"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

lundi, mai 30, 2022

A la conquête de la Lorraine

Dopo i precedenti nove viaggi in compagnia, ecco la mia prima evasione da sessantenne in solitario. Avevo bisogno di trascorrere qualche giorno lontano da tutto e da tutti e sono andato alla conquista della Lorena, regione della Francia a pochi chilometri dai confini della Germania e del Lussemburgo. Metz e Nancy erano nella mia lista viaggi e finalmente ho potuto mettere la spunta nell’elenco. Viaggio costellato da imprevisti risolti da scelte decise nell’arco di pochi minuti e da conseguenti spese sostenute senza pensare troppo e soprattutto dalle note liete di vivere due città semplicemente incantevoli per il loro splendore, la loro ricchezza e la loro magia. Tutto ha avuto inizio dal volo per Lussemburgo cancellato leggendo il tabellone a Malpensa e dalla corsa per prendere prima il treno e poi il taxi verso Linate, dove nel frattempo avevo prenotato un altro biglietto cambiando la compagnia aerea. Tutto ciò mi ha permesso di raggiungere la città di Metz con qualche ora di ritardo ma in tempo utile per farmi una bella dormita rigenerante in attesa del domani e del programma che avevo messo in preventivo. Già … il domani. Quanti pensieri negli ultimi tempi, vuoi per la salute, vuoi per il lavoro, vuoi per il futuro incerto. In questo viaggio, in più di un’occasione, mi sono imbattuto in scritte che riportavano alla parola “sorriso” quasi mi seguissero passo dopo passo. E così ho pensato subito alle due citazioni del grande Charles “Charlie” Chaplin : “Un giorno senza sorriso è un giorno perso” e “La felicità è il riflesso di un sorriso". E alla fine del viaggio, con tutti gli contrattempi che si sono susseguiti, ho fatto un’ulteriore considerazione sull’aforisma sempre dell’immenso Chaplin che sosteneva che per la vita ci vuole “ci vuole coraggio, immaginazione e un po’ di soldi”. La vita è meravigliosa, se non se ne ha paura. Parole sante. Quel domani è arrivato con la luce del giorno che filtrava dalla finestra della camera e così ho incominciato a respirare il mio viaggio in solitario. Metz mi aspettava. I primi passi verso la conquista della Lorena, alla fine della lunga e intensa giornata saranno più di quarantatremila (26 km), li ho fatti in direzione della scintillante Cattedrale Saint’Etienne che al suo interno custodisce le splendide vetrate di Marc Chagall che mi hanno riportato a quelle della Chiesa di Fraumünster di Zurigo. Situata direttamente accanto alla cattedrale gotica c’è la storica struttura del Mercato Coperto alimentare (Marché Couvert) impreziosito dai banconi dove in bella vista formaggi, carne, pesce e verdure si contendono gli occhi e la gola dei clienti. Ho scoperto in seguito che la gastronomia della Lorena ha creato delle specialità uniche in Francia come la quiche lorraine, conosciuta in tutto il mondo, il paté lorraine, le madeleines, i macarons, il famoso babà al rhum e la fantastica mirabelle, la tipica prugna da degustare sotto tutte le forme. Metz è attraversata da due fiumi, e dalla Place d’Armes, cuore pulsante della città, le sponde della Mosella sono letteralmente a ridosso della stessa. Eccomi ordunque a immortalarmi con lo sfondo da cartolina del Temple Neuf seguendo lo slogan-consiglio di un film francese appena uscito “On sourit pour la photo” (sorridiamo per la foto). Questa sarà una delle ultime fotografie prima che la mia fedele Canon GX9 mi lasci per sempre cadendo rovinosamente dal punto di appoggio rompendosi lo zoom. Ecco che subentrano le scelte veloci accennate a inizio racconto e la FNAC (grande magazzino audio-video e dintorni) è lì dietro l’angolo ad aspettarmi. L’acquisto è rapido e ora ho tra le mani una nuova fiammante Canon GX9. Quel “… e un po’ di soldi” della citazione di Chaplin è stato profetico. Il tempo corre veloce e non posso far attendere il tavolo prenotato per il pranzo al Ristorante Terroirs de Lorraine nel quartiere della Stazione (gare). Eccellente la scelta che cadrà sulla quiche lorraine, da un rosso leggero della Mosella e da una crème brulée aux mirabelles, praticamente in un solo pasto tre specialità con prodotti della tradizione. Nel frattempo il meteo diventava a dir poco splendido e quindi dovevo assolutamente raccogliere più istantanee possibili di Metz. Prima farò un salto alla Porte des Allemands una porta fortificata di Metz che sembra un piccolo castello medievale attraversato dal fiume Seille in un ambiente da cartolina e poi ritornerò nei pressi della stazione per ammirare l’imponente Centre Pompidou-Metz, un vero diamante dell’arte concepito per presentare quella moderna e contemporanea francese in tutte le forme. Per concludere la giornata in bellezza, non prima di degustare una crepe “complete” e bere un bicchiere di cedro, mi sono “regalato” una lunga passeggiata tra le vie della città vecchia per certificare il mio passaggio felice. Dal capoluogo odierno della Lorena (Metz) alla capitale storica (Nancy) è solo una questione di pochi chilometri coperti col treno regionale. Dall’architettura medievale, classica e contemporanea si passa a quella in stile liberty che si fregia del marchio Unesco per il suo eccezionale patrimonio architettonico. Nancy è un vero incanto e la piazza Stanislas il suo fiore all’occhiello, la sua gemma più preziosa. SI tratta di un autentico gioiello architettonico del 18° secolo, una delle piazze più belle d’Europa che mi sia capitato di vedere. Si resta abbagliati dall’eleganza dei suo maestosi edifici simmetrici tutti allacciati l’uno con l’altro da splendide cancellate in ferro battuto impreziosito d’oro. All’ora di pranzo ho preso un tavolo proprio nella smagliante Piazza Stanislas. Un tavolo con un panorama splendido davanti, quasi fosse una terrazza sulla città e con un delizioso menù dove ho scelto il foie gras, la sella d’agnello, la millefoglie alle fragole e un bicchiere di vino bianco fermo della Mosella. Il pomeriggio l’ho speso camminando sui ciottoli della città vecchia passando davanti al Palazzo Ducale, alle bellissime piazze verdi de la Carriere e de l’Alliance, fino ad arrivare alla Porte de la Craffe, un portone medievale con tue torri cilindriche, ingresso storico del passato. Le ultime emozioni del mio viaggio in Lorena, in questa bellissima parte della Francia dell’Est le ho vissute prima respirando l’atmosfera degli anni del secolo scorso in finale di Belle Epoque alla Brasserie Excelsior di Nancy, esempio famoso di Art Nouveau e poi con l’incontro a Lussemburgo con il mio amico Emilio. La Brasserie Excelsior è una location meravigliosa e potersela godere all’ora della prima colazione è stata una esperienza senza eguali. Le ore trascorse con Emilio, un ritorno al passato con vere chicche di scambi dialettici sul presente e sul futuro, sono state la bellissima conclusione alla mia evasione dal quotidiano. Metz s Nancy sono due località da poter essere visitate a piedi o in bicicletta per uno splendido weekend nell’Est della Francia.

Post's song : "I am there for you" performed by Huey Lewis and The News

5/22

 

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