« Dum loquimur fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.» (latino). « Mentre si parla, il tempo è già in fuga, come se ci odiasse! Così cogli la giornata, non credere al domani.». Quinto Orazio Flacco detto Orazio poeta romano vissuto avanti Cristo a cui aggiungo felicemente il « Tolle dies bonus ... » « Prenditi i giorni buoni ... » di mamma Enrica Emanuela detta Pupella poetessa di filosofia quotidiana dal cuore napoletano. Le citazioni filosofiche di Orazio e di Pupella (personaggi reali e non della Disney) da tanti anni in qua sono lo sprone nella mia vita. Lungi da me trovarne altre o analizzare nello specifico le stesse. Lo spunto per riflettere mi è arrivato dal vivere il momento gioioso che ho trascorso seduto al tavolo del ristorante "Carpe Diem" di Salisburgo gustando le 7 creazioni del menù Finest Fingerfood (*) creato magistralmente dallo chef Franz Fruiko. Cercare di cogliere le gioie, le opportunità che si presentano quotidianamente, senza essere condizionati da illusorie speranze o vivere in stato d'ansia il timore del futuro, è il vero segreto del piacere. È inutile sprecare la vita cercando di conoscere il futuro. Tutto può succedere dall'oggi al domani e allora godiamoci tutti quei momenti gioiosi che la vita ci regala. I giorni trascorsi a Salisburgo sono trascorsi davvero all'insegna del carpe diem. Qui si vive la semplicità del passato, senza essere toccati dalla frenesia complicata del contemporaneo. Le carrozze a cavallo ti riportano in quel secolo dove il cittadino più illustre di Salisburgo Wolfgang Amadeus Mozart creava quelle che ora sarebbero chiamate le colonne sonore della vita di ogni individuo. È così mi sono lasciato trasportare dagli eventi, dalle passeggiate al di qua e al di là del fiume, fermandomi nella caffetterie all'aperto e guardare il tempo che scorre. Ho acquistato la Salzburg Card e senza fretta mi sono gustato le attrazioni della città senza pensare a niente, respirando l'atmosfera del luogo confortato dalla bianca imponente fortezza di Hohensalzburg che a ogni ora della giornata ti guarda e ti ispira. La puoi anche raggiungere con la funicolare e ti godi il panorama della vallata. Tutto il centro storico profuma di storia di altri tempi. Le visite al museo ospitato nella casa natale e a quello della residenza di Mozart sono assolutamente obbligatorie per capirne il pensiero che ha tramutato in musica. Così come sono obbligatori altri passaggi che il depliant della Salzburg Card ti consiglia : in primo luogo il Duomo e la zona residenziale circostante, poi i giardini del Castello di Mirabell e appena fuori dal centro il Castello giallo di Hellbrunn con i suoi "scherzi d'acqua" delle varie piccole e grandi fontane che la guida interna aziona per il divertimento dei visitatori. Da non perdere anche il Museo di Arte Moderna in cima al Monchsberg con le sue collezioni del momento e permanenti, la visita alla storica birreria Stiegl con assaggio incluso e ancor più importante tutta la zona intorno all'abbazia di St.Peter dove vi ritroverete come in piccolo villaggio proprio nel centro della città. E proprio qui che arrancando sui gradini delle catacombe, ammirando i colori dei piccoli fiori del cimitero, odorando i profumi della vecchia panetteria e ascoltando le campane dell'Abbazia arriverete al più vecchio ristorante d'Europa, se non del mondo, il S.Peter Stiftkeller datato anno 803. Dal momento dell'annuncio della mia prenotazione per un tavolo nella vecchia sala di legno ho vissuto un'escalation nella storia e nel gusto della tradizione culinaria austriaca e in particolare di quella salisburghese. Due piatti 2 anticipati da un bicchiere di champagne Taittinger dalla temperatura perfetta, il migliore da me provato, a cui poi ho affiancato un bianco profumato Riesling ed ecco proprio davanti a me il piatto principale Sua Maestà la regina "Wiener Schnitzel" imperativamente con carne di vitello fritta nella dorata panatura a tutto burro. Il primo boccone quasi non ti lascia respirare dalla commozione. Il burro, come diceva lo Chef Didier interpretato da Gerard Depardieu nel film "L'ultima vacanza", é il vero segreto della vita. Perché dargli torto ? La tenerezza della carne accompagnata dalla croccantezza della panatura fanno esplodere il palato di gioia. Se poi aggiungete il gusto delle piccole patate bollite cotte alla perfezione non vi resta altro che godervi il momento. A questo punto avrei potuto alzarmi e andarmene felice spensierato con le mani in tasca camminando sui ciottoli del cortile dell'Abbazia ma il menù contemplava un dessert che da sempre cito nelle conversazioni tra amici e che fanno solo in questa zona : signori e signore Sua Eccellenza "Salzburger Nockerl" preparato al momento dichiarando un'attesa di venti minuti. Presentato divinamente in monoporzione lo guardo, lo fotografo, lo annuso e poi cucchiaio alla mano lo incido senza colpo ferire. La consistenza evanescente e il perfetto mix di bianco d'uovo e di vaniglia ne fanno un dolce leggerissimo e piacevole al palato. Nanni Moretti avrebbe detto : ah lei non sa cosa è il Salzburger Nockerl parafrasando la citazione sulla Sacher. A proposito a Salisburgo c'é l'Hotel Ristorante Sacher. Avrei mai potuto perdermi una fetta di tale delizia con una noce di panna montata accanto, nonostante la dieta ferrea cui mi sono sottoposto da mesi ? Direi proprio di no e le fotografie che ritroverete ne daranno conferma. Siamo nell'anno degli Europei di calcio e la prima sera ho assistito alla partita della Nazionale Austriaca contro il Portogallo nel garten della birreria Stern insieme ai tifosi cittadini; é stato un piacevole intermezzo. Salzburg ... carpe diem. Il volo per Berlino, al termine della stesura di questo post, mi aspetta.
Menu of finest fingerfood
1) Beef tartar with mashed potatoes & cress in a sancho- pepper- cone 2) Hamachi, avocado, wasabi & coriander 3) Scampi, white asparagus & scampi- dim sum 4) Gooseliver, rhubarb, sorrel & brioche 5) Ricotta- mint ravioli, young peas & watermelon 6) Venison, young gabbage, wild garlic gnocchi & vinegar plum 7) eehive (honey, ginger, opalys- chocolate )
Post's song : "Can't stop the feeling" performed by Justin Timberlake
6/16
Aucun commentaire:
Enregistrer un commentaire