Almeno una volta l'anno
un weekend col mio amico Umberto diventa una lunga seduta di
psicoanalisi, alternando l'essere il terapeuta e l'essere il
paziente. Da veri professionisti del settore, terminata la trasferta, ci atterremo all'art.11 del Codice Deontologico degli Psicologi dove
chi esercita
è strettamente tenuto al segreto professionale non rivelando
notizie, confidenze, sogni o informazioni apprese, nel nostro caso,
all'interno della mia (sua) Twingo, seduti al tavolo di un ristorante
o durante le camminate in giro per la città sede del viaggio fumando
delle Gitanes senza filtro. L'amicizia regala questi momenti gioiosi
ed è una fortuna poterli vivere in giro per l'Europa.
L'opportunità
di questa nuova avventura è stata l'ultima data estiva dei concerti
degli Alan Parsons Project nella cornice imperiale dell'Abbazia
benedettina di Wiblingen a sud della città di Ulm. Ed è stata
proprio Ulm il nostro punto di riferimento e base del soggiorno. Ulm
è una città universitaria situata sulle rive del Danubio al confine
tra le regioni della Baviera e del Baden Wurttermberg famosa per aver
dato i natali ad Albert Einstein e per la sua imponente Cattedrale
gotica con la torre campanile più alta del mondo. Per chi
volesse … la scalata è di “soli” 768 gradini.
Del
mio mentore Einstein vi segnalo due punti, uno estremo all'altro, che
ne ricordano la sua esistenza. Un monumento in granito rossiccio nel
sito dove la sua casa natale è stata spazzata via dai bombardamenti
degli alleati nella seconda guerra mondiale e una statua fontana dove
è riprodotta la sua famosa espressione con la lingua fuori. Questa
non la troverete subito, dovrete tornarci il giorno dopo … Oltre
alla Cattedrale (Münster)
luterana e
alla sua
piazza movimentata esiste a brevissima distanza un luogo
caratteristico noto come Fischerviertel, il quartiere
dei pescatori. Su piccoli canali che si riversano nel Danubio
troverete pittoresche case a graticcio un tempo abitate dai residenti
(tintori, stagnini, traghettatori) del lungofiume. Una di queste
case, la Schiefes
Haus, è
diventata un albergo
la
cui pendenza architettonica lo ha fatto entrare nel Guinness dei
Primati come il più storto al mondo. Il simbolo di Ulm è il passero
con il bastoncino nel becco (Ulmer Spatz), la cui leggenda lo vuole
come protagonista durante la costruzione della Cattedrale di Ulm. Non
riuscendo a far entrare una grande trave attraverso la porta di
accesso alla città i manovali osservarono un passero che dovendo far
passare un bastoncino in una piccola fessura, lo posizionò
longitudinalmente e riuscì a introdurlo. Così fecero riposizionando
la trave sul carro e proseguirono con la costruzione della Cattedrale
Duomo. Illuminante ! Ci voleva un passero ? A sud di Ulm c'è
l'Abbazia di Wiblingen teatro del concerto pretesto del nostro
viaggio. Affascinante location per Alan Parsons e il suo “Progetto”
che ci hanno deliziato per quasi due ore con hits intramontabili e
pezzi nuovi. Suono pulito, ritmi eleganti, un vero piacere d'insieme.
A dire il vero noi eravamo stati deliziati prima del concerto nello
stand della birra Gold Ochsen di Ulm con la visione di due splendide
bionde giovani tedesche. Sabato, dopo il giro di perlustrazione per
trovare la fontana di Einstein e la particolare chiesa di San Paolo
(Pauluskirche) con due torri cupole giganti in cemento rosso da noi
ridefinita come “Matrioska”, ci siamo trasferiti alla volta di
Augsburg (80 km direzione Monaco) per una sbirciatina del centro
storico, con annesse bellezze locali. La piazza del Municipio per
grandiosità è un bel vedere, la birra locale Hasen- Brau provata
con un piccolo assaggio di wurstel e crauti è un bel gustare e una
BMW Gran Coupé 6 parcheggiata sulla strada verso la stazione è un
bel sognare. E queste non erano le bellezze locali … Per
festeggiare lo splendido weekend nel rientro a Ulm ci siamo diretti
verso la birreria Barfuesser dove con l'occhio ammiccante al tavolo
di fronte occupato da due bellezze cittadine ci siamo divorati due
wiener schnitzel (cotolette impanate) accompagnandole con due birre
di loro produzione, una bionda e una rossa, di notevole gusto. In
questo viaggio il colore delle birre e quello dei capelli delle donne
tedesche andavano di pari passo con il nostro gradimento. E non solo
per i capelli. Siamo rimasti catturati da queste visioni teutoniche,
tant'è che le abbiamo sempre accompagnate con un numero di Target
per classificarle. Ci siamo divertiti da matti e per alleggerire
tutta questa “letizia” nella giornata di domenica ci siamo tolti
il solito nostro sfizio di visitare il centro di Vaduz capitale del
principato del Liechtenstein (migliorato dalle visite precedenti) e
quello di Chiasso entrambi accomunati da sedi di banche dove sono
depositati e movimentati ingenti flussi di capitale e da una
tristezza di paesaggio. Con l'occasione ringraziamo la premurosa
cameriera della storica Birreria Drei Kannen (Tre Boccali) di Ulm e
il diligente e rispettoso poliziotto di Augsburg per il loro perfetto
inglese al nostro arrivo come benvenuto nelle due città. E
naturalmente tutte le meraviglie che ci hanno sorprendentemente fatto
rinnamorare (il lemma è stato verificato) dell'universo femminile
tedesco nel weekend.
PS
anche in questo viaggio, vista la crisi economica mondiale, ha
guidato Umberto. Io non ho il piede leggero. Io sono da TT, prima
serie !
Post's
song : “Eye in the sky” performed by The Alan Parsons Project
8/14
Aucun commentaire:
Enregistrer un commentaire