Harry ti presento Sally a Parigi. Già … proprio come il film. Cinzia e io siamo amici da una decina d'anni nei quali abbiamo condiviso cene, racconti e confidenze personali, momenti alti e bassi delle nostre vite, consigli aspirazioni e considerazioni su mille argomenti, sushi pizze e involtini primavera, serate di fine d'anno, passeggiate sul nostro corso (Buenos Aires) etc. etc. e ancora etc. Da amici perché, anche se sembra impossibile, l'amicizia uomo donna esiste e noi l'abbiamo certificata sin dall'inizio. Questo è il bello. Oltre che amici siamo anche colleghi, lavoriamo per la stessa azienda ospedaliera, lei come ostetrica al'Ospedale Buzzi e io come operatore di sportello in un Poliambulatorio della nostra zona. Per anni Cinzia voleva l'accompagnassi (nel suo blog sostiene che mi ha tormentato … ) a visitare la capitale d'Oltralpe e tira di qua molla di là abbiamo trovato il tempo giusto in questo maggio meraviglioso e siamo finalmente giunti a passeggiare insieme per i grandi boulervards e le piccole rues dei quartieri più belli di Parigi. Per Cinzia un vero mordi e fuggi a Parigi. E' stato così in quanto la visita è durata un giorno e mezzo il tempo giusto però per dare a Cinzia un quadro d'insieme della “mia città”. E così dopo una passeggiata iniziale di alleggerimento di sabato pomeriggio sugli Champs Elysèès, dove tra gli altri abbiamo visitato l'immenso store della Nespresso e un altrettanto esteso negozio di occhiali (dove Cinzia ha finalmente trovato la “sua” montatura perfetta) abbiamo iniziato il vero tour de force della Ville Lumiere. Prima però ci siamo fatti immortalare come da cartolina con lo sfondo dell'Arco di Trionfo e poi di buon passo ci siamo diretti verso la maestosa Place de La Concorde. Da lì è presto raggiungere l'originale chiesa de la Madeleine, scoprire nuovi accostamenti nei sapori forti (moutarde=senape) nel piccolo negozio di Maillot e quelli da grand gourmet in quello raffinato di Fauchon. Il tempo di soffermarci davanti a l'Opera e via di nuovo verso l'elegante Place Vendome. In serata l'approdo a cena nel ristorante dove mi rifugio ultimamente, quel Plomb du Cantal famoso per le sue specialità d'Alvernia con ricette a base d'aglio. Due insalate giganti per ricaricarci di nuova energia per ripartire verso la Parigi di notte dove l'illuminata Notre Dame ci aspettava insieme a una crepe cioccolatosa. Il mattino seguente la colazione tutta burro fatta di piccoli croissant e pain au chocolat ci dà il giusto carburante per raggiungere la zona di Montmartre. La Basilica del Sacro Cuore si staglia davanti a noi come una montagna bianca innevata. La scalinata a fianco della funicolare per raggiungere la Basilica mi permetteva di perdere qualche caloria de le “petit dejeuner”, mentre nella piazzetta degli artisti (Place du Tertre) sempre colorata e affollata, i pittori e i caricaturisti (incredibili quelli con le forbici in mano che ritagliano su cartoncino nero il vostro profilo) espongono le loro opere e attirano i turisti con la loro maestria. Una piccola deviazione ed eccoci immersi nell'incredibile vigna di Montmartre, che produce ancora un vino particolare proprio per l'insolita sede. Un'altra foto cartolina davanti a Le Moulin Rouge di giorno ed eccomi pronto ad acconsentire a una delle richieste di Cinzia inserita nella mia tabella di marcia di e su Parigi : quella di visitare la Cappella della Medaglia Miracolosa in Rue du Bac con annesso acquisto e benedizione di due piccole riproduzioni con la speranza che i nostri piccoli appelli si esaudiscano. E' arrivata l'ora di pranzo e quale migliore scelta di una brasserie strategica con tavolini all'aperto dove assaggiare una sfiziosa salade de chevre chaud (formaggio di capra) e una gustosa omelette mista ? Una vera goduria soprattutto se ad accompagnare questi semplici piatti di quotidiana gastronomia francese arriva una baguette appena sfornata tagliata in piccoli pezzi. Una novità anche la bottiglietta rossa di Badoit (acqua “intènsement pétillante”). La sosta è finita e siamo di nuovo pronti per affrontare nuove itinerari. Con il Batobus raggiungiamo il tratto più bello del lungo Senna ci dirigiamo verso l'Ile Saint Louis (Parigi ha due isole sulla Senna l'altra è l'IIe de la Citè con Notre Dame) dove scopriamo piccoli e graziosi negozi di design, abbigliamento e accessori; Cinzia si è addirittura lanciata nel gustare una grossa nuvola di zucchero filato (Barbapapà) davanti a l'Hotel de La Ville. Di nuovo verso i ponti che fanno intravedere panorami più che romantici e un'insolita vista del Pantheon. Un tuffo con cena greca compresa nel Quartiere Latino e poi di corsa verso la Tour Montparnasse per la salita rapida verso il 56° piano dove la vista notturna è sempre da pura emozione. Da luglio il 59° piano (in fase ultima di ristrutturazione) sarà di nuovo splendente con un nuovo design e con l'introduzione di nuove vetrate. Un mordi e fuggi, un aperitivo, una spuntatina, chiamiamola come vogliamo sicuramente un pretesto per ritornarci insieme. PS Finalmente sono riuscito a vedere e fotografare la chiesa di Saint Sulpice con i campanili ristrutturati. E' una bella immagine che mi mancava. Ultima nota di cronaca parigina : a les Galerie Lafayette hanno aperto uno spazio, unico nel genere, omaggio al meraviglioso vino Bordeaux … la Bordeauxtheque, bottiglie su bottiglie, una cantina enorme, moderna, spettacolare.
Post's song : "La vie en rose" performed by Louis Armstrong
5/11
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