"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

vendredi, juin 29, 2012

Chanson d'anniversaire pour Betty à Paris

Quasi fossimo una band in tour e la copertina del post ne è la conferma, la data del 27 giugno ci ha riportato a Parigi per festeggiare insieme i 50 anni di Betty. Siamo Betty, Vito, Edoardo e il sottoscritto, quelli delle camice floreali di Jimmy Buffett e di molti viaggi in Europa.
Ricalcando le ultime sortite “settembrine” nella capitale d'Oltralpe la prima tappa è un doveroso omaggio alla Creperie Bretonne di Rue Montparnasse, la nostra preferita. Una galette salata e una crepe dolce, una bottiglia di sidro secco e una di quello dolce ci servono per caricarci di energia prima della nostra lunga camminata pomeridiana. 
Camminare per le vie di Parigi è straordinario e ogni volta sorprendente. Il nostro itinerario per arrivare alla Senna è sempre lo stesso ma nonostante ciò è sempre affascinante in quanto si trovano sempre dei piccoli particolari che ci sono sfuggiti nelle incursioni precedenti. 
E quindi eccoci, senza la classica fretta dei turisti che arrivano per la prima volta a Parigi con la smania di vedere “tutto”, a passeggiare lungo la Rue de Rennes che ci porta fino alla Chiesa di Saint Germain con una strizzatina d'occhio agli storici caffè letterari Les Deux Magots e il Cafè de Flore. 
Proseguiamo lungo Rue Bonaparte fermandoci prima in uno dei negozi di antiquariato per un piccolissimo libro bianco di pensieri francesi da regalare a una mia amica e poi in quello di Ladurée per una confezione colorata e profumata di macarons (piccoli e deliziosi dolcetti rotondi a base di meringhe e farciti con creme di tutti i sapori possibili) per le colleghe d'ufficio. 
Ci stiamo avvicinando alla Senna e passeremo dalla “rive gauche” alla “rive droite” attraversando la passerella in legno del Pont des Arts riservato esclusivamente ai pedoni pensierosi, ai pittori con i loro cavalletti e alle coppie che si fanno promesse d'eternità. 
Un piccolo passo e siamo al Cour Carrée de Louvre. Davanti a noi la Piramide di Vetro inaugurata nel 1989 e l'Arc de Triomphe de Carrousel : in prospettiva perfetta e perpendicolare si possono vedere anche il famoso Arc de Triompe e quello moderno de la Defense. La nostra passeggiata continua sotto i portici della lunga Rue de Rivoli fino ad arrivare a Place de la Concorde. 
Si svolta a destra e davanti a noi si staglia la Madeleine chiesa a forma di tempio con due facciate identiche con frontoni scolpiti sorretti da colonne corinzie mentre lateralmente prosegue con altri pilastri. Le due tappe fondamentali intorno a quest'area sono di carattere gastronomico : prima nel negozio di Maille, impero de la “moutarde” (senape) e poi in quello di Fauchon con prodotti di gran classe. Si cammina si cammina e non si sente la stanchezza perché tutto sembra così vicino, a portata di “occhi, mani e piedi”. 
Ci stanno aspettando al Bistrot Victoires dietro il Palais Royal per una cena innaffiata con lo champagne: E' un locale che abbiamo scoperto lo scorso anno con un ottimo rapporto qualità prezzo per un quartiere così elegantemente chic. 
La stanchezza della lunga camminata (Vito sostiene almeno per dieci km) e l'effetto champagne prendono sopravvento nel dopocena e quindi ci abbandoniamo al rientro in hotel con la metropolitana. E' il giorno del festeggiamento per il compleanno di Betty con consegna all'ora de le petit-dejeuner degli originali regali e come da programma inappuntabile ci aspettano la visita del Giardino del Museo Rodin, il panorama della Tour Eiffel lungo gli Champs de Mars e il cimitero di Passy per rendere omaggio alle tombe di Fernandel, Debussy, Fauré e Manet. 
Era l'ultimo cimitero cittadino che ci mancava ed è proprio in zona centrale dietro il Trocadero. Al ristorante L'Ecaille de la Fontaine di proprietà di Gerard Depardieu in zona Opera avevamo prenotato un tavolo per quattro per celebrare le “joyeux anniversaire” di Betty. 
Cucina di pesce, dessert impareggiabili e vino bianco fresco d'Anjou dalle terre del Castello di Tigné del buon Gerard nella Loira. La foto del post all'uscita del ristorante ci immortala gioiosamente. Un piccolo strappo ed eccoci pronti a un altro rito ormai diventato tradizione : la capatina al Ritz, lussuoso hotel in Place Vendome. Qui Edoardo ci delizia al pianoforte con pezzi di Neil Hannon e Yann Tiersen. 
E' un momento di pace, il tempo mentale si ferma. Ma non quello dell'orologio che prosegue e scandisce le ore pomeridiane e allora via di nuovo verso il bacino dell'Arsenale, porto turistico di Parigi in zona Bastille. 
La stanchezza delle gambe è di nuovo nostra compagna e quindi ci dirigiamo verso la vicinissima e incantevole Place des Vosges nel quartiere del Marais cuore della Parigi bohemien per rilassarci. Il prato della piazza quadrata è circondato dall'architettura elegante di 36 palazzi antichi. Ci stendiamo letteralmente per una piccola pennichella : che goduria.
Ritemprati proseguiamo verso il Canal Saint-Martin un canale lungo quasi cinque km che corre all'interno dei quartieri orientali di Parigi collegando la Senna con altri bacini adiacenti. 
E' arrivata l'ora dell'appuntamento serale al Teatro Grand Rex per il concerto di Tom Petty e i suoi “Heartbreakers”, giusto finale per i festeggiamenti di Betty. 
Concerto di due ore straordinarie, con un'acustica perfetta dove il leggendario Tom ha eseguito molti dei suoi pezzi classici cantati talvolta dal pubblico esultante : erano più di vent'anni che non ritornava a Parigi. Il viaggio celebrativo è quasi al termine. L'ultimo blitz è quello della visita mattutina, dopo la ristrutturazione del 59° piano tutto vetrata, della Tour di Montparnasse. 
Parigi è ai nostri piedi e il panorama è veramente eccezionale ed emozionante. 
La corsa in aeroporto in treno, una baguette per tutti, i saluti a Edoardo che prosegue verso la fresca Copenhagen e noi tre che ci dirigiamo verso la caldissima Milano resa ancor più bollente dall'entusiasmo (non nostro) dei tifosi per la partita di calcio degli Europei della Nazionale Italiana contro quella della Germania. 
Gli azzurri hanno poi vinto per due reti a una. Vito e io amiamo il calcio ma non riusciamo a sentirci nazionalisti in queste occasioni, per noi rimane un gioco.


Post's song: "Learning to fly" performed by Tom Petty and The Heartbreakers



6/12

Aucun commentaire: