"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

vendredi, septembre 21, 2018

Meu setembro no norte de Portugal

Il mese di settembre, soprattutto per le persone che rientrano dalle vacanze, è il mese della ripresa, del desiderio di rinnovamento, dei propositi al cambiamento. Il mese di settembre per certi versi è il vero inizio dell’anno, c’è fermento e voglia di rigenerarsi.  Da molti anni per me è il mese migliore per pensare allo star bene in quanto coincide col festeggiare il compleanno, negli ultimi giorni dell’estate. E’ il mio mese, inequivocabilmente. Quest’anno, in occasione delle mie cinquantasette primavere, ho deciso di proiettarmi verso il Nord del Portogallo, in quel lembo di terra che spazia sopra la città di Porto verso l’interno e di prendermi qualche giorno tutto per me. Ho preso un volo direzione Aeroporto Francisco Sá Carneiro a venti km dal “Ponte Dom Luìs I” meraviglia architettonica di scuola Eiffeliana nel centro urbano di Porto, ma soprattutto a pochissima distanza, meno di dieci km, dalle coste dell’Oceano Atlantico. Ed è proprio dalla costa che è iniziato col “botto” il mio viaggio  in terra portoghese. Appena atterrato con volo di linea TAP (compagnia aerea di bandiera portoghese), immerso in una scenografica nebbiolina, perfetta rievocazione del mio trascorso nelle Highlands Scozzesi, ho preso il primo taxi e mi sono diretto verso l’Atlantico. Lì mi aspettava il personale del ristorante della Casa de Cha da Boa Nova di Leça de la Palmeira dove avevo deciso di farmi il primo regalo di compleanno con un loro straordinario menù di degustazione.
La Casa de Cha da Boa Nova è molto più di un ristorante. Costruito sulle rocce, con una audacia architettonica inserita in un paesaggio eccezionale. Uno spazio esclusivo, intimo, inseparabile dal mare, quasi un tenersi mano nella mano con le onde, con l’immenso orizzonte che si vede attraverso le grandi vetrate. E mi sono lasciato cullare da questo scenario, aiutato anche dai cinque inebrianti calici di vino che hanno accompagnato il menù di degustazione che ho scelto : il “Boa Nova” una perfetta combinazione tra prodotti di mare della straordinaria costa portoghese con quelli selvaggi legati alla tradizione dell’entroterra. Ogni piatto è presentato anche con un biglietto in inglese che ne espone le caratteristiche. Portate semplici, ma al tempo stesso sofisticate nell’impiattamento. Cucina creativa reinventata sulla memoria del passato, con un’eccellente qualità del servizio al tavolo; un progetto ambizioso fortemente voluto dallo chef Rui Paula che fa proprio del ricordo la sua principale fonte di ispirazione, così come ho letto nel suo sito. Strepitoso il capretto “tradizionalmente” arrostito in forno a legna abbinato all’unico profumato bicchiere di vino rosso, l’Herdade dos Grous. 
Cinque piatti d’autore, un bicchiere di vino rosso, tre bicchieri di vino bianco, un calice di vino liquoroso dorato per il dessert e per concludere uno di Porto Kopke invecchiato per oltre quarant’anni. Felicemente stordito ma cosciente, quasi senza accorgermene, a fine pasto mi sono ritrovato su un taxi che mi portava in direzione Guimaraes. Non ricordo nemmeno i sessanta km di tragitto che mi separavano dall’hotel dove avevo prenotato. Il tempo di arrivare in camera, testa e corpo appoggiati sul letto e risveglio dopo quattro ore. Esco sul piccolo balcone in ferro della stanza per respirare l’aria portoghese e mi accorgo che è già buio. Guimaraes di sera mi aspetta e io non mi faccio attendere. Guimaraes di sera è illuminata in stile natalizio, con piccole luci a circondare le finestre dei palazzi. Una prima occhiata al centro storico in attesa della visione diurna del giorno dopo. Guimaraes è un’affascinante e storica cittadina, nota come il luogo di nascita del Portogallo.
E proprio questa storia si riflette nella varietà degli edifici storici sparsi per la città. E’ considerata la culla del Portogallo perché vi nacque Afonso Henriques che sarebbe diventato il primo re del Portogallo. Tra le principali attrazioni di Guimaraes, vi segnalo l’antico castello che la proteggeva dagli attacchi dei Mori e dei Normanni. Scenografico per il suo “appoggiarsi” su uno sperone di granito e munito di torrione e sette torri merlate; sembra di essere nel nord dell’Inghilterra e non in quello del Portogallo.
Nella salita verso il castello transiterete davanti la statua del primo Re del Portogallo e al Palazzo dei Duchi di Braganza (Paço dos Duques de Bragança), ispirato all’architettura nordeuropea del XV secolo che offre uno spaccato sulla vita nobiliare dell’epoca. E poi c’è l’antico raccolto centro storico, un vero e proprio patrimonio architettonico ben conservato che si mostra fiero con i suoi eleganti balconi in ferro, con i terrazzi e le logge di granito. Mentre passeggerete sul lastricato consumato dal tempo delle piccole vie strette noterete arcate, torri, chiostri tipici dell’architettura medievale. Fermatevi in una delle deliziose piazze per assaggiare i tradizionali “bolihos de bacalhau” (crocchette di baccalà) con un bicchiere di birra rigorosamente portoghese. Vi sentirete proiettati nell’atmosfera di un tempo. Io l’ho fatto nella piazza dove si innalza il Padrão do Salado, “un’edicola gotica”, e la Chiesa Collegiata di Nostra Signora di Oliveira. Superando il merlato Palazzo Municipale si arriva alla Praça de Santiago, la piazza che nel medioevo accoglieva i pellegrini in viaggio verso Compostela e oggi è punto d’incontro per i cittadini e i turisti che si ristorano nelle piccole taverne e bar con tavolini all’aperto. Guimaraes è una piacevole cittadina, un piccolo gioiello da visitare rigorosamente a piedi.
Venticinque sono i km che la separano da Braga, la mia seconda destinazione in questa fuga a Nord del Portogallo. Li ho coperti, ascoltando musica nelle cuffiette e guardando fuori dal finestrino immerso nel verde che costeggiava la strada. E quel verde me lo sono ritrovato nell’arredamento della mia stanza del bed & breakfast che mi ha ospitato. Dal depliant della struttura ho letto che è ispirato al verde della collina del santuario Bom Jesus do Monte di Braga e incuriosito mi sono immediatamente precipitato a visitarlo. Il Bom Jesus do Monte merita da solo il prezzo del biglietto del mio intero viaggio. E’ una bellissima chiesa con una scalinata decorativa che rappresenta l’ascesa per il paradiso. Questa monumentale scalinata a fisarmonica in granito, punteggiata da sculture e piccole fontane è un vero capolavoro architettonico. ll santuario di Bom Jesus do Monte è circondato da uno splendido parco e racchiude una vasta simbologia : ho letto di una sorta di scala dei cinque sensi che dovrebbe portare il visitatore a saper controllare il proprio corpo e i propri istinti fino ad arrivare alla scala delle tre virtù teologali. Dal terrazzo del Santuario di Bom Jesus do Monte, dal quale si ha una magnifica vista sulla città, parte anche la funicolare del Bom Jesus, la più vecchia al mondo alimentata dalla forza dell’acqua. Ci sono stato sia al mattino che al pomeriggio del giorno del mio arrivo, per vedere l’impatto della variazione della luce sulla scalinata. Meravigliosa visione. Il Santuario è a sette km dal centro storico di Braga. Ed eccomi a Braga. Braga "città barocca, Braga detta anche la "Roma
Portoghese” in quanto fu l’Imperatore Augusto a darle il nome di Bracara Augusta quando la fondò. Braga è il centro religioso del Portogallo ed è una città ricca di chiese decorate e splendida architettura barocca. La maggior parte delle sue attrazioni sono proprio a carattere religioso. La principale è la Se, la più antica cattedrale del Portogallo, in un misto di stile che spazia dal Romanico al Barocco. La sua facciata principale è decorata, con statue rappresentanti esseri umani e gargoyle. Città di belle chiese e di eleganti monasteri. Ma anche di affascinanti palazzi, come quello che costeggia il Giardino di Santa Barbara, decorato da fiori e aiuole. E tra fiori e aiuole ci sono i resti dell’arcata medievale del palazzo. Un bellissimo palazzo barocco è il Palácio do Raio ("Palazzo (di) Raio") o Casa do Raio ("Casa (di) Raio"), uno storico edificio in stile barocco la cui facciata, di colore azzurro scuro è decorata interamente con azulejos.
Volete sentirvi cittadini di Braga ? Andate a prendere un caffè al “Café A Brasileira” uno dei luoghi più iconici di Braga in un edificio completamente ricoperto di azulejos (piastrelle) bianchi e blu. Oppure fate pochi passi e vi ritroverete in un luogo storico di Braga, la Praça da Republica, dove riparati dai portici  ad arco di  uno dei locali più antichi della città (1858) il Café Vianna vi rilasserete degustando una coppa di gelato in estate o una cioccolata calda d’inverno in un’atmosfera dei primi del Novecento godendo della suggestiva vista sulla piazza. Questi due café, a poca distanza l’uno dall’altro, sono come luoghi di culto dove le persone si incontrano e si raccontano quasi religiosamente. Il giorno del mio compleanno (il 18 di settembre) ho fatto una “scappata” a Barcelos dove è legato uno dei simboli del Portogallo: il gallo nero col corpo variopinto e una cresta rossa. Creato dalla leggenda che narra di un mercante pellegrino, giunto a Barcelos sulla via per Santiago de Compostela, accusato ingiustamente di un atto criminoso e condannato a morte.
Colto da disperazione, chiese di essere portato a casa del giudice che lo aveva condannato per chiedere indulgenza. Arrivato all'ora di pranzo, il condannato iniziò a supplicare il giudice mentre questi si apprestava a mangiare un gallo arrosto. Spinto dalla fede, il mercante pellegrino affermò che se il gallo si fosse alzato e avesse iniziato a cantare, questo miracolo avrebbe dimostrato la sua totale estraneità ai fatti e la sua conseguente innocenza. Così accadde e fu assolto. Da quel giorno il “Galo de Barcelos" è diventato uno dei simboli della tradizione portoghese: rappresenta la fede, la buona fortuna e la giustizia. Ricollegandomi al gallo arrostito dedico le ultime righe del mio “racconto portoghese” alla gastronomia di questi luoghi. Il bacalhau (baccalà) in svariate ricette è l’assoluto protagonista delle tavole, così come il cabrito (capretto), il pastel de nata (piccolo dolce a base di sfoglia e crema) da me celebrato nelle precedenti recensioni sul Portogallo, le sardine, i formaggi e le deliziose dorate crocchette di merluzzo servite come antipasto o come accompagnamento a un aperitivo. Il Nord del Portogallo è famoso anche per il celebrato Porto e i vini verdi della Valle del Douro. Settembre all’insegna della gioia di vivere … Parigi sto arrivando.

PS ringrazio pubblicamente tutti quelli che in occasione di questo viaggio in Portogallo hanno "pensato" al mio compleanno. Ogni anno aumentano (sono arrivato a quota 85) e attraverso telefonate, messaggi vocali e scritti mi hanno fatti gli auguri.

Post's song : "Settembre" performed by Alberto Fortis
9/18

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