"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

dimanche, avril 22, 2018

Tulpomania Haarlem

Tante volte al rientro da un nuovo viaggio in solitario mi sono ritrovato in gioiosa difficoltà a esprimere con le parole le emozioni che ho provato durante lo stesso. In questo viaggio primaverile in terra d’Olanda lascerei tranquillamente parlare alle immagini più che ai vocaboli. Immerso nella natura, ammirando le bellezze rilassanti delle campagne fiorite e godendo l’esplosione dei colori e dei profumi senza eguali. Sono partito programmando le giornate in base al tempo e agli eventi e tutto è filato rasentando la perfezione, andando al di là delle più rosee aspettative. nell’emozione della scoperta. Chi ha beneficiato di tutto questo meraviglioso contorno è la mia filosofia di pensiero che si alimenta viaggio dopo viaggio. Che nel mio DNA sia presente il gene DRD4-7R è ormai una certezza. Questa particella cromosomica rinominata anche come gene della Wanderlust, regala grandi livelli di curiosità e l’amore per i viaggi che non si esaurisce mai. Ho scelto la città di Haarlem come punto nevralgico dei miei itinerari, per strategica posizione e attrattive culturali. Haarlem, il capoluogo della provincia dell’Olanda Settentrionale, viene definita, oltre che la “città dei fiori” anche come “città esuberante del Nord dei Paesi Bassi”. Arrivando nell’ora in cui il sole della giornata tramonta ci si immerge subito in un’atmosfera magnifica per vivere al meglio l’esperienza primaverile olandese. La città di Haarlem, dai gloriosi tempi seicenteschi fino ai giorni nostri ha sempre esercitato un fascino speciale sui nuovi arrivati, artisti e mercanti nelle varie epoche e alla fine esplorando in lungo e in largo la città si ha la sensazione di entrare in un dipinto del Secolo d’oro (il seicento olandese). Si è colpiti dalla bellezza rigogliosa della città come lo fu, probabilmente,  l’artista Frans Hals, considerato in Olanda secondo solo a Rembrandt, noto soprattutto per i suoi dipinti di cittadini di Haarlem e per i realistici ritratti di gruppo, la maggior parte esposti nel Museo intitolato a suo nome. Il centro storico ruota intorno la piazza Grote Markt con l’imponente Grote Kerk (la Chiesa Grande o la Chiesa di San Bavone), con l’elegante seicentesco palazzo Vleeshal (un tempo adibito al mercato delle carni)  e con il De Waag (l’antica pesa pubblica). Da visitare anche la bellissima stanza ovale del Museo Teylers il più antico d’Olanda, affacciato sul canale del fiume Spaarne, che ti riporta indietro nel tempo. Ma Haarlem non è solo architettura e cultura. E’ anche far parte della vita di tutti giorni dove si può passeggiare lungo i canali, fare shopping elegante e pranzare e/o cenare in deliziosi ristoranti e dove soprattutto si può noleggiare una bicicletta e inoltrarsi nei dintorni con distanze facili da coprire. SI può scegliere di andare ad Amsterdam oppure si può respirare l’aria di mare di Zandvoort. Io ho deciso di arrivare, in giorni diversi, fino a Keukenhof e a Zaanse Schans. Keukenhof è il celebre parco floreale olandese che ogni primavera sboccia e diventa un museo unico all’aperto che attrae i turisti e i viaggiatori di tutto il mondo per la sua naturale bellezza. Ed è qui che sale la febbre dei tulipani, la tulipanomania (tulpomania in olandese) grazie ai più di 7 milioni di bulbi fioriti di oltre 800 qualità, disseminati sugli oltre 32 ettari di parco, tra giardini a tema, aiuole, laghetti, corsi d’acqua, vialetti e un mulino. Giratelo a zonzo e lasciatevi catturare dai colori. Arriverete anche allo splendido padiglione al chiuso delle orchidee. Ricordatevi di partire ben attrezzati per le vostre fotografie perché si rischia, per i continui scatti, di esaurire la memoria e la batteria delle macchine digitali o degli smartphone. A Keukenhof ci si arriva percorrendo la bellissima pista ciclabile pedalando a fianco di coloratissimi e profumati campi coltivati. Keukenhof in primavera è un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita. L’intervallo fra la pedalata del giorno di Keukenhof (fiori) e quella del giorno di Zaanse Schans (mulini) lo dedicherò a un’altra attrattiva nei dintorni di Haarlem, questa volta raggiunta con l’ausilio del puntuale e organizzato trasporto ferroviario olandese. Destinazione Alkmaar. Qui non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione, unicamente di venerdì da fine marzo a fine settembre, di assistere allo spettacolo della rappresentazione storica del mercato del formaggio allestito nella originaria e pittoresca piazza di Waagplein, secondo una tradizione antica di secoli (dal 1365). Un mercato variopinto e folcloristico, con personaggi vestiti d’epoca, che si muovono quasi come danzatori tra le oltre duemila forme di formaggio allineate e impilate nella piazza. I più gettonati nelle fotografie sono i portatori di formaggio. Ma anche i collocatori e i pesatori hanno un ruolo essenziale in questo spettacolo affascinante naturalmente non dimenticando gli ispettori e i commercianti che attendevano l’arrivo dei compratori. La visione della piazza traboccante di forme di formaggio è molto suggestiva. A margine del mercato lungo il canale adiacente è possibile assaggiare formaggi tipici olandesi come l’Edam e il Gouda o acquistare manufatti prodotti direttamente dagli artigiani olandesi di tutti i Paesi Bassi. L’ultimo giorno del mio viaggio in questa parte dell’Olanda così ricca di allettanti itinerari è stata un’altra autentica sorpresa in quanto decisa all’ultimo secondo. Con la mia bicicletta “olandese” ero intenzionato a rilassarmi pedalando per le vie e i canali di Haarlem rivedendo quanto già osservato e visitato nelle mie passeggiate del primo giorno. Dal Mulino de Adrian, datato 1778, situato nel cuore di Haarlem sulla sponda del fiume Spaarne alla Porta di Amsterdam, la porta medievale come unica testimonianza delle difese cittadine dei tempi. Dopo aver riperlustrato il perimetro cittadino, e con ancora otto ore buone in attesa del volo di ritorno, ho scelto la via della ciclabile verso Zaanse Schans a venti chilometri dal centro di Haarlem. Con il sole in faccia e con l’entusiasmo nei pedali sono arrivato per l’ora di pranzo a Zaanse Schans. Questa località è un altro museo all’aperto, composto da un piccolo parco al cui interno si trovano otto tipici mulini a vento olandesi, case tradizionali e botteghe che danno bene l’idea di come si viveva nella zona sulle sponde del fiume Zaan nei secoli passati. Un altro viaggio “nuovo” concluso felicemente con il mio comune denominatore racchiuso nella frase “ne è valsa la pena”. Quarto viaggio dell’anno 2018. Sto mantenendo la linea prefissata a inizio anno come tempistica. La scelta delle destinazioni è invece istintivamente dettata dall’umore, dal tempo meteorologico e dalla voglia di nuove scoperte, anche enogastronomiche. Se andate a Haarlem, oltre ai formaggi e alle patatine fritte, provate l’esperienza di un aperitivo con le “bitterballen” accompagnate  da una birra fresca locale meglio se gustata all’interno di una chiesa sconsacrata. Le bitterballen sono deliziose polpettine di carne di manzo aromatizzata fritte e servite con senape. Siamo sui livelli delle crocchette spagnole. A seguire sperimentate la cucina indonesiana, retaggio del periodo coloniale : sarà un’esperienza tipica olandese. Per terminare provate i “poffertjes” i piccolissimi soffici pancake ricoperti di burro e zucchero a velo. Nonostante le grandi camminate e le lunghe pedalate non sono riuscito a perdere nemmeno un etto del mio peso, anzi … Devo preoccuparmi in vista dei prossimi viaggi ? Dieta Scarsdale urge.

Post's song : "Lesson to love" performed by Level 42
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