"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

dimanche, juin 07, 2015

Heidelberg, der Philosophie und der Beginn einer neuen Reise

Da un paio di settimane il vecchio bianco divano di casa, ultimo residuo del passato, ha intrappolato i miei nuovi pensieri. Non sarà quello di Freud ma sapendo che i suoi giorni sono quasi al termine (il nuovo divano grigio chiaro é blindato in due grossi scatoloni che ormai fanno parte dell’arredamento) ha voluto far valere la sua costringendomi in elucubrazioni sulla vita e sulla durata della stessa. Sono arrivato, mi son detto, al punto del non ritorno; l'ultima chiamata per il futuro e perché no ... per la bella vita. L'età anagrafica la dice tutta, i capelli sempre più brizzolati, il colesterolo cattivo con valori a rischio, la pressione arteriosa borderline classificata come ipertensione e medici colleghi che mi vogliono bene in apprensione per i valori e i risultati dei miei esami.
Il quadro é incorniciato bene però. Situazione economica più che buona, familiari e amici fidati con bene reciproco, un lavoro stabile e una collaborazione editoriale divertente, una casa grande di proprietà, due autovetture per diletto, idee di viaggio sempre in aumento, donne che mi ispirano costantemente, che altro ? Giusta la domanda ed ecco la risposta. Se togliamo di mezzo ogni evento funesto, morte di colpo o nel sonno, incidenti con mezzi di trasporto, qualsivoglia malattia invalidante ... mi restano dieci massimo dodici anni di buona vita. Riprendo alla lettera il motto di mamma Pupella " ... prenditi i giorni buoni ... " e lo sviluppo cercando di estremizzarne i contenuti, passando dalla moderazione all'eccesso. Mi vengono in mente film francesi, citazioni colte, frasi di amici. A esempio nel film d'oltralpe “Barbecue" il protagonista, al traguardo dei 50 anni passati rigorosamente in modo morigerato, avendo cura del fisico e prestando attenzione al cibo, alla famiglia e ai suoi amici, subisce un attacco di cuore.
Da quel momento vuole rinnovarsi. Era il momento giusto. L'inizio di un nuovo viaggio. Cambiare significa anche rivoluzionare gli altri e i rapporti con gli stessi. Il malore diventa un'opportunità. Inizia a riflettere sulla propria esistenza e sui rapporti umani con chi lo circonda. Da quel momento trasforma la sua vita, insegue anche gli eccessi della stessa, cerca la nuova dimensione per gli anni belli ancora da vivere. Una citazione che fa il caso mio di viaggiatore, me l'ha regalata Patrizia la moglie di Umberto : “la vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte.” Autore un poeta matematico filosofo persiano. Sulla falsariga della stessa intorno ai miei primi quarant'anni, nel momento più triste della mia vita, l’amico collega Emilio da Luxembourg mi disse : non é da tutti avere la fortuna di vivere una seconda vita.
Certo in questi quattordici anni mi sono messo alla prova e in gioco e ho affrontato novità e cambiamenti. Ho modificato completamente il mio stile di vita. Ora voglio mettere la quinta e sfrecciare via, senza perdere un istante. Emozionarmi quotidianamente, evitando inutili attese. Dar tempo al tempo è solo tempo sprecato. Il tempo fugge, vola via, non ritorna. Tutta questa lunga prefazione è la spinta giusta per aprire il sipario sul nuovo viaggio che ho appena vissuto. Questi buoni propositi appena citati mi hanno accompagnato nella camminata di un'ora sul sentiero dei filosofi a Heidelberg. La rilassatezza del divano sostituita dall'incedere dei passi in mezzo al bosco, da solo con i miei pensieri. Il sentiero dei filosofi (Philosophenweg) é una delle attrattive di questa meravigliosa cittadina della Baden-Württemberg. La più importante è imponente per grandezza è il Castello e quasi fosse un quadro naturale diventa una pennellata il ponte sul fiume Neckar, l’Alte Brücke. 
Una stupenda cartolina da fotografare a ogni ora della giornata preferendone quelle precedenti il tramonto, con il sole che illumina il castello e aggiunge il suo colore al verde dominante della collina che si specchia nel fiume. Heidelberg é a tre quarti d'ora di treno da Stoccarda, nuova meta di Easyjet da Milano Malpensa. La vita di Heidelberg è racchiusa nel lungo miglio che percorre la Hauptstraße, la via pedonale che arriva dritta al cuore della città, la piazza del municipio, Markplatz. Racchiusa da residenze borghesi colorate, al centro una fontana e lateralmente molti caffè con tanto di tavolini all’aperto e fiumi di birra per meditare (il mio caso). Da
lì una piccola via conduce alla porta Heidelberger Tor che apre al ponte vecchio, l’Alte Brücke di cui sopra. Tanti turisti lungo la strada, per lo più giapponesi, con profumi e colori di Germania nell'aria e nei negozietti. Mi sono divertito a cercare piccoli oggetti di antiquariato, vecchi orologi o monili d’arredamento. L’offerta è varia. Come quella gastronomica. E via di schnitzel rigorosamente di vitello, e via di bratwurst con tanto di crauti bianchi, e via di spatzle (gnocchetti) conditi con formaggio e cipolla rossa, e via anche di crepes alla Nutella … Peccato non vadano via i chili in eccesso. Saranno state le birre, una al giorno variandone la marca e il locale ? Però ordinavo una piccola, una small, una kleine. (inglese e tedesco qui si integrano felicemente). Bah. E dire che di movimento ne ho fatto, vedi il sentiero dei filosofi o la vasca quotidiana andata e ritorno della Hauptstraße.
A fianco della grande porta l’Heidelberger Tor (due grosse colonne bianche) una statua raffigura una scimmia con uno specchietto e accanto due piccoli topi. Toccate la scimmia o lo specchio e ritornerete a Heidelberg, toccate i sorci e i vostri desideri si avvereranno dice la leggenda. Io ho tastato i due topolini ! Quando si parla di Heidelberg si va diritto al romanticismo per la posizione ideale tra le pendici della foresta Odenwald e il fiume Neckar. Heidelberg è una delle mete più visitate di tutta la Germania e per il suo genere di tutta l’Europa. Scoprirete angoli pittoreschi, sarete contagiati dal suo stile di vita rilassante. Rilassante come tutta la parte sottostante il sentiero dei filosofi.
Una spazio infinito di verde, per leggere un libro, ascoltare musica in cuffietta o semplicemente sonnecchiare. Basterà poi attraversare il ponte ed emozionarsi per il panorama sovrastante del Castello. Nella visita al Castello merita una fermata la visione della più grande botte del mondo rigorosamente in quercia. Heildeberg come città universitaria. L’Università è la più antica della Germania (1386) e nella visita della stessa vi imbatterete in un’altra curiosità degna di nota : il carcere degli studenti. Siamo a fine ‘800 primi ‘900. Gli studenti che commettevano reati minori, come il disturbo della quiete notturna o dell’ordine pubblico, dovevano scontarne la piccola pena che andava da due giorni fino a un massimo di quattro settimane.
Gli studenti potevano continuare a frequentare le lezioni ma la vita nel piccolo carcere era così confortevole che forniva loro il pretesto per saltare i corsi e immortalarsi con graffiti e poesie sui muri delle celle. Io sono fuoricorso da anni ma la vita studentesca di Heidelberg con annessi locali e caffè non doveva essere poi così male. Fortunati ordunque gli studenti attuali che animano la cittadina durante l’anno accademico. Il tempo metereologico è stato perfetto con tendenza al caldo. Caldo filtrante dalle vetrate panoramiche sul centro storico di Stoccarda del Ristorante Cube (all'ultio piano del Kubus) dove avevo prenotato per il pranzo del ritorno non prima di aver visitato, lustrandomi gli occhi, il Porsche Museum. I sogni son desideri, ma per questo tipo di voglie anche la mia TT va benissimo. Stoccarda toccata e fuga, ma visto il punto strategico potrebbe essere una buona base per viaggi futuri.


Post's song : "Break it down again" performed by Tears for Fears
6/15

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