Blu. Da sempre il blu é il mio colore preferito. In tutta la gamma che va dall’azzurro al blu scuro. É la tinta del Chelsea la mia squadra del cuore, é quella preferita nel mio abbigliamento, é il suffisso della mia nuova e-mail rogues@blu.it che andrà a sostituire quella storica, é il colore prediletto degli occhiali della mia amica Anna, é quello del mare, del cielo e in varie nuances anche quello degli occhi di quasi tutte le mie muse. Anche la mia mamma aveva gli occhi blu e come dice il mio stilista preferito Giorgio Armani ... “Dio esiste e veste di blu”. Tutto questo per dirvi che a Santorini il blu ha effetto come caratteristica visiva, come del resto a Mykonos e nelle isole delle Cicladi. Lo vedi dappertutto perché, in contrasto con le case bianche, é qualcosa di irresistibile. E quando mi sono trovato a ridosso con le tre cupole delle chiese di Oia sono rimasto folgorato da tanta bellezza emotiva. La mia fuga a Santorini, a nemmeno una settimana di distanza da Leiden, é stata dettata dal mio cuore, dalla mancanza di questi posti da un paio d’anni. Parafrasando un dialogo del film “Il diavolo veste Prada”, nel quale Nigel, lo stretto collaboratore di Miranda (la strepitosa Meryl Streep) interpretato dal grande talento di Stanley Tucci , dice ad Andy la giovane aspirante assistente in fase depressiva : “Chanel, hai un bisogno disperato di Chanel”. La chiave del mio viaggio é stata nel sostituire Grecia con Chanel. Ed eccomi a Santorini, una scelta perfetta per un lungo weekend di fine ottobre. Clima incredibilmente gradevole, panorami mozzafiato, tramonti spettacolari, suite in hotel a strapiombo sulla Caldera per un ineccepibile relax e tanta tanta voglia di distacco dal ritmo di vita quotidiano. L’incipit delle mie giornate trascorse sull’isola aveva quell’incantesimo che solo chi ricorda il film Jumanji può capire. Aprivo il portone e mi ritrovavo davvero in un’altra dimensione. La vista sullo scenario dell’agglomerato urbano bianco del capoluogo dell’isola Thira era a dir poco stupefacente, davvero da fantasia. E tutte e tre le mattine l’impatto emotivo é stato realmente notevole, qualcosa di difficile a tradurlo a parole. Quella porta era la porta delle emozioni. Armato di buone scarpe e di una forma fisica non proprio smagliante ho riempito le giornate camminando sempre a ridosso del precipizio sul mare da una località e l’altra dell’isola prediligendo il villaggio di Oia, il più pittoresco di Santorini. Le bianche abitazioni trogloditiche che sembrano sospese nel vuoto, intervallate dalle chiese dalle cupole blu splendenti, rappresentano perfettamente nell’immaginario collettivo la Grecia. Costruita in cima in alto a ridosso della Caldera (il bacino lasciato in eredità dall’eruzione vulcanica del 1600 a.c. circa) Oia ha piccoli vicoli, un panorama impressionante che la rende un luogo unico e lotta tutti i giorni, come del resto le località principali dell’isola, per conservare il suo fascino per sfuggire al turismo di massa. Oia, come detto, gode di una vista assolutamente fantastica sulla baia e sul vulcano perché é chiusa dagli scogli. Da qui si possono vedere i tramonti più belli e con ore di anticipo si “combatte” per avere la postazione migliore cui godere dell’emozione che la creazione del mondo ci ha donato. Io ho prenotato la seconda serata un tavolo in prima fila al ristorante Kastro che si affaccia proprio con vista tramonto e il tempo meteorologico mi ha dato, con fortuna, ragione. Spettacolo unico. Tutti i sentieri lungo la scogliera sono caratteristici e affascinanti e si snodano per km. Grazie a loro ho conosciuto le piccole località di Imerovigli e Firostefani, altri gioielli con vista d’insieme. L’isola é dotata di un buon servizio di autobus che ti portano nelle località turistiche più conosciute. Io l’ho utilizzato per andare a Oia da Thira, in alternativa ci si arriva con tre ore di camminata. Non badate agli orari, non vengono rispettati ma talvolta é un bene. Sono stato anche a Perissa, famosa per la sua spiaggia di sabbia nera. L’isola é di natura vulcanica, originariamente circolare ed é la più meridionale delle Cicladi. Prodotto tipico dell’isola é la fava con la quale propongono una purea veramente deliziosa con piccoli pezzi di pomodoro, cipolla, capperi e olio d’oliva. I piatti locali sono quelli già numerose volte decantati nei miei post su Mykonos e Atene e che personalmente trovo straordinari. Dalle salse come la tzatziki (yogurt cetrioli e aglio) e la melitzanosalata (melanzane affumicate e aglio), oltre naturalmente a quella con la fava di Santorini, ai piatti salati e dolci. Buona l’idea di una moussaka croccante a forma di involtino o di uno gustoso souvlaki (spiedino) di carne mista per la scelta salata e di una baklava (sfoglia di miele e noci) proposta con gelato a base di mastika (liquore locale) o dell’onnipresente yogurt greco con miele per la selezione dolce. E quando avete un languorino fuori pasto un gyros pita (alternativa ellenica al kebap) é il perfetto cibo da strada per assaporare il gusto della cucina Greca. La sera prima della partenza in un contesto davvero idilliaco ho assistito alla visione all’aperto del film “Mamma mia” girato nelle isole greche delle Sporadi. Che sia stata una forma di messaggio subliminale per il prossimo viaggio in questa meravigliosa parte del Mediterraneo ? Tre giorni incantevoli che mi hanno ricaricato ancora per affrontare nuove sfide anche se credo sia davvero giunta l’ora di sostituire completamente la batteria al mio carattere in contemporanea a quella del mio iPhone che é giunta al suo termine. iLele8 (il mio numero) esattamente come il nuovo iPhone8. Non fa una piega ma di sicuro cambierà il mio status vivendi. Nel film “Mediterraneo” girato in Grecia c’é una frase rivolta ai tramonti che calza a pennello con la mia filosofia di vita : “Una vita è troppo poco. Una vita sola non mi basta. Se conti bene non sono neanche tanti giorni. Troppe cose da fare, troppe idee. Sai che ogni volta che vedo un tramonto mi girano i coglioni ? Perché penso che è passato un altro giorno. Dopo mi commuovo ... “. I viaggi servono anche a questo, per me sono fondamentali. Mi sono scoperto e riscoperto, mi sono messo alla prova in più occasioni, i viaggi lasciano in me un vulcano di pensieri. Sempre. E Santorini non é stata da meno.
Post's song : "You're the best thing about me" performed by U2
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