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jeudi, décembre 15, 2016

Eine Reise zu den erstaunlichen Traditionen der Franken, Nordbayern

Un viaggio nelle sorprendenti tradizioni della Franconia, Baviera settentrionale. E’ questa la traduzione del titolo del post. Entrate in una birreria storica, prendete posto in una delle lunghe tavolate, fatevi servire un boccale di birra affumicata e un piatto tradizionale e magari vi capiterà che il vicino di posto attaccherà bottone con il suo tedesco incomprensibile. Sono esperienze da non mancare, popolari, culturali, per certi versi uniche. Siamo in Franconia, nella Baviera del Nord, regione ricca di storia birraria come poche altre al mondo e il locale potrebbe essere lo Schlenkerla o lo Spezial che sono le uniche due birrerie di Bamberga che producono questa specialità, la birra Rauchbier,. Questo nettare è ottenuto con un particolare processo di essiccazione del malto che prevede la bruciatura del legno di faggio, fatto invecchiare per tre anni, in modo che il fumo scaturito affumichi il malto, conferendogli così uno speciale sapore. Bamberga è da molti considerata la capitale della birra, per la sua tradizione millenaria che oltre alla singolarità della produzione “affumicata” offre altre deliziose varietà che sgorgano negli storici birrifici della città. A me è piaciuta molto quella prodotta dalla Mahr’s che ho provato nella loro birreria con annesso ristorante tipico. La bionda lager mi ha sorpreso per la sua fragranza e freschezza al palato. All’entrata incontrerete un largo corridoio che è quasi un’istituzione, qui lo chiamano il guazzatoio ed è l’ideale per chi non ha tempo o non ha voglia di sedersi dentro, prende una birra e la beve fuori. E’ un monumento al bere. Questi birrifici mantengono la loro magica atmosfera immersa nei secoli passati e che in questo periodo dell’anno diventa ancora più suggestiva. Sono luoghi ideali per immergersi nella realtà locale e dividendo il tavolo con persone sconosciute, il più delle volte con età avanzata, incuriosite dalla vostra presenza mentre sorseggiano gelosamente il loro boccale di birra. Socialità e condivisione credo sia il loro motto.
Bamberga, risparmiata dai bombardamenti degli alleati della seconda guerra mondiale, è una città protetta dall’Unesco e come Roma vanta i suoi 7 colli (Stephansberg, Kaulberg, Domberg, Michelsberg, Jakobsberg, Altenburg e Abtsberg). Visitando l’imponente Duomo si respirano storie dei secoli trascorsi, dalla tomba che ospita i resti dell’Imperatore Enrico e della moglie Cunigunda fino alla statua equestre del Cavaliere di Bamberga del quale non si conosce la vera identità. L’attrazione visiva della città è il vecchio Municipio (Altes Rathaus) ancorato quasi fosse una nave in mezzo al Regnitz, uno dei fiumi che attraversa Bamberga, Salendo verso uno dei sette colli, il Michelsberg naturalmente il mio preferito, raggiungerete la chiesa di San Michele e l’annesso convento dei benedetti (oggi casa di riposo per anziani). Da qui potrete ammirare uno dei migliori panorami di Bamberga e delle campagne circostanti. Altro luogo che si incontra è la romantica “piccola Venezia” (mi sono più volte domandato nelle mie visite in Europa quante siano le città che prendono questa denominazione e che nella realtà non assomigliano affatto al gioiello veneto), una pittoresca fila di casette, antiche abitazioni dei pescatori, allineate lungo il fiume che con i loro numerosi abbaini e le facciate con balconi pieni di fiori colorati creano uno scorcio particolarmente affascinante. Il Natale si sta avvicinando e questi luoghi sono un vero incanto, così come i mercatini che ogni piccola cittadina ospita nella piazza principale. Io ho preso il treno e in meno di un’ora sono andato a “respirare” quello di Norimberga da molti definito il più bello della Germania. Io non amo molto questo genere di attrazione ma qui mi sono dovuto ricredere. Con lo sfondo  della Frauenkirche, la vecchia piazza del Mercato (Hauptmarkt) e le stradine adiacenti ospitano in questo periodo dell’anno un mercatino davvero splendido. Nelle quasi 200 casette decorate in piazza non troverete nessuna cineseria, nessuna oggettistica banale, solo produzioni artigianali che spaziano in tutti i settori collegati alla tradizione del Natale; dai piccoli presepi ai caratteristici angeli dorati, dalle decorazioni con vetri soffiati alle casette in ceramica e tanto altro ancora. E mentre vi aggirerete tra una bancarella e l’altra degustate il caldo tipico Gluhwein (vin brulè) : il Natale è davvero alle porte. Norimberga a discapito di Bamberga è stata completamente rasa al suolo dal fuoco alleato durante la seconda guerra mondiale, ma la ricostruzione della stessa è avvenuta in modo semplicemente perfetto che mi ha ricordato immediatamente, ripercorrendolo con le immagini impresse nella mia mente, il mio soggiorno a Varsavia. Il centro storico di Norimberga è veramente delizioso racchiuso nelle mura della città e dove dall’alto del Castello potrete scorgere il panorama dei tetti fortunatamente aiutato dagli splendidi colori creati dal sole e dalla nebbiolina del mattino. A Norimberga è nato e vissuto Albrecht Durer massimo esponente della pittura rinascimentale tedesca e in una caratteristica casa a graticcio potrete visitare la casa museo dell’artista. A lui è anche intitolato l’aeroporto dove ho fatto scalo per questo viaggio in Franconia, dirigendomi poi in questi luoghi incantevoli della Baviera del Nord. A Norimberga assaggerete le loro piccole salsicce (Nurberger RostBratwurtste) accostate con crauti bianchi che vi sorprenderanno per la leggerezza e per la bontà della carne : un’autentica prelibatezza da leccarsi i baffi insieme alla schiuma della birra che accompagna felicemente il piatto. Così come a Norimberga sono le piccole salsicce a essere il piatto della tradizione così a Bamberga è il leberkäse a farla da padrone. Simile al polpettone, il leberkäse è un piatto dove gli ingredienti (carne di manzo, pancetta di maiale acqua, cipolla sale e maggiorana) vengono macinati finemente e infornati in uno stampo simile a quello che si usa per il pane in cassetta. Viene tagliato a fette e servito caldo in un panino croccante; provatelo da Max Liebold la rosticceria che lo produce da oltre cento anni e sarete conquistati dal suo sapore genuino. Nel ritorno verso l’aeroporto di Norimberga ho fatto una piccola deviazione nella storia per vedere il Campo Zeppelin la grande spianata di Norimberga progettata dall'architetto Albert Speer per ospitare i raduni del partito nazista con la tribuna dove Hitler teneva i suoi deliranti comizi. La zona versa in uno stato di completo degrado forse voluto per dimenticare quegli anni tragici per il mondo intero. A breve distanza, dal lato opposto del piccolo lago, si trova il Centro di documentazione sul nazismo che presenta attraverso documenti, foto e filmati gli inizi, l'ascesa al potere, gli anni del regime e il crollo della Germania nazionalsocialista. In un mio prossimo viaggio in questa regione della Baviera sarà mia premura andarlo a visitare. La storia non si dimentica, non si deve dimenticare. E’ importante per le nuove generazioni. Il futuro è nelle loro mani. Il mio viaggio a Bamberga è nato durante alcune conversazioni con il mio amico e collega Alessandro D. che ringrazio per l’ispirazione.

Post's song : "Do They Know It's Christmas?" performed by Band Aid
12/16

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