"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

vendredi, avril 24, 2009

Les diamants et les frites

"Made in Belgium".
L'accostamento del titolo può sembrare irriverente per i diamanti ma vi posso assicurare che le patatine fritte belghe sono delle autentiche gemme. In questo viaggio in una delle nazioni più piccole d'Europa sono arrivato proprio nel cuore del vecchio continente. La meta non era quella classica turistica del Belgio dove Bruges e Gand (già visitate in altri periodi della mia vita) attirano oltre un milione di turisti l'anno soprattutto per la bellezza romantica dei loro canali; io mi sono addentrato in quella zona forse più nota per l'economia e la politica che ha come veri punti di riferimento Anversa e Bruxelles. La bellezza architetttonica delle parti vecchie delle due città è sorprendente e le due piazze (la Grote Markt di Antwerpen e la Grand Place di Bruxelles) sono in assoluto le più belle del Belgio, due veri e propri teatri all'aperto.
Anversa (Antwerpen in fiammingo) è nota universalmente per essere la città dei diamanti. Con un quota superiore al 70% la splendida città è il più importante centro di scambio e di lavorazione dei diamanti al mondo e i più importanti gioiellieri acquistano qui le loro preziosissime gemme.
Gemme come le "frites" (patatine fritte) cui accennavo all'inzio del post. Chiamatele come volete, le patatine fritte belghe restano le migliori del mondo. In primo luogo sono fatte con le patate Bintje, le migliori provenienti dal Belgio e dai Paesi Bassi confinanti, in secondo luogo devono essere tagliate a listarelle di circa 1 cm., ma la cosa più importante è che vengono cotte due volte : dapprima a bassa temperatura e poi, lasciate riposare, a una temperatura più elevata che le rende croccanti all'esterno e morbide dentro. Esiste una varietà incredibile di salse per accompagnarle, ma per non sbagliare bisogna sempre iniziare dalla maionese (che resta anche la più indicata). La mia ricerca si è basata sull'assaggio (quantità enorme in cartoccio ...) di quattro punti particolari, due ad Anversa il Fritkot Max e il Frituur n°1 (da me giudicato come il migliore) e due a Bruxelles il Fritland e il Belgian Frit'n, tutti di altissima qualità e soprattutto bontà.
Il punto di partenza per visitare Anversa è la Centraal Station (stazione ferrioviaria) imponente nella sua architettura, una vera cattedrale. In questa zona ci sono lo zoo, il museo dei diamanti, lo store del Diamontland e una miriade impressionante di negozi che vendono diamanti uno attaccato l'altro. Da qui attraversando il lungo e largo viale pedonale, la strada per eccellenza dello shopping (la Meir) si arriva alla parte vecchia concentrata in tre piazze una a seguire l'altra. Si parte con la Groen-Plaats (la piazza verde) con la Cattedrale in bellavista, si passa alla piccolissima Handchoenmarkt per arrivare a quella principale e cuore della città, la Grote Markt.
Questa piazza è meravigliosa, circondata da splendidi edifici (vedi foto grande del post) tra i quali il rinascimentale Municipio.
Al centro della stessa c'è la Fontana di Brabo che rappresenta la leggenda del leggendario soldato romano (Brabo appunto) che uccise il gigante cattivo Antigon. Antigon chiedeva grossi compensi per concedere il diritto di passaggio sul tratto del fiume Schelda e a coloro che si rifiutavano tagliava una mano : Brabo si ribellò e lo uccise tranciandogli la mano e gettandola nel fiume. Questo spiega il nome della città di Anversa "Antwerpen" che in fiammingo significa proprio"mano tagliata".
Di notevole importanza architettonica è il Nuovo Palazzo di Giustizia inaugurato nel 2006 con le sue originali e modernissime guglie. Anversa vanta anche il secondo porto più grande d'Europa e affascinanti percorsi che toccano l'arte di Rubens e Van Dick.
L'itinerario in treno che mi porta a Bruxelles (un'oretta più o meno) mi ha fatto ricordare quel del Lussemburgo dal mio amico Emilio (collega a L'Espresso) con la nebbiolina tipica del mattino e tanto verde intorno.
Eccomi finalmente a Bruxelles, la capitale del Belgio e dell'Europa (per via della sede del Parlamento Europeo). Si parla sempre di Bruxelles come di una città noiosa, burocrate e grigia. Ci si sbaglia. A 5 minuti di distanza dal mio hotel arrivo alla Grand Place, autentico gioiello, cuore della Bruxelles pittoresca, brulicante a tutte le ore e incastonata tra le facciate coreografiche dei suoi edifici: un vero capolavoro architettonico. A nord, nelle viuzze animate dell'Ilot Sacré, i chiassosi ristoranti acchiappaturisti si mescolano alle vecchie case fiamminghe. A sud, il malizioso Manneken Pis non si stanca mai di comparire su foto (anche nella mia) e cartoline : si tratta di una piccolissima statua di un bambino che fa la pipì ... simbolo della città; per trovarla basta seguire la folla.
La zona vecchia di Bruxelles si visita facilmente a piedi, oltretutto non perdendo mai di vista i tanti murales sparsì qua e là nelle vie del centro, veri affreschi della scuola fumettistica belga. Per apprezzarli al meglio bisogna innanzitutto visitare il Centre Belge de la Bande Dessinée (museo del fumetto).
Troverete tutto il materiale riguardante la storia dei fumetti, tra i quali ovviamente prevalgono quelli di Tintin e di Gaston LaGaffe. Qui è scattato nella mia mente il ricordo dei lavori grafici fatti insieme all'amico Claudio "Claude" Medina, un vero artista del fumetto, che spaziavano da locandine di manifestazioni, liste di panini per il bar del centro, biglietti di auguri personalizzati ecc.ecc.
Eravamo armoniosamente amalgamati, lui il braccio autentico dono di natura e io la mente creativa. Ora il computer ha sostituito il buon Claude nei miei lavori ma chissà se in futuro ... (nel frattempo gli ho portato un album di lavori del suo artista preferito di riferimento Franquin papà di Gaston La Gaffe).
Dopo questa tappa obbligatoria, secondo me, per la visita di Bruxelles, la visione dei vari murales è diventata un'autentica caccia al tesoro e direi che ho portato nella scheda della mia macchina fotografica digitale un ricco paniere.
Da visitare assolutamente la Cattedrale di Saint-Michel (San Michele è il patrono della città) e il centro fondazione omaggio al celebre cantautore belga Jacques Brel.
Il tragitto dell'autobus del City Sightseeing mi ha poi portato a visitare l'Atomium, costruzione in acciaio consistente in nove sfere che rappresenta una molecola di ferro ingigantita 165 miliardi di volte e alta 102 m. dall'alto della quale si può godere del panorama circostante. Mi ha veramente impressionato la grandezza di quest'opera moderna.
Avendo citato alla grande e con lusinga le proprietà gustative della patatina fritta belga ho lasciato per ultimo le altre specialità gastronomiche belghe, che spaziano dalle praline di cioccolato famose in tutto il mondo alle cozze come piatto nazionale, per arrivare allo "stoemp" (puré di patate e verdure di colorazione arancione) che accompagna i piatti di carne e salsicce (o salcicce) locali passando attraverso le 400 birre di loro produzione.
Ad Anversa mi aspettava la visita , per via dei miei traumi distorsivi in età giovanile, dal Dott.Prof. Martens luminare della chirurgia del ginocchio. Diagnosi e prognosi : evidenti lesioni stabilizzate in entrambe le ginocchia non invalidanti per effettuare viaggi di piacere. Si consiglia la visita di conferma dal Dott. Stedman nel suo studio di New York.

Post's song : "Lady writer" performed by Dire Straits

4/9

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