Ancora sole, ancora mare, ancora isole. Nel terzo viaggio di questo 2019 è la volta della Croazia, esattamente nel primo giorno di primavera, come lo scorso anno visitandone la capitale. Destinazione Dalmazia, prima scelta e base a Spalato, Split in croato. L’arrivo nell’ora che da sempre prediligo (il tramonto) agevola naturalmente l’impatto con la bellezza dei posti nuovi. La mia camera in hotel ha una vetrata e un terrazzino fantastico con vista mare sul porto. Lascio velocemente il trolley e mi dirigo nella vecchia Spalato a vedere una meraviglia che la storia antica ci ha consegnato : i resti dei Palazzo di Diocleziano.
E’ come scartare un regalo inaspettato, emozionarsi nell’aprirlo e ritrovarsi, come nel mio caso, davanti a un entusiasmante spettacolo visivo. Sono al centro del Peristilio, la piazza centrale del Palazzo intorno alla quale si trovavano più templi. Mi ritrovo nel quarto secolo d.c. e sono io l’imperatore romano. Una mia amica Dottoressa mi chiama da sempre Augusto come il primo imperatore dopo Giulio Cesare e qui mi trovo a mio agio. Il Palazzo di Diocleziano è uno dei monumenti meglio conservati dell'architettura romana.
Grazie alla sua magnificenza e all’inconsueta acustica, il Peristilio è diventato un vero palcoscenico su cui si svolge la vita cittadina e sorseggiare un caffè o bere una fresca bevanda sugli scalini che corrono intorno è un'esperienza unica, nel perfetto connubio dell'uomo moderno a contatto con il patrimonio dell’antichità. E’ un posto che incanta, che va visto a tutte le ore, per ritrovarsi davvero nel centro di Spalato e forse, come altri posti, del mondo intero. E infatti dopo il passaggio serale mi ritroverò al mattino presto a scattare le “mie” fotografie senza l’invasione dei turisti che durante la giornata popolerà il cortile. Spalato poggia le sue rive sul mare Adriatico e la passeggiata serale sul suo litorale che ho compiuto all’arrivo mi ha fatto apprezzare la brezza e le luci della città.
La mattina del giorno dopo il mio arrivo, baciato dal sole (mio quasi insostituibile compagno di viaggio), ho iniziato a perlustrare tutta la zona che era all’interno del Palazzo di Diocleziano. Qui sono riconoscibili la Cattedrale di San Doimo, edificata sul Mausoleo dell’Imperatore Diocleziano e il suo campanile, originale costruzione dalmata medievale, che è diventato il simbolo di Spalato. Nel perimetro delle mura del Palazzo sono ancora quasi perfettamente conservate le quattro porte d’entrata : quella Aurea, quella Argentea, quella Ferrea e quella Bronzea.
Uscendo da quella Aurea, la più bella e importante, vi ritroverete davanti a una curiosa maestosa statua. Si tratta della raffigurazione di Gregorio di Nona, vescovo croato con in mano un libro. Fu lui che si oppose all’uso della lingua latina nella celebrazione delle liturgie locali preferendo quella slava. Noterete che l'alluce è più luminoso del resto della statua perché secondo la tradizione realizza i desideri e porta buona fortuna a chi lo tocca. Prova testata. Un’altra curiosità che noterete ovunque, tappezzato o affrescato sui muri della città, è l’emblema che raffigura la squadra calcistica di Spalato, l’Hajduk. Da “spiare” è anche il piccolo mercato del pesce.
La città di Spalato fece parte della Repubblica di Venezia e molte abitazioni e palazzi sono la prova evidente di quel periodo veneziano. Così come sono indiscutibili le stesse testimonianze a trenta km di auto (per me di autobus) nell’arrivo a Trogir, definita come tante altre città nel mondo, come la “Piccola Venezia”. Il nucleo centrale di Trogir è formato da due isolette collegate alla terraferma da due ponti, ed è un vero gioiello ben conservato. La parte antica, protetta da possenti mura, racchiude il pregevole edificio della Cattedrale di San Lorenzo e quello della Torre dell’Orologio. Fuori dalle mura, sul lungomare, si trova il Castello di Camerlengo, che sorge proprio di fronte al porto. Vale una bella pausa la visita di questa cittadina anch’essa patrimonio dell’Unesco.
Come ho scritto proprio nella riga iniziale del racconto di questa mia fuga in territorio dalmata, ancora mare, ancora sole e ancora isole e proprio di fronte a Spalato c’è la più grande isola della Dalmazia e la terza più grande della Croazia e si tratta dell’Isola di Brac (detta anche di Brazza in italiano).
La magnifica isola di Brac vanta un mare incantevole e la spiaggia più bella e fotografata di tutta la Croazia, Zlatni Rat. Per raggiungere questo bellissimo lembo di finissimi ciottoli che si protende verso un mare trasparente sull’isola si prende un traghetto da Spalato con cinquanta minuti di traversata, un autobus con un tragitto dal Porto di Supetar a Bol di un’oretta circa e una gradevole camminata di venti minuti nella pineta.
Questa parte di isola non ha nulla da invidiare a destinazioni più esotiche e d’oltreoceano.Un paesaggio suggestivo con dirupi scoscesi diretti verso un mare pulito. L’isola di Brac ha il vanto di aver fornito la materia prima, la pregiata pietra bianca, per la costruzione di uno degli edifici più sotto le luci della ribalta al mondo, ossia la Casa Bianca di Washington e naturalmente alla struttura storica più suggestiva di questo mio viaggio in terra dalmato-croata, il Palazzo di Diocleziano a Spalato. Una pietra degna di un Presidente (solo se democratico) e di un Imperatore Romano (solo se non tiranno). Un ennesimo viaggio alla ricerca di me stesso, in fuga sempre dal quotidiano, sollecitato dai bei pensieri e armato al ritorno di buoni propositi.
Confortato dal bel tempo, alla scoperta di paesaggi nuovi fonti di ispirazione, testando insoliti e originali piatti locali. Molti i risotti proposti anche con azzardi culinari, tipo quello alla coda di bue taglio chateaubriand provato alla Bokeria Kitchen & Wine Bar, o quello ai frutti di mare affumicati e gelato al formaggio assaggiato al Ristorante Apetit, entrambi splendidi locali nella parte vecchia e storica di Spalato. Da gustare il formaggio dell’isola croata di Pag considerato uno dei migliori al mondo, lo stuzzicante prosciutto affumicato della Dalmazia e tante specialità di carne e di pesce da accompagnare ai vini locali, assolutamente da provare. Il viaggio è anche questo, curiosità, sorprese, gioie della vita e continua ricerca di cose insolite, originali e diverse. Io sono sempre pronto e con la valigia in mano. Il prossimo viaggio sarà fra tre settimane, ma la destinazione è ancora in programma. Questo soggiorno in terra croata l’ho definito come un “trait d’union” di elementi, dagli edifici in stile veneziano di Spalato e Trogir alla pietra bianca di Brac e del Tempio di Diocleziano. C’è sempre qualcosa che costituisce un anello di congiunzione tra fatti e situazioni diverse, questa è un’altra variante felice di un viaggio.
E’ come scartare un regalo inaspettato, emozionarsi nell’aprirlo e ritrovarsi, come nel mio caso, davanti a un entusiasmante spettacolo visivo. Sono al centro del Peristilio, la piazza centrale del Palazzo intorno alla quale si trovavano più templi. Mi ritrovo nel quarto secolo d.c. e sono io l’imperatore romano. Una mia amica Dottoressa mi chiama da sempre Augusto come il primo imperatore dopo Giulio Cesare e qui mi trovo a mio agio. Il Palazzo di Diocleziano è uno dei monumenti meglio conservati dell'architettura romana.
Grazie alla sua magnificenza e all’inconsueta acustica, il Peristilio è diventato un vero palcoscenico su cui si svolge la vita cittadina e sorseggiare un caffè o bere una fresca bevanda sugli scalini che corrono intorno è un'esperienza unica, nel perfetto connubio dell'uomo moderno a contatto con il patrimonio dell’antichità. E’ un posto che incanta, che va visto a tutte le ore, per ritrovarsi davvero nel centro di Spalato e forse, come altri posti, del mondo intero. E infatti dopo il passaggio serale mi ritroverò al mattino presto a scattare le “mie” fotografie senza l’invasione dei turisti che durante la giornata popolerà il cortile. Spalato poggia le sue rive sul mare Adriatico e la passeggiata serale sul suo litorale che ho compiuto all’arrivo mi ha fatto apprezzare la brezza e le luci della città.
La mattina del giorno dopo il mio arrivo, baciato dal sole (mio quasi insostituibile compagno di viaggio), ho iniziato a perlustrare tutta la zona che era all’interno del Palazzo di Diocleziano. Qui sono riconoscibili la Cattedrale di San Doimo, edificata sul Mausoleo dell’Imperatore Diocleziano e il suo campanile, originale costruzione dalmata medievale, che è diventato il simbolo di Spalato. Nel perimetro delle mura del Palazzo sono ancora quasi perfettamente conservate le quattro porte d’entrata : quella Aurea, quella Argentea, quella Ferrea e quella Bronzea.
Uscendo da quella Aurea, la più bella e importante, vi ritroverete davanti a una curiosa maestosa statua. Si tratta della raffigurazione di Gregorio di Nona, vescovo croato con in mano un libro. Fu lui che si oppose all’uso della lingua latina nella celebrazione delle liturgie locali preferendo quella slava. Noterete che l'alluce è più luminoso del resto della statua perché secondo la tradizione realizza i desideri e porta buona fortuna a chi lo tocca. Prova testata. Un’altra curiosità che noterete ovunque, tappezzato o affrescato sui muri della città, è l’emblema che raffigura la squadra calcistica di Spalato, l’Hajduk. Da “spiare” è anche il piccolo mercato del pesce.
La città di Spalato fece parte della Repubblica di Venezia e molte abitazioni e palazzi sono la prova evidente di quel periodo veneziano. Così come sono indiscutibili le stesse testimonianze a trenta km di auto (per me di autobus) nell’arrivo a Trogir, definita come tante altre città nel mondo, come la “Piccola Venezia”. Il nucleo centrale di Trogir è formato da due isolette collegate alla terraferma da due ponti, ed è un vero gioiello ben conservato. La parte antica, protetta da possenti mura, racchiude il pregevole edificio della Cattedrale di San Lorenzo e quello della Torre dell’Orologio. Fuori dalle mura, sul lungomare, si trova il Castello di Camerlengo, che sorge proprio di fronte al porto. Vale una bella pausa la visita di questa cittadina anch’essa patrimonio dell’Unesco.
Come ho scritto proprio nella riga iniziale del racconto di questa mia fuga in territorio dalmata, ancora mare, ancora sole e ancora isole e proprio di fronte a Spalato c’è la più grande isola della Dalmazia e la terza più grande della Croazia e si tratta dell’Isola di Brac (detta anche di Brazza in italiano).
La magnifica isola di Brac vanta un mare incantevole e la spiaggia più bella e fotografata di tutta la Croazia, Zlatni Rat. Per raggiungere questo bellissimo lembo di finissimi ciottoli che si protende verso un mare trasparente sull’isola si prende un traghetto da Spalato con cinquanta minuti di traversata, un autobus con un tragitto dal Porto di Supetar a Bol di un’oretta circa e una gradevole camminata di venti minuti nella pineta.
Questa parte di isola non ha nulla da invidiare a destinazioni più esotiche e d’oltreoceano.Un paesaggio suggestivo con dirupi scoscesi diretti verso un mare pulito. L’isola di Brac ha il vanto di aver fornito la materia prima, la pregiata pietra bianca, per la costruzione di uno degli edifici più sotto le luci della ribalta al mondo, ossia la Casa Bianca di Washington e naturalmente alla struttura storica più suggestiva di questo mio viaggio in terra dalmato-croata, il Palazzo di Diocleziano a Spalato. Una pietra degna di un Presidente (solo se democratico) e di un Imperatore Romano (solo se non tiranno). Un ennesimo viaggio alla ricerca di me stesso, in fuga sempre dal quotidiano, sollecitato dai bei pensieri e armato al ritorno di buoni propositi.
Confortato dal bel tempo, alla scoperta di paesaggi nuovi fonti di ispirazione, testando insoliti e originali piatti locali. Molti i risotti proposti anche con azzardi culinari, tipo quello alla coda di bue taglio chateaubriand provato alla Bokeria Kitchen & Wine Bar, o quello ai frutti di mare affumicati e gelato al formaggio assaggiato al Ristorante Apetit, entrambi splendidi locali nella parte vecchia e storica di Spalato. Da gustare il formaggio dell’isola croata di Pag considerato uno dei migliori al mondo, lo stuzzicante prosciutto affumicato della Dalmazia e tante specialità di carne e di pesce da accompagnare ai vini locali, assolutamente da provare. Il viaggio è anche questo, curiosità, sorprese, gioie della vita e continua ricerca di cose insolite, originali e diverse. Io sono sempre pronto e con la valigia in mano. Il prossimo viaggio sarà fra tre settimane, ma la destinazione è ancora in programma. Questo soggiorno in terra croata l’ho definito come un “trait d’union” di elementi, dagli edifici in stile veneziano di Spalato e Trogir alla pietra bianca di Brac e del Tempio di Diocleziano. C’è sempre qualcosa che costituisce un anello di congiunzione tra fatti e situazioni diverse, questa è un’altra variante felice di un viaggio.
Post's song : "Shallow" performed by Lady Gaga e Bradley Cooper
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