Una
battaglia legale conosciuta come la guerra dei "dolci sette
anni".
Fu l'hotel Sacher a vincerla e ad attribuirsi la
paternità della torta originale. Era il 1875.
Per
noi golosi amanti del cioccolato era doveroso assaggiare le due
versioni, quella appunto dell'Hotel Sacher e quella della Pasticceria
Demel, l'altra contendente. Ne avevo già parlato nel post del giugno
del 2008 sull'asse Bratislava-Vienna. Allora fu una prova solitaria
mentre questa volta mi sono cimentato in una performance a due. Non
ci vuole molto per mettersi nei panni dei Viennesi e dilettarsi nelle
loro dolci abitudini. I Viennesi sono da sempre grandi habitués
delle Kaffeehaus. Qualcuno sostiene che “bere caffè” sia il loro principale sport praticato al coperto. Senza distinzioni tra le classi sociali, ritrovarsi in questi locali è un rito quotidiano. E non solo per bere il caffè ma anche per leggere libri o giornali oppure conversare in tranquillità. Il motto che identifica da sempre i frequentatori viennesi dei caffé, e noi con loro, é : “Dio ci diede il tempo, ma della fretta non ci ha parlato”.
L'idea del viaggio a Vienna, e il conseguente invito per un viaggio in coppia è venuta una sera a conclusione di una cena di inizio estate. Al momento dei desserts lei chiese la loro sachertorte. Io non conoscevo questa antica osteria a conduzione familiare situata in una cascina dell'ottocento sperduta nella campagna.
Colpito dal suo immenso
piacere nell'assaporare quella soffice torta di cioccolato e
inebriato forse dal profumo dell'ottimo cacao o perso nell'azzurro
dei suoi occhi le dissi che era giusto farle provare l'originale che
poi ha dato vita a migliaia di imitazioni e varianti.
La
invitai senza indugi. Lei mi disse addirittura che le avevano
accostato Vienna come “la sua città”, ma che non l'aveva mai
visitata. A quel punto non ci restava che prenotare un city break
nella capitale austriaca. “Wien, now or never”. “Vienna, ora o
mai più" dice il titolo del sito del turismo della capitale
austriaca.
Quasi un invito perfetto a scappare dal quotidiano nel pieno di questo nebbioso autunno. Ed eccoci pronti alla sfida. Meglio quella proposta dall'Hotel Sacher che ha il diritto di venderla come Original Sachertorte o quella quasi omonima prodotta dalla pasticceria Demel conosciuta come "Ur-Sachertorte” (torta Sacher d’origine) ? Un bel dilemma ! Un piccolo assaggio dell’una e dell’altra è un cedere senza rimorsi a peccati di gola e di dieta. E noi abbiamo ceduto e non solo a quei peccati.
Quasi un invito perfetto a scappare dal quotidiano nel pieno di questo nebbioso autunno. Ed eccoci pronti alla sfida. Meglio quella proposta dall'Hotel Sacher che ha il diritto di venderla come Original Sachertorte o quella quasi omonima prodotta dalla pasticceria Demel conosciuta come "Ur-Sachertorte” (torta Sacher d’origine) ? Un bel dilemma ! Un piccolo assaggio dell’una e dell’altra è un cedere senza rimorsi a peccati di gola e di dieta. E noi abbiamo ceduto e non solo a quei peccati.
E quindi cosa c’è di meglio che
regalarsi una pausa durante il pomeriggio, meglio se in piacevole
compagnia, seduti sorseggiando naturalmente una tazzina di caffè o
una tazza di té gustandoli insieme a una fetta di torta, volesse il
cielo al cioccolato ?.
Ma quale scegliere fra le tante torte
offerte nelle pasticcerie di Vienna ? Chi non conosce la “Sachertorte
(*)” ?. Già … "la Sachertorte … Cosa ? La Sachertorte.
Cos'è ? Cioè lei praticamente non ha mai assaggiato la Sachertorte
?! ... No. Va be' continuiamo così facciamoci del male".
Il dialogo tratto dal film “Bianca” di Nanni Moretti è da sempre il mio primo riferimento quando parlo di questa meraviglia di cioccolato.
La torta Sacher, o Sachertorte come si dice in tedesco, è la torta al cioccolato per antonomasia, sicuramente la più conosciuta e apprezzata al mondo.
Torta di cioccolato con la farcitura di un sottile strato di marmellata di albicocche e il rivestimento di glassa al cacao : una vera goduria, meglio se accompagnata da un ciuffo di panna montata non zuccherata.
Alla fine, anche se per lei la migliore rimane quella che ordina e assapora nell'osteria sperduta nella campagna lombarda, abbiamo preferito quella del caffè Demel con la sua storica pasticceria. Caffè elegante che ha mantenuto oculatamente negli anni integri i suoi arredi di altri tempi e lo stesso hanno fatto col il servizio molto curato. Vastissima scelta di torte, con la viva e costante indecisione sulla scelta.
Assolutamente da provare il loro meraviglioso e delizioso strudel di mele o apfel-strudel, irresistibile nel suo perfetto equilibrio tra la croccantezza della sfoglia al burro, l’acidità delle mele e la delicata dolcezza dello zucchero. Wow ! Vienna per fortuna non è solo sachertorte. In questo periodo dell'anno che si avvicina al Natale i mercatini dell'avvento sono una tappa obbligata per il loro fascino la loro eleganza e colore, dislocati nelle varie piazze della città. Si va da quelli della piazza del Municipio (Rathaus) a quelli della Maria Theresien Platz tra i due grandi musei, da quelli della piazza Am Hof o a quelli retrostanti il Belvedere.
Il fascino e l'eleganza li abbiamo anche riscontrati nell'esibizione spettacolo della Scuola di Equitazione Spagnola, famosa in tutto il mondo. Immersi nell’ambiente barocco dell'Hofburg abbiamo assistito domenica mattina alla dimostrazione dal vivo del celebre balletto dei cavalli Lipizzani dove l’arte dell’equitazione viene esercitata nella sua forma più completa, dalla piroetta alla capriola. E poi la passeggiata sulla pedonale della Kartner strasse diretti verso l'imponente StephansDom, che finalmente dopo anni stanno cercando di ripulire dal nero della fuliggine.
Il dialogo tratto dal film “Bianca” di Nanni Moretti è da sempre il mio primo riferimento quando parlo di questa meraviglia di cioccolato.
La torta Sacher, o Sachertorte come si dice in tedesco, è la torta al cioccolato per antonomasia, sicuramente la più conosciuta e apprezzata al mondo.
Torta di cioccolato con la farcitura di un sottile strato di marmellata di albicocche e il rivestimento di glassa al cacao : una vera goduria, meglio se accompagnata da un ciuffo di panna montata non zuccherata.
Alla fine, anche se per lei la migliore rimane quella che ordina e assapora nell'osteria sperduta nella campagna lombarda, abbiamo preferito quella del caffè Demel con la sua storica pasticceria. Caffè elegante che ha mantenuto oculatamente negli anni integri i suoi arredi di altri tempi e lo stesso hanno fatto col il servizio molto curato. Vastissima scelta di torte, con la viva e costante indecisione sulla scelta.
Assolutamente da provare il loro meraviglioso e delizioso strudel di mele o apfel-strudel, irresistibile nel suo perfetto equilibrio tra la croccantezza della sfoglia al burro, l’acidità delle mele e la delicata dolcezza dello zucchero. Wow ! Vienna per fortuna non è solo sachertorte. In questo periodo dell'anno che si avvicina al Natale i mercatini dell'avvento sono una tappa obbligata per il loro fascino la loro eleganza e colore, dislocati nelle varie piazze della città. Si va da quelli della piazza del Municipio (Rathaus) a quelli della Maria Theresien Platz tra i due grandi musei, da quelli della piazza Am Hof o a quelli retrostanti il Belvedere.
Il fascino e l'eleganza li abbiamo anche riscontrati nell'esibizione spettacolo della Scuola di Equitazione Spagnola, famosa in tutto il mondo. Immersi nell’ambiente barocco dell'Hofburg abbiamo assistito domenica mattina alla dimostrazione dal vivo del celebre balletto dei cavalli Lipizzani dove l’arte dell’equitazione viene esercitata nella sua forma più completa, dalla piroetta alla capriola. E poi la passeggiata sulla pedonale della Kartner strasse diretti verso l'imponente StephansDom, che finalmente dopo anni stanno cercando di ripulire dal nero della fuliggine.
E ancora il prolungamento di camminata sull'elegante Graben dove d'incanto si affaccia la chiesa Peterkirche.
Come dei piccoli puntini perfettamente distanziati sulle linee di queste stradine centrali i chioschi di marroni e patate arrosto la fanno da padroni in questo periodo dell'anno, in genere affiancati da quelli che vendono wurstel e punch caldi. Intorno all'Hofburg, maestosa residenza dell'impero asburgico, si respira l'atmosfera di altri tempi e si passeggia all'imbrunire sulle tracce della Principessa Sissi. Noi all'imbrunire ci siamo infrattati per tre sere di fila, sotto i portici (passage) del Palais Ferstel, nel bistrot/bar à vin "Beaulieu" dove ci siamo letteralmente scolati bicchieri di Beaujolais Nouveau appena prodotto.
Il Beaujolais Nouveau est arrivé è lo slogan di ogni anno e perché farselo scappare ? Il deblocage "stappatura" avviene in tutto il mondo il terzo giovedì di novembre e noi eravamo proprio in quella settimana. Rigorosamente marca Georges Duboeuf, il migliore in assoluto di questa annata che al primo assaggio si è rivelata eccezionale. Io avevo già captato questa sensazione di ottimo gusto con Vito e Betty a Brugherio proprio il giorno del deblocage.
Come dei piccoli puntini perfettamente distanziati sulle linee di queste stradine centrali i chioschi di marroni e patate arrosto la fanno da padroni in questo periodo dell'anno, in genere affiancati da quelli che vendono wurstel e punch caldi. Intorno all'Hofburg, maestosa residenza dell'impero asburgico, si respira l'atmosfera di altri tempi e si passeggia all'imbrunire sulle tracce della Principessa Sissi. Noi all'imbrunire ci siamo infrattati per tre sere di fila, sotto i portici (passage) del Palais Ferstel, nel bistrot/bar à vin "Beaulieu" dove ci siamo letteralmente scolati bicchieri di Beaujolais Nouveau appena prodotto.
Il Beaujolais Nouveau est arrivé è lo slogan di ogni anno e perché farselo scappare ? Il deblocage "stappatura" avviene in tutto il mondo il terzo giovedì di novembre e noi eravamo proprio in quella settimana. Rigorosamente marca Georges Duboeuf, il migliore in assoluto di questa annata che al primo assaggio si è rivelata eccezionale. Io avevo già captato questa sensazione di ottimo gusto con Vito e Betty a Brugherio proprio il giorno del deblocage.
Ad accompagnare i nostri bicchieri del prezioso giovane
nettare di vino rosso francese sono stati piatti di formaggi misti
transalpini e soprattutto del divino foie gras scottato.
Non avremmo chiesto di meglio. Rimanendo in tema culinario abbiamo provato al ristorante Pachuttas Gasthaus Opera in pieno centro cittadino i due classici piatti tradizionali di Vienna : il tafelspitz (bollito) scelto da lei e la croccante wiener schnitzel (cotoletta di vitello impanata) da me prediletta. Notevoli i vini rossi austriaci, ottimi con i loro sostanziosi piatti. Il viaggio a Vienna è stato anche una fuga d'amore e quindi la visita al museo del Belvedere (principesca residenza composta da due splendidi palazzi) per ammirare da vicino il capolavoro di Gustav Klimt "il bacio" e altre opere dello stesso pittore austriaco era dovuta.
La parola "dovere" è un termine che lei usa spesso per me ... Abbiamo anche dato un'occhiata da vicino alla Hundertwasserhaus, un complesso residenziale pubblico, realizzato da Friedensreich Hunderwasser che sovverte tutte le regole della simmetria e del colore. Un edificio come spettacolo architettonico variopinto. Da vedere anche la vicina Kunst Haus che ospita il museo dell'egocentrico artista. Prendendo spunto dall'arte merita una citazione l'hotel che ci ha ospitato il "Le Meridien" sull'Opernring di fronte all'Opera di Vienna. Hotel modernissimo con stanze arredate con gusto minimalista.
Non avremmo chiesto di meglio. Rimanendo in tema culinario abbiamo provato al ristorante Pachuttas Gasthaus Opera in pieno centro cittadino i due classici piatti tradizionali di Vienna : il tafelspitz (bollito) scelto da lei e la croccante wiener schnitzel (cotoletta di vitello impanata) da me prediletta. Notevoli i vini rossi austriaci, ottimi con i loro sostanziosi piatti. Il viaggio a Vienna è stato anche una fuga d'amore e quindi la visita al museo del Belvedere (principesca residenza composta da due splendidi palazzi) per ammirare da vicino il capolavoro di Gustav Klimt "il bacio" e altre opere dello stesso pittore austriaco era dovuta.
La parola "dovere" è un termine che lei usa spesso per me ... Abbiamo anche dato un'occhiata da vicino alla Hundertwasserhaus, un complesso residenziale pubblico, realizzato da Friedensreich Hunderwasser che sovverte tutte le regole della simmetria e del colore. Un edificio come spettacolo architettonico variopinto. Da vedere anche la vicina Kunst Haus che ospita il museo dell'egocentrico artista. Prendendo spunto dall'arte merita una citazione l'hotel che ci ha ospitato il "Le Meridien" sull'Opernring di fronte all'Opera di Vienna. Hotel modernissimo con stanze arredate con gusto minimalista.
Splendida la zona bagno dove la vasca
staccata dalla parete ha fatto da sfondo e da protagonista ai nostri
originali autoscatti fotografici d'autore. Un city break fantastico, una fuga
a due all'insegna della "joie de vivre" con allegria e
sensualità. Unica nota dolente è stata la mancata esibizione allo
Stadthalle del concerto sinfonico di George Michael annullata due ore
prima per l'improvvisa malattia del cantante. Diagnosi : polmonite
acuta. Abbiamo fatto gli auguri di una completa guarigione
all'istrionico George con due bicchieri di Beaujolais la sera stessa
...
(*) Da Internet : questa prelibatezza
al cioccolato è stata inventata da Franz Sacher il 9 luglio 1832 a
Vienna. Erede di una ricca famiglia di albergatori e giovane
panettiere di corte, nel 1832 Klemens von Metternich gli chiese di
preparare un dolce per un ospite speciale, dato che il pasticciere di
corte era in quel momento malato. L'appena 16enne apprendista cuoco
aguzzò l'ingegno e dopo aver a lungo pensato decise di combinare tra
loro elementi semplici e tradizionali come il cioccolato e la
marmellata per creare un dolce delicato e gustoso. Realizzò uno dei
dolciumi più famosi della storia, e pare che Metternich dopo aver
assaggiato la "Sacher" abbia esultato,
Il successo di questa torta di cioccolato fu enorme e ben presto divenne famosissima in tutta l’Austria. Il giovane Franz Sacher dovette darsi un gran da fare per preparare questa torta che prese anche il suo nome: la Sacher torte. Ma col successo nacque una disputa legale che durò sette anni: la guerra dei "dolci sette anni". Il litigio verteva su chi aveva il diritto di fregiare questa torta col nome Sacher, l’albergo Sacher o il pasticciere Demel che aveva comprato da Eduard Sacher, nipote di Franz, il diritto di mettere nella sua torta di cioccolato, leggermente modificata da quella di Franz, il sigillo " originale Sacher torte". Dopo ben sette anni l'albergo Sacher vinse la causa. Ancor oggi i segreti della torta Sacher sono gelosamente custoditi dalla pasticceria dell'Hotel Sacher di Vienna. La Sacher torte originale è protetta da un marchio di fabbrica e, a oggi, non esistono al mondo licenze per la rivendita di questo prodotto.
Il successo di questa torta di cioccolato fu enorme e ben presto divenne famosissima in tutta l’Austria. Il giovane Franz Sacher dovette darsi un gran da fare per preparare questa torta che prese anche il suo nome: la Sacher torte. Ma col successo nacque una disputa legale che durò sette anni: la guerra dei "dolci sette anni". Il litigio verteva su chi aveva il diritto di fregiare questa torta col nome Sacher, l’albergo Sacher o il pasticciere Demel che aveva comprato da Eduard Sacher, nipote di Franz, il diritto di mettere nella sua torta di cioccolato, leggermente modificata da quella di Franz, il sigillo " originale Sacher torte". Dopo ben sette anni l'albergo Sacher vinse la causa. Ancor oggi i segreti della torta Sacher sono gelosamente custoditi dalla pasticceria dell'Hotel Sacher di Vienna. La Sacher torte originale è protetta da un marchio di fabbrica e, a oggi, non esistono al mondo licenze per la rivendita di questo prodotto.
Esistono
invece centinaia, forse migliaia di imitazioni.
Post's song : "Radetzky March Op.228" performed by London Symphony Orchestra
11/11
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