Musica musica e ancora musica. Nelle strade, nelle piazze, nei giardini, nelle chiese, nella sala del Powercourts shopping center o in quelle vere e proprie da concerti, ma soprattutto nei pub.
Dublino sotto questo punto di vista è fantastica. Non c’è nessuna città di quelle visitate così legata alla musica. Per me è stata una novità assoluta.
In compagnia dell’esperto musicale Vito (mio fratello) di Betty e di Edoardo si faceva quasi a gara per passare da un pub all’altro della zona di Temple Bar (cuore pulsante nel vero senso della parola di Dublino) ad ascoltare musica tradizionale (cantata o suonata) e musica attuale sempre seguita con trasporto dalle persone che ballano o cantano insieme agli interpreti che si alternano nei locali.
Di giorno in questo periodo sono le “carole” a tener banco, ma di sera si scatena la vera musica irlandese o comunque anglosassone.
Di giorno in questo periodo sono le “carole” a tener banco, ma di sera si scatena la vera musica irlandese o comunque anglosassone.
Lungo il miglio di Temple Bar si susseguono pub classici i cui nomi ormai sono famosi a molti come il The Oliver Saint John Gogarty, dove tutti i giorni dalle 14,30 fino a notte fonda si può ascoltare ottima musica dal vivo oppure l’omonimo leggendario Temple Bar o il Farringtons’s (vedi foto post) o il Fitzsimons o il Teac na Ceibe.
E’ stato davvero piacevole, magari davanti a qualche piatto locale (in queste escursioni l’irish stew con pinta di birra annessa è stato semplicemente il giusto accompagnamento alla musica dal vivo, per non dimenticare l’immancabile fish & chips e il delizioso pane con burro salato).
E’ quasi Natale e a Dublino l’atmosfera si sente eccome.
E’ stato davvero piacevole, magari davanti a qualche piatto locale (in queste escursioni l’irish stew con pinta di birra annessa è stato semplicemente il giusto accompagnamento alla musica dal vivo, per non dimenticare l’immancabile fish & chips e il delizioso pane con burro salato).
E’ quasi Natale e a Dublino l’atmosfera si sente eccome.
Noi avevamo due missioni da compiere in questo viaggio : recuperare Edoardo (e tutte le sue innumerevoli e pesanti valigie) che ha trascorso tre mesi in terra irlandese per studiare inglese e portare a casa per Donatella, la mia amica collega, un bodhran di buona fattura (il bodhran è un tamburo a cornice usato soprattutto nel repertorio della musica popolare irlandese). Missioni compiute. A dire il vero la reunion con Edoardo è stata più articolata in quanto Vito e Betty sono arrivati a Dublino il giovedì; io mi sono aggregato loro il sabato mentre il buon Edoardo (che doveva arrivare il venerdì) con la scusa di una fastidiosa bronchite è rimasto a Copenaghen tra le braccia della fidanzata danese Sofie fino a domenica. Tutti insieme poi a recuperare i bagagli di cui sopra nella casa dove è stato ospitato. Bagagli di tutti i generi e di tutte le misure … ah questi giovani che non hanno la benché minima idea del tempo e dell’organizzazione !
E’ stata una vacanza breve ma festaiola e divertente sotto tutti i punti di vista, enogastronomici compresi.
E’ stata una vacanza breve ma festaiola e divertente sotto tutti i punti di vista, enogastronomici compresi.
La ciliegina sulla torta è stata la gita domenicale in quel di Howth piccolo paese magico per pescatori e sognatori sulla costa a nord-est di Dublino. Mezz’ora esatta di treno Dart dal centro ed eccoci in un altro mondo. Nel porticciolo piccoli negozi di vendita e affumicatura del pesce e l’attrazione di ben nove foche (all’appello se ne sono presentate due) con i versi dei gabbiani a far da colonna sonora.
Poi camminata intorno alla costa sul promontorio adiacente fino a quasi l’altro faro di questa piccola penisola. Da Howth partono infatti molti sentieri che si inerpicano sulle colline circostanti, non ancora urbanizzate, e lungo la costa, tra le scogliere e spiagge di questa parte d’Irlanda.
Una zuppa a base di pesce locale innaffiata dall’inesauribile birra (Vito è l’unico che “insiste” con la Guinness) a coronamento di una mattinata nel verde con il contorno del mare d’Irlanda.
Nel pomeriggio nel pub del nostro hotel visione live di Chelsea-West Ham terminata ahimè 1 a 1.
Note curiose (per me) : è la terza volta che mi reco a Dublino e non ho mai visto una goccia di pioggia …
Prossimo appuntamento con Dublino … fine anno 2009 Capodanno 2010 !
Una zuppa a base di pesce locale innaffiata dall’inesauribile birra (Vito è l’unico che “insiste” con la Guinness) a coronamento di una mattinata nel verde con il contorno del mare d’Irlanda.
Nel pomeriggio nel pub del nostro hotel visione live di Chelsea-West Ham terminata ahimè 1 a 1.
Note curiose (per me) : è la terza volta che mi reco a Dublino e non ho mai visto una goccia di pioggia …
Prossimo appuntamento con Dublino … fine anno 2009 Capodanno 2010 !
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Per leggere qualcosa di più approfondito sulla città di Dublino vi rimando al mio post di marzo 2007 intitolato “Il cielo sopra Dublino”.
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Post’s song : “Fairytale of New York” performed by The Pogues feat.Kirsty MacColl
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12/8
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