Ancora sull'onda dell'asse con Parigi eccomi a Londra per questo weekend di pieno autunno. La compagnia è quella della rappresentazione nella ville lumiere di settembre, in quanto il caro amico Umberto, che doveva essere il buon quinto, non è potuto essere dei nostri per improvvisi impegni di lavoro. Il felice pretesto di questo mordi e fuggi londinese è stata la reunion di Graham Parker (mio artista musicale preferito) con i suoi Rumour, dopo quasi trent'anni, in un concerto al O2 Sheperd Bush Empire. Questa volta siamo noi (Vito Betty e il sottoscritto) ad aspettare Edoardo in arrivo da Copenhagen. E l'attesa l'abbiamo felicemente trascorsa a bere sidro e a provare piccoli “fingers” piatti britannici (scotch eggs per Vito, piccoli calamari per Betty e un paté di fegato per me) nello storico pub “Blackfriars” di fronte all'hotel dove abbiamo alloggiato per questa escursione musicale. Tutto a portata di mano : pub, hotel, stazione della metropolitana e della ferrovia cittadina (Blackfriars) e il lungo Tamigi nelle due rive. Non c'è di meglio.
Ecco Edoardo che esce dai tornelli della metropolitana. Lo accogliamo con fazzoletti bianchi e foto di rito e via quasi di peso con la prima delle nostre passeggiate verso Westminster. Il tempo è meraviglioso. Il cielo azzurro punteggiato da nuvole perfette per disposizione. Un salto al Savoy per vedere com'è, un altro al negozio di Liam Gallagher, il Pretty Green di Covent Garden e poi lungo Carnaby Street in attesa dell'evento culinario serale. Grazie a Edoardo che lavora come cameriere al Mash (Moder American Steak House) di Copenhagen ci aspetta un tavolo riservato all'omonimo di Londra della stessa proprietà, di recente eletto il miglior ristorante di carne della capitale britannica. L'accoglienza per Edoardo è stata davvero speciale, dove tutti (dalla manager danese ai colleghi camerieri, a quelli di sala, al sommelier ecc.ecc.) hanno portato nei loro racconti un po' delle loro esperienze lavorative e di vita. Staff felice e attento ai prodotti e ai piatti che stanno servendo; sono tutti giovani ma davvero professionali. Il locale è grande e in stile americano. Il nostro menù scelto è stato da gran gourmet con l'antipasto di foie gras scottato e tartare di carne Mash e un misto di teneri tagli di carne del mondo (America, Danimarca e Uruguay) affettati davanti a noi e accompagnati da salse varie (bernese, al pepe, al vino rosso, all'aglio con timo), purèè con bacon e crema di spinaci saltati. Un ottimo Napa Valley del 2009 a farci compagnia e un profitterol gustoso per concludere. E poi l'arrivo della busta “The Damage” contenente il conto. Per noi, grazie a Edoardo, non è stato un “danno” ma una meravigliosa sorpresa (50% di sconto su tutto, dall'aperitivo al caffè). Non vedo l'ora di andare a trovare Edoardo in Danimarca per provare altri ristoranti dove lui, grazie al suo lavoro, ha questo incredibile sconto se seduto al tavolo con altri. Mi aspetta un sublime sushi o l'eleganza di un locale francese : non vedo l'ora. Torniamo a noi … e alla camminata di ritorno in notturna verso l'hotel transitando dal centro del mondo “Piccadilly Circus”, passando intorno al Leicester Square, tirando dritto verso Covent Garden e convergendo poi fino allo scorgere del Tamigi fino alla nostra destinazione.
Il mattino seguente, dopo una veloce colazione in camera (Vito mi ha portato un impeccabile croissant francese da inzuppare nel caffè preparato con il coffeemaker in dotazione), ci siamo incamminati sempre sul lungo Tamigi questa volta in direzione ponte della Torre di Londra. In prossimità del grattacielo di forma particolare stanno girando un film del quale scopriremo poi il titolo : London Fields. Edoardo riconosce l'attore (ma anche musicista) Billy Bob Thornton, già marito di Angelina Jolie. Vito “quasi” a interrompere il ciak del momento urla un “Billy” all'indirizzo del set. Il buon Bob si gira e inizia a comunicare con Vito di musica parlando di concerti italiani e di dischi passati. Scena quasi surreale, ma incredibilmente vera. Vito è l'amico per antonomasia degli artisti e anche qui l'ha fatta da padrone. L'attrice che accompagna BBT è la nuova fiamma di Johnny Depp … come è piccolo il mondo. Pioviggina e per me è quasi una novità visto che nelle mie innumerevoli incursioni a Londra il tempo è sempre stato soleggiato. Prendiamo il bus 188 che ci trasporta fino a Greenwich. Siamo alla periferia di Londra ma il ritratto è quello delizioso delle piccole città di campagna inglesi. Il Cutty Sark (grande nave a vela) è in bella esposizione sulla riva del Tamigi mentre il mercatino locale è nascosto nelle vie del centro. Edoardo e io anticipiamo il nostro pranzo con un sashimi di salmone “al volo” veramente gustoso. Attraversiamo la piccola collinetta in direzione dell'Osservatorio che viene attraversato dal meridiano 0 (longitudine) famoso nel mondo. E quale migliore coincidenza visto che siamo a Greenwich e che nella notte ci sarà il cambio dell'ora (da legale a solare) ? Quasi a dire che siamo al posto giusto nel momento giusto. A pranzo il pub dietro la chiesa ci aspetta per un “quattro fish and chips, please”. In questo weekend londinese abbiamo camminato tanto quasi a ricalcare i passi parigini. Nel rientro in centro città, dietro mia insistenza, facciamo sosta al Ritz per emulare Hugh Grant in “Notting Hill”. I miei compagni di viaggio non l'avevano mai visitato internamente e quale occasione migliore di questa. Sfarzo, lusso, scene quasi da ottocento con feste private e tavoli apparecchiati per l'ora del té. Il Ritz, sia a Parigi che a Londra, per noi è il top degli hotels. Usciamo, prendiamo il tube verso Knightbridge tappa obbligata per Harrods. E' ottobre, ma vale per tutti i mesi dell'anno, e sembra Natale. E' festa e caos nei reparti gastronomici del pianoterra. Con calma iniziamo a dirigerci verso lo Sheperd Bush Empire per il concerto del nostro Graham.
Per me è un evento inseguito da trent'anni. Nell'unico concerto a Milano con i Rumour del 1983 ero ingiustificato assente per un torneo di calcio. Ancora oggi mi chiedo il perché di quella scelta : parola data ? Servivano i miei goals ? Bah. Eccomi finalmente dentro al teatro che consacrerà l'evento. Concerto straordinario, musica sublime, ritmi suggestivi, rock allo stato puro per un artista e per un gruppo di sessantenni. Che meraviglia !!! Si dorme un'ora in più questa notte ma per uno come me che si alza presto comunque non è un granché di differenza. E' domenica e la iniziamo con un “gratuito” breakfast buffet all'inglese, con tanto di uova e pancetta, hush brown, ceddar, pancakes, marmellata d'arancia e burro salato e tanto di tutto il resto del continente. Ci servirà come energia per la camminata del giorno, dove nell'ordine passeremo davanti a Westminster (Palazzo e Abbazia), agli scoiattoli, alle anatre, ai pellicani, alle mille specie di uccelli del St.James Park, lungo il “lungo” viale The Mall dove incrociamo la banda che corre verso il cambio della Guardia delle 11,30. Tagliamo a metà verso Piccadilly Street dirigendoci verso lo store sportivo del Lillywhite per acquistare un trolley per Edoardo (il giorno prima avevo comprato la maglia blu del mio Chelsea 2013/14). E' l'ora dei saluti con Edoardo, il nostro volo di rientro in partenza da Luton Airport ci attende. Uno spuntino veloce di nuovo al Blackfriars pub, un café (costosissimo) nella hall dell'hotel, baci e abbracci col nipote. Appuntamento a breve a Copenaghen per Vito e Betty e con me a dicembre (spero) per quel sushi promesso. Bye Bye London alla prossima. Mourinho mi aspetta …
Post's song : “White honey“ performed by Graham Parker
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