Tra un viaggio e l’altro, soprattutto quando l’intervallo dei giorni é breve, trovo il tempo per dedicarmi alla mia attività di travel blogger. E così durante il volo verso Atene e la traversata sull’Egeo con destinazione l’assolata e segreta isola greca (cito il messaggio dell’amico Fanto) ho tempo per aggiornare il mio blog con nuovi fantastici viaggi appena vissuti. Ed é tempo della vicina Svizzera. All’arrivo all’aeroporto di Zurigo uno schermo gigante ti dà il benvenuto con Roger Federer che ti chiede se vuoi fare una foto con lui e la coincidenza ha voluto che proprio qualche giorno prima, preparandomi per questo weekend in terra elvetica, avessi acquistato online una polo rossa della Nike sponsor dell’immenso talentuoso giocatore di tennis svizzero. Sono nel posto giusto al momento giusto. Zurigo come invito cultural-gastronomico per il mio scrivere di viaggi. Tutto prenotato, tutto scientifico come avrebbe detto balbettando Peppe dell’Audace Colpo dei Soliti Ignoti.
Aereo della Swiss Air, cena di benvenuto in un ristorante tradizionale per degustare la ricetta originale della fondue ai formaggi, biglietto per uno dei musei più interessanti d’Europa, pranzo in un ristorante storico all’insegna dell’arte, passeggiata lungo il fiume saltando da una riva all’altra per immortalarmi con le attrazioni della città e street food in serata per provare una prelibatezza locale. Zurigo mi ha conquistato subito nella camminata dopo la cena d’arrivo. Di sera é un autentico gioiello per l’illuminazione e per gli sfondi panoramici sul lungofiume. Elegante, raffinata, sorprendente, queste sono state le mie prime tre parole nel viverla e così al pari di alcuni entusiasti abitanti storici e grandi cervelli tra i quali Albert Einstein, James Joyce e Richard Wagner anch’io sono rimasto catturato dal fascino di questa città sull’acqua (fiume e lago) e così nel mio weekend ho imparato a conoscere l’anima artistica di Zurigo. L’appuntamento con visita del museo Kunsthaus ha dato il via a questo mio viaggio culturale.
Nel suo vissuto di oltre 100 anni il Kunsthaus é divenuto un vero must per gli appassionati d’arte. La sua collezione permanente di arte pittorica e scultorea ne ha fatto un’icona del paesaggio culturale della metropoli svizzera. Qui é allestita la più grande collezione di quadri di Munch al di fuori della Norvegia che convive con importanti dipinti di Picasso, Van Gogh, Monet e Chagall per citare i più famosi. Nella zona scultorea da apprezzare le opere di Alberto Giacometti, tornato alla ribalta di recente da un film con regia di Stanley Tucci sull’amicizia. Arte che a Zurigo rivive anche all’interno delle chiese con lo splendido ciclo delle vetrate (cinque) realizzate dal bielorusso Marc Chagall per il coro della Chiesa dì Fraumünster negli anni Settanta, che affascina i visitatori di tutto il mondo.
Arte che rallegra le sale pregne di storia di altri tempi nel raffinato ristorante Kronenhalle, sul Bellevue, dove si pasteggia con il tradizionale piatto “Zürich Geschnetzeltes” (spezzatino di vitello con salsa ai funghi) con rösti (frittata croccante di patate) al cospetto di opere originali di Chagall, Picasso e Miró. Ambiente leggendario per il mio pranzo culturale, luogo di incontro dal 1924 per musicisti, attori, letterati ... artisti. Alcuni di loro solevano pagare con opere d’arte ed ecco spiegato il segreto di questo ristorante museo. Arte che si respira anche all’interno di una grande stazione di polizia con l’opera murale di Augusto Giacometti che riveste i soffitti a volta e le pareti della grande sala d’ingresso. Si tratta di un vero gioiello segreto e per il quale devo ringraziare l’agente che mi ha permesso di entrare mezz’ora prima dell’orario stabilito per ammirare e fotografare in straordinaria solitudine la bellezza del luogo. Rosso e oro con disegni per lo più floreali.
Arte contemporanea che rivive passeggiando per il Niederdorf (chiamato amichevolmente Dörfli), zona pedonale del centro storico che si snoda in parallelo al Limmatquai (lungo fiume) o sulla lussuosa via degli acquisti, la Bahnhofstrasse, con le sue innumerevoli boutique, i grandi magazzini in edifici ottocenteschi, le banche e i negozi di design che negli anni le hanno regalato la definizione della più costosa del mondo. Arte che spicca nelle silhouettes dei campanili delle chiese che sono l’immagine emblema di Zurigo come le due torri imponenti del Grossmunster (il duomo), quella della chiesa gotica protestante di Fraumunster, quella di St. Peter o del monastero domenicano di Predigerkirche. Degno di nota il chiostro della chiesa di Fraumunster con gli affreschi sulla fondazione del convento femminile.Una bellissima atmosfera la si può vivere salendo le piccole stradine che portano al Lindenhof la grande terrazza belvedere. Un tempo il piazzale veniva utilizzato dagli abitanti di Zurigo per organizzare incontri e nel 1798, si tenne il giuramento sulla costituzione elvetica; oggi il Lindenhof è un’oasi di pace e relax nel cuore della città. Una piccola appendice la merita anche un’istituzione culinaria, il leggendario “Sternen Grill” sul Bellevue. A soli cinquanta passi dal lussuoso ristorante Kronenhalle, praticamente fianco a fianco, quasi una rappresentazione di miseria e nobiltà. Il Sternen Grill delizia gli zurighesi con le sue salsicce arrosto dal 1963. Questo luogo è una sorta di mito: tutti i giorni, la gente fa la coda in strada per potersi accaparrare una salsiccia grigliata accompagnata dal “Bürli”, un croccante panino. Ci si può fermare a mangiarla sul posto nei tavolini all’aperto oppure si può gustarla, come ho fatto io, al piano superiore, la cui vista abbraccia il tetto della fermata dei tram di Bellevue, la Sechseläutenplatz e il lago di Zurigo. Ma la maggior parte degli zurighesi e dei turisti compra una salsiccia arrosto con il relativo “Bürli” e si siede poi sulla in riva al lago per gustarla con calma in compagnia dei bianchissimi cigni, altro simbolo di Zurigo. Zurigo è una località da prendere in considerazione, fuori dal turismo di massa, piena di attrazioni in grado di sedurre anche il viaggiatore abituato a visitare le grandi città d’Europa. Storia, arte, paesaggi mozzafiato, la bellezza del fiume e del lago. Questa é Zurigo, celebre per l'innovazione tecnologica, ma anche un posto ideale godersi la vita con un'atmosfera particolare.
Aereo della Swiss Air, cena di benvenuto in un ristorante tradizionale per degustare la ricetta originale della fondue ai formaggi, biglietto per uno dei musei più interessanti d’Europa, pranzo in un ristorante storico all’insegna dell’arte, passeggiata lungo il fiume saltando da una riva all’altra per immortalarmi con le attrazioni della città e street food in serata per provare una prelibatezza locale. Zurigo mi ha conquistato subito nella camminata dopo la cena d’arrivo. Di sera é un autentico gioiello per l’illuminazione e per gli sfondi panoramici sul lungofiume. Elegante, raffinata, sorprendente, queste sono state le mie prime tre parole nel viverla e così al pari di alcuni entusiasti abitanti storici e grandi cervelli tra i quali Albert Einstein, James Joyce e Richard Wagner anch’io sono rimasto catturato dal fascino di questa città sull’acqua (fiume e lago) e così nel mio weekend ho imparato a conoscere l’anima artistica di Zurigo. L’appuntamento con visita del museo Kunsthaus ha dato il via a questo mio viaggio culturale.
Nel suo vissuto di oltre 100 anni il Kunsthaus é divenuto un vero must per gli appassionati d’arte. La sua collezione permanente di arte pittorica e scultorea ne ha fatto un’icona del paesaggio culturale della metropoli svizzera. Qui é allestita la più grande collezione di quadri di Munch al di fuori della Norvegia che convive con importanti dipinti di Picasso, Van Gogh, Monet e Chagall per citare i più famosi. Nella zona scultorea da apprezzare le opere di Alberto Giacometti, tornato alla ribalta di recente da un film con regia di Stanley Tucci sull’amicizia. Arte che a Zurigo rivive anche all’interno delle chiese con lo splendido ciclo delle vetrate (cinque) realizzate dal bielorusso Marc Chagall per il coro della Chiesa dì Fraumünster negli anni Settanta, che affascina i visitatori di tutto il mondo.
Arte che rallegra le sale pregne di storia di altri tempi nel raffinato ristorante Kronenhalle, sul Bellevue, dove si pasteggia con il tradizionale piatto “Zürich Geschnetzeltes” (spezzatino di vitello con salsa ai funghi) con rösti (frittata croccante di patate) al cospetto di opere originali di Chagall, Picasso e Miró. Ambiente leggendario per il mio pranzo culturale, luogo di incontro dal 1924 per musicisti, attori, letterati ... artisti. Alcuni di loro solevano pagare con opere d’arte ed ecco spiegato il segreto di questo ristorante museo. Arte che si respira anche all’interno di una grande stazione di polizia con l’opera murale di Augusto Giacometti che riveste i soffitti a volta e le pareti della grande sala d’ingresso. Si tratta di un vero gioiello segreto e per il quale devo ringraziare l’agente che mi ha permesso di entrare mezz’ora prima dell’orario stabilito per ammirare e fotografare in straordinaria solitudine la bellezza del luogo. Rosso e oro con disegni per lo più floreali.
Arte contemporanea che rivive passeggiando per il Niederdorf (chiamato amichevolmente Dörfli), zona pedonale del centro storico che si snoda in parallelo al Limmatquai (lungo fiume) o sulla lussuosa via degli acquisti, la Bahnhofstrasse, con le sue innumerevoli boutique, i grandi magazzini in edifici ottocenteschi, le banche e i negozi di design che negli anni le hanno regalato la definizione della più costosa del mondo. Arte che spicca nelle silhouettes dei campanili delle chiese che sono l’immagine emblema di Zurigo come le due torri imponenti del Grossmunster (il duomo), quella della chiesa gotica protestante di Fraumunster, quella di St. Peter o del monastero domenicano di Predigerkirche. Degno di nota il chiostro della chiesa di Fraumunster con gli affreschi sulla fondazione del convento femminile.Una bellissima atmosfera la si può vivere salendo le piccole stradine che portano al Lindenhof la grande terrazza belvedere. Un tempo il piazzale veniva utilizzato dagli abitanti di Zurigo per organizzare incontri e nel 1798, si tenne il giuramento sulla costituzione elvetica; oggi il Lindenhof è un’oasi di pace e relax nel cuore della città. Una piccola appendice la merita anche un’istituzione culinaria, il leggendario “Sternen Grill” sul Bellevue. A soli cinquanta passi dal lussuoso ristorante Kronenhalle, praticamente fianco a fianco, quasi una rappresentazione di miseria e nobiltà. Il Sternen Grill delizia gli zurighesi con le sue salsicce arrosto dal 1963. Questo luogo è una sorta di mito: tutti i giorni, la gente fa la coda in strada per potersi accaparrare una salsiccia grigliata accompagnata dal “Bürli”, un croccante panino. Ci si può fermare a mangiarla sul posto nei tavolini all’aperto oppure si può gustarla, come ho fatto io, al piano superiore, la cui vista abbraccia il tetto della fermata dei tram di Bellevue, la Sechseläutenplatz e il lago di Zurigo. Ma la maggior parte degli zurighesi e dei turisti compra una salsiccia arrosto con il relativo “Bürli” e si siede poi sulla in riva al lago per gustarla con calma in compagnia dei bianchissimi cigni, altro simbolo di Zurigo. Zurigo è una località da prendere in considerazione, fuori dal turismo di massa, piena di attrazioni in grado di sedurre anche il viaggiatore abituato a visitare le grandi città d’Europa. Storia, arte, paesaggi mozzafiato, la bellezza del fiume e del lago. Questa é Zurigo, celebre per l'innovazione tecnologica, ma anche un posto ideale godersi la vita con un'atmosfera particolare.
PS in questo fugace weekend elvetico mi sono imbattuto in tante opere firmate Giacometti. Alberto, famoso scultore-incisore figlio di Giovanni, pittore post-impressionista a sua volta cugino di Augusto anch’egli pittore. Tre artisti svizzeri legati da stretta parentela e dalla loro presenza artistica a Zurigo.
Post's song : "Girls like you" performed by Maroon 5
8/18
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