - La Mancia in un autentico museo all’aria aperta. Ho cominciato visitando il Museo del Greco che celebra il pittore manierista El Greco che trascorse gran parte della sua vita a Toledo, pur essendo nato a Creta.
Un museo rilassante con un bel cortile, un bel giardino e naturalmente gli edifici che ospitano molte opere di El Greco, soprattutto del suo ultimo periodo. Il museo si trova nel quartiere ebraico di Toledo e da lì ho proseguito il mio itinerario “incalzando” le due Sinagoghe, prima quella grande chiamata “El Transito” e poi poco distante quella di Santa Maria La Blanca. Le due sinagoghe sono la testimonianza del periodo di tolleranza religiosa che si ebbe a Toledo durante la dominazione araba. Più si cammina e più diventa affascinante la visita di Toledo, che si trova nella regione ricordata per l’opera principale dello scrittore spagnolo Miguel de Cervantes Saavedra, il Don Chisciotte della Mancia. E’ una città con alle spalle più di 2.000 anni di storia e tutto questo lo si respira, è nell’aria.
Toledo occupa una posizione strategica, costruita lungo il corso del fiume Tago e domina la valle dall’alto del Colle dove si staglia l’imponente Alcazar, l
a fortezza ben visibile anche a molti chilometri di distanza. Cerco di non perdere tempo nella speranza che la nebbia alzi il sipario, come a teatro e mi dirigo alla ricerca della Moschea del Cristo della Luce, l’antica Mezquita, non prima di essermi deliziato con una calda cioccolata inzuppando un paio di churros. Questo edificio religioso era la moschea all’interno della Medina ai tempi dell’influenza araba che ha mantenuto lo stile mudéjar. E’ arrivata l’ora di pranzo e la utilizzo dividendomi tra un assaggio dei formaggi del Museo del Queso Manchego e lo splendido street food dove il prosciutto crudo iberico (Bellota sopra gli altri) è di una bontà infinita. La nebbia mi tiene ancora compagnia ma non mi scoraggio. Vedo il sole dietro la coltre e confido nella sua uscita al momento giusto.Mi incammino dal Ponte dell’Alcantara e dopo una mezz’ora di buon passo raggiungo, in anticipo, il magnifico Mirador del Valle il punto panoramico dove mi ero dato appuntamento.
Mi siedo su una panchina e attendo. Attendo, attendo e attendo ancora. Passa una buona ora e mezza e finalmente come da desiderio si alza la “tela” della foschia e si gode della meraviglia della città
accolta sul colle, protetta dalle possenti muraglie e dallo scorrere adiacente del fiume Tago. Il colpo d’occhio è davvero impareggiabile. E’ il mio premio alla perseveranza dell’evento. E’ una cartolina indimenticabile di Toledo e la luce al tramonto crea uno spettacolo unico. Scatto fotografie il più velocemente possibile perché la nebbia incombe di nuovo. Mi accorgo che sono riuscito a godere di una vista unica, speciale, senza uguali. Me ne compiaccio e riprendo il cammino per un’altra mezz’ora proseguendo lungo la strada che costeggia il fiume fino al Ponte di San Martin.
Sono rientrato all’interno delle Mura e con la luce artificiale mi dirigo verso gli altri siti di interesse turistico che mi ero segnato. La tappa imperdibile è la Cattedrale in stile gotico costruita durante il periodo dei re cattolici tra l’inizio del XII e la fine del XV secolo.
La chiesa si affaccia su Piazza Ayuntamiento, dalla caratteristica forma, dove si trovano anche il palazzo arcivescovile e ovviamente il Municipio (Ayuntamiento in spagnolo). L’ultima sosta, prima della cena a base di deliziose crocchette di prosciutto, è il fulcro del centro storico di Toledo la Plaza Zocodover uno dei punti di ingresso della città. Toledo è anche nota per la produzione di oggetti in acciaio, come coltelli, spade, soprattutto durante il periodo di dominazione musulmana. Un’altra giornata splendida nel mio carnet dei viaggi di quest’anno. La domenica mattina comincia con un bel cielo azzurro che colora di rosa i monumenti che vedo dalle finestre della piccola Posada che mi ha ospitato per due notti, ma è solo questione di tempo. La nebbia ripiomba su Toledo. A questo punto decido di attuare il piano B, che avevo considerato proprio nel caso di giornata ancora con insistente foschia. Prendo il treno per Madrid, mi reco in Plaza Mayor, faccio un prolungamento della prima colazione con una tazza di cioccolato caldo e porras (la variante grossa dei churros), acquisto la maglietta “non originale” dell’Atlético Madrid per andare ad assistere all'ora di pranzo alla partita contro il Deportivo Alavés e mi compro un panino al prosciutto crudo di Bellota al Mercato di San Miguel.
C’è un bellissimo sole a Madrid, la scelta è stata azzeccata. Vedrò dagli spalti la vittoria dell’Atletico Madrid per tre reti a zero. Lo stadio era pieno e lo scenario davvero caloroso e colorato. Un weekend ricco, un weekend gustoso, un weekend particolare. Toledo ti strega per la quantità e la diversificazione dei beni artistici “regalati” dalle popolazioni che l’hanno conquistata nel corso dei secoli. Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco proprio grazie anche a questa caratteristica: la coestistenza nello stesso territorio di tre grandi religioni, l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam, che hanno creato una cultura eterogenea unica al mondo. E’ conosciuta proprio come “la città delle tre culture” ed
è appassionante percorrere le sue stradine, perché conserva integro il tracciato medievale. E’ il giusto antipasto al viaggio che compirò nella prossima settimana in Israele dividendomi tra Gerusalemme (la città Santa per eccellenza e culla delle tre religioni monoteiste) e la giovane e moderna Tel Aviv.

Post's song : "Coming up" performed by Paul MacCarney
12/18

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