"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

samedi, juin 27, 2015

Pazzia-ta-ta ... pazzia-ta-ta ... a Ischia

Ischia terzo atto. La tradizione vince. Vince perché Ischia, l’isola verde, è ammaliante e questo periodo dell’anno è assolutamente il migliore per godersela, forse alla pari con settembre. Prima di iniziare a scrivere queste righe ho riletto i miei due post precedenti del 2013 e del 2014. Farei tranquillamente un copia e incolla. Non cambierei nulla. Parola per parola mi sono ritrovato nelle emozioni già vissute e anche quest’anno in compagnia di Vito, Edoardo e Betty ne ho avuto la piacevole conferma. Ischia mi ha sempre regalato belle sensazioni nel lontano passato e in quello presente. Quanti bei ricordi. Quando atterro a Napoli, come detto altre volte, mi sento a casa. E’ forte il sentimento che mi lega a queste terre. Un taxi, un aliscafo e per tre giorni sarò fuori dalla realtà, come Peter Pan sull’isola che non c’è.
E tra la fantasia e il surreale già la prima sera ci regalerà una vera e propria “chicca”. Una telefonata per prenotare un tavolo per quattro e soprattutto la domanda se “gradivamo il coniglio” : il primo passo era fatto. Vito aveva letto un articolo dove Gerard Depardieu, girando un documentario per il canale culturale francese Artè, aveva vissuto a gennaio una incredibile esperienza culinaria in una piccola oasi felice sull’isola verde. Siamo all’interno della Trattoria Il Focolare a Barano d’Ischia per un viaggio alla ricerca dei migliori prodotti e della cucina più genuina. Una trattoria a pura conduzione familiare. La grande sala arredata in modo rustico si affaccia sulle verdi colline che le regalano uno splendido panorama al tramonto; sulle pareti ci sono i manifesti di film girati a Ischia e le fotografie con tanto di speciali dediche della visita del grande Gerard. Raccontiamo a Silvia, che gestisce la sala, dell’articolo di Depardieu e della sua visita in compagnia di Laurent Audiot chef del suo locale principe a Parigi, il Fontaine Gaillon da noi provato per festeggiare i 50 anni di Vito nel 2008.
Silvia nel presentarci i piatti del loro menù ci dispensa i primi racconti di quei giorni di gennaio. Siamo affascinati e curiosi proprio perché noi, nelle nostre scorribande parigine di settembre, ci rechiamo sempre in almeno uno dei ristoranti di Depardieu per apprezzarne cucina, vini e racconti : un’altra nostra piacevole tradizione accoppiata ai concerti di Jimmy Buffett. Ma qui siamo in un’altra realtà. Il Focolare è una bella trattoria che propone come piatto “forte” il coniglio all'ischitana (presentato in un coccio) simbolo di territorio e di cucina tipica, ma che appaga il palato già con il gran piatto di antipasti vari, gustosi e sfiziosi, preparati con accuratezza e presentati come in un ristorante gourmet. E’ una vera apoteosi di gusto nella tradizione. Due bottiglie del loro vino della casa rosso saranno di aiuto per rallegrare la suggestiva serata al tavolo. E mentre ordiniamo a fine pasto quattro bicchierini di liquore, divisi tra quello alle erbe di loro produzione e il classico limoncello, arriva la sorpresa.
Il cuoco Agostino si presenta al nostro tavolo e nonostante la sua iniziale “resistenza” mentale (ci confiderà poi) sugli accenni su Depardieu ci invita personalmente in un luogo magico, che ricorda una grotta presepiale. Si tratta della loro cantina ricavata nella pomice e nella cenerite. Qui Agostino ci racconterà aneddoti su Gerard, in particolare quello sulla “sua camicia” e sulle esperienze personali nei mondi elettrizzanti della gastronomia e dello spettacolo con rivelazioni sugli artisti che frequentano il loro locale. Inizio folgorante di vacanza in un’atmosfera onirica. Il proseguimento della vacanza sarà un gradevole dolce far nulla racchiuso nelle sfere ovattate del parco termale del Negombo a Lacco Ameno, nel fantastico angolo di paradiso del Giardino dell’Eden di CartaRomana e in quello più accessibile della piscina riscaldata all’ultimo piano del “nostro” Aragona Palace Hotel.
Una piccola vacanza che ci riserverà ancora altre sorprese come quella di provare un’altra esperienza di cucina familiare a pranzo sulla terrazza del ristorante dei Bagni del Pallone che si affaccia sul mare della spiaggia dei Maronti. “Spaghetto” al dente con aglio olio peperoncino e pomodorini o ai frutti di mare o con alici di incomparabile bontà sia nel gusto che nella semplicità. Assolutamente perfetti. E come non citare la qualità, la freschezza e la bontà della mozzarella di bufala regina incontrastata dei nostri pranzi in spiaggia o in piscina … 
Qui è tutto così speciale. Come speciale è stata la serata in compagnia di Daniela e Max (miei colleghi) per una pizza insieme o come le altre serate, a cena e lungo il percorso che la divide dal porto, a Ischia Ponte condite di amichevoli discussioni filosofiche con Edoardo sul mondo giovanile o del nostro passato su questa meravigliosa isola, perla dell'arcipelago campano, che dal 1976 ci ha deliziato in tante vacanze estive. 
Non è facile esprimere con parole le impressioni, le sensazioni, le emozioni che si vivono in questa piccola nicchia di paradiso. Bisogna soltanto provarle. Ischia è davvero l’isola che non c’è, un luogo di delizia in terra perfetto per chi davvero come noi vuole staccare dal quotidiano, città e lavoro. Il titolo del post ? E' un'espressione ripetuta da noi tutti tratta dal film "... e fuori nevica" di Vincenzo Salemme che riprende il momento di massima ispirazione musicale dello stesso regista qui nei panni di un cantante sulle navi da crociera. 

Post's song : “Senza fine“ performed by Gino Paoli anche nella versione audio-video di Aleksandra Domanska
6/15

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