"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

mercredi, décembre 31, 2008

2008 year in travel

Dodici istantanee dodici.
Dodici mesi dell’anno : un anno di viaggi e in viaggio indiscutibilmente. Un anno difficile per me per tanti motivi, forse il più difficile in assoluto. Un anno da “frequent flyer” (22 voli) per cercare di mascherare bene i momenti no.
Ho visto tante nuove belle città : Budapest, Bratislava, Amburgo, Helsinki, Tallin, San Pietroburgo e Cracovia.
Ho scoperto sei nuove nazioni : Ungheria, Slovacchia, Finlandia, Estonia, Russia e Polonia.
Un’esplorazione soprattutto nell’est europeo. Momenti toccanti ad Auschwitz e Czestochowa, la fuga verso il sole e il caldo della Spagna del Sud con le meraviglie di Granada e Cordoba, i sapori natalizi di Dublino e Merano …
E poi i miei punti fermi da sempre Parigi (quest’anno anche per celebrare i 50 anni di Vito), Londra per vedere una partita del mio amato Chelsea e le cene, pranzi e colazioni con Umberto & famiglia.
Tanti viaggi enogastronomici, artistici (Billy Idol ad Amburgo, Brachetti a Torino e tutta la gioia e felicità musicale della città di Dublino), tifo-sportivi per seguire i Blues londinesi.
Un “frequent flyer” non da uomo d’affari ma da uomo in cerca di ritrovare se stesso.
Un grazie particolare e infinito ad Anna e Lucio amici da sempre che mi hanno “alleggerito” in modi diversi i pensieri pesanti e grazie anche alle mie preghiere quotidiane per la salute mia e delle persone che mi stanno a cuore.
Un 2008 dove ho visto Cinzia laurearsi a pieni voti (lode ed encomio) in ostetricia e dove la New Twingo è subentrata all'Almera che in quasi 12 anni è stata compagna di tanti piccoli viaggi (Cotswolds, Disneyland Paris, Costa Azzurra, Austria e i tour in bicicletta ... etc.etc.)
Il mio pensiero va ad Angela (Jolie) e Irene per le quali auguro la guarigione completa per una meritata serenità e alla mia mamma per starmi sempre vicino in tutte le cose che faccio.
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Cosa mi auguro e cosa auguro per tutti nel 2009 ?
Senza assoluta retorica … salute, salute e ancora salute. Nient’altro.
Per l'oroscopo cinese sarà il 2009 sarà l'anno del bufalo esattamente come lo era stato il 1961.
Spero nel buon auspicio.
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Post's song : "Boa sorte / Good luck" performed by Vanessa Da Mata e Ben Harper

mercredi, décembre 24, 2008

Since 1999, hundreds of people ...

Nel periodo natalizio del lontano 1999 (*) ho elaborato le mie creazioni originali e personalizzando le etichette per il prodotto che amo di più in assoluto : la Nutella.
La prima etichetta l’ho stampata su un comune foglio A4 quello utilizzato per fare le fotocopie in ufficio e poi incollata con il Vinavil sul vetro dei bicchieri da 200 gr. : quel Natale le regalai a tutte le mie colleghe e i miei colleghi della SPER collocandole una a fianco e una sopra all’altra per formare un simbolico albero di Natale.
Da allora ne ho fatta di strada e di etichette ne ho stampate a migliaia (ho ancora quasi tutti i file elaborati sul PC).
Ogni occasione è buona : per il Natale soprattutto, per i compleanni, per le feste tradizionali, per le occasioni speciali, come bomboniere per la nascita di bambini, cresime, matrimoni, battesimi ecc.ecc. Le ho esportate persino negli States a Chicago in occasione del Thanksgiving da Giulia e a Londra per ringraziare Gary Staker del Chelsea per la sua cortesia. Tutto è possibile quando il prodotto è la Nutella.
Negli anni ho cambiato i computer e le stampanti, ho cercato, trovandolo, il supporto più adatto passando da carta normale a etichette adesive speciali e ho migliorato al massimo il design grafico. Ora ho raggiunto davvero il top (per me) sia per qualità grafica sia per la qualità del supporto (etichette adesive lucide di taglio fotografico).
Le stampo in tutti formati, dalle vaschette piccole, al bicchiere dal 200 gr., dai vasetti da 400gr. e 750 gr. al formato da 3 kg., fino a quello da 5 kg. utilizzato dai bar pasticcerie per le crepes e le gauffres.
Sotto il periodo Natalizio ricevo tantissimi richieste, anche all’ultimo momento, per aiutare gli amici in un regalo originale e le utilizzo anche io per fare regali personali.
Come testimonianza vi riporto gli sms di ringraziamento ricevuti questo Natale dagli amici per i lavori effettuati che mi hanno davvero fatto piacere.
Da Lucio : “ Grandioso successo. Sono rimaste tutte estasiate. Mi sono preso un po’ parte del merito anche se io non ho fatto nulla. Sei un grande. Grazie e a dopo. Baci”. (etichette stampate e regalate per le sue giocatrici e per i suoi collaboratori della squadra di pallavolo dello Schuster nel formato vasetto da 400gr.)
Da Stefano : “Grande successone delle nutelle, tutti vogliono sapere il segreto, ma ti proteggerò come la formula della Coca-Cola zero !!! E stasera forza blues.”
Da Florence : “Il risultato delle nutelle è stato stupefacente ! Tutti entusiasti ! Grazie ancora, sei il migliore. Flo.” (etichette stampate e regalate per amiche e amici nei formati vasetto da 400 gr. e vasetto da 750 gr.)
Da Emanuela che nel suo blog nel post intitolato "The best of Christmas 2008" cita testuali parole "La Nutella è una delle invenzioni più riuscite nella storia dell'umanità. Questo vasetto vince il premio miglior regalo ricevuto 2008 per l'abbinamento riuscitissimo tra bontà e creatività. The winner is......Cinzia. GRAZIE" (etichetta commissionatami da Cinzia e stampata e regalata nel formato da 400gr.).

Che mondo sarebbe senza Nutella e in qualche caso senza Michele, Lele, Mich, Mik, Mike, Michael, Miguel … non è un caso che l'uomo più ricco d'Italia e patron della Ferrero si chiami Michele.

buon natale

(*) già nel 1995 in occasione del mio matrimonio con Silvia avevo stampato delle etichette speciali commemorative e avevo utilizzato oltre la Nutella anche i marchi storici della Coca-Cola, Guinness, Cote d'Or (per i cioccolatini da accompagnare al caffè), Fanta e Ferrero Rocher.

Post’s song : “I Want You Back” performed by Jackson 5

lundi, décembre 22, 2008

Meraner Advent

La foto a destra ritrae da sinistra i "sorridenti" Patrizia (Patty), Michele (Mich), Umberto (Bumby) e Daniele (Lele) prima della succulenta cena in quel di Lana (BZ) a pochi chilometri da Merano nel Gasthof Krone. Cena a base di piatti locali che spaziavano dai canederli al formaggio fuso, alla minestra di milza con pane, al tradizionale piatto tipico sudtirolese con salumi formaggi e cren, alle uova fritte adagiate su un letto di speck, per concluderla degnamente con lamponi caldi con gelato alla vaniglia e il classicissimo strudel di mele. Calorie alla conta ... meglio non contarle ... anche se abbiamo tentato di diluirle con la grappa di pere (per noi era di mele) offerta gentilmente dalla padrona di casa Frau Blücher direttamente arrivata dal cast di Frankestein Junior di Mel Brooks.
A Lana, ma anche a Merano e in tutta la zona del Sudtirolo si parla principalmente il tedesco e l'accento forzato degli abitanti della zona quando parlano in italiano è esattamente quello dei films doppiati con ambientazione teutonica. Tutto finisce in "en" e con le desinenze classiche verbali "are, ere, ire".
Frau Blücher (nome d'arte per noi ovviamente) voleva che finisssimo tutti i piatti senza lasciare alcuna briciola all'interno (in modo scherzoso ma imperativo) e ci siamo sentiti un po' come Mr.Bean quando nascondeva i resti della "tartare" di carne sotto i tovaglioli, sotto il posacenere, sotto il tavolo, sotto la formaggera, ecc.ecc.
Nel finale di cena Frau Blücher innamoratissima di Umberto ha richiesto esplicitamente una foto con lui mentre lo sbacciucchiava sulla guancia ... ho fatto fatica a rimanere impassibile nello scattare le foto. Insomma per farla breve abbiamo riso tutta la serata e vi assicuro in modo spassionatamente sorprendente. Ho anche scoperto che Patrizia è gelosa.
Domenica mattina, di buon'ora e dopo la più lunga notte dell'anno trascorsa sotto la trapunta dei letti dove eravamo alloggiati ci siamo recati a Merano teatro del famoso mercatino natalizio che si snoda lungo le rive del fiume Passirio. Il tempo era addirittura primaverile con la suggestiva cornice delle montagne innevate. Giro turistico della piacevole cittadina oltre alle soste negli stand in legno degli 80 e più espositori che offrivano prodotti alimentari locali e tipici oggetti d’artigianato, dagli addobbi natalizi ai lavori in legno, dai tessuti tradizionali ai giocattoli di una volta. Un panino con wurstel grigliati e crauti per suggellare questo ultimo weekend pre-natalizio e via di nuovo verso la casa di Cermenate non prima di aver comprato per Umberto le tipiche pantofole locali di lana in versione arancione (e pensare che Bumby insisteva nel volerle grigie).
In questa piccola fuga di Natale l'accessorio protagonista assoluto è stato il coinvolgente Nintendo DS lite e perchè no anche un improponibile profumo da donna di Clinique che Patrizia ci propinava a nostra insaputa nei momenti di estremo relax mentale costringendoci a non respirare per evitare l'esalazione letale...

Post's song "O è Natale tutti i giorni ..." performed by Irene Grandi

La foten a destren ritraen da sinistren die "sorridenten" Patrizien (Patty), Michelen (Mich), Umberten (Bumby) e Danielen (Lele) primen dem succulenten abendessen dass Lana (BZ) a pochen kilometren von Meran im Gasthof Krone. Abendesseb auf ... etc.etc.etc.

Frohe Weihnachten 2008 !
12/8

mardi, décembre 16, 2008

Live music at Christmas in Dublin

Musica musica e ancora musica. Nelle strade, nelle piazze, nei giardini, nelle chiese, nella sala del Powercourts shopping center o in quelle vere e proprie da concerti, ma soprattutto nei pub.
Dublino sotto questo punto di vista è fantastica. Non c’è nessuna città di quelle visitate così legata alla musica. Per me è stata una novità assoluta.
In compagnia dell’esperto musicale Vito (mio fratello) di Betty e di Edoardo si faceva quasi a gara per passare da un pub all’altro della zona di Temple Bar (cuore pulsante nel vero senso della parola di Dublino) ad ascoltare musica tradizionale (cantata o suonata) e musica attuale sempre seguita con trasporto dalle persone che ballano o cantano insieme agli interpreti che si alternano nei locali.
Di giorno in questo periodo sono le “carole” a tener banco, ma di sera si scatena la vera musica irlandese o comunque anglosassone.
Lungo il miglio di Temple Bar si susseguono pub classici i cui nomi ormai sono famosi a molti come il The Oliver Saint John Gogarty, dove tutti i giorni dalle 14,30 fino a notte fonda si può ascoltare ottima musica dal vivo oppure l’omonimo leggendario Temple Bar o il Farringtons’s (vedi foto post) o il Fitzsimons o il Teac na Ceibe.
E’ stato davvero piacevole, magari davanti a qualche piatto locale (in queste escursioni l’irish stew con pinta di birra annessa è stato semplicemente il giusto accompagnamento alla musica dal vivo, per non dimenticare l’immancabile fish & chips e il delizioso pane con burro salato).
E’ quasi Natale e a Dublino l’atmosfera si sente eccome.
Noi avevamo due missioni da compiere in questo viaggio : recuperare Edoardo (e tutte le sue innumerevoli e pesanti valigie) che ha trascorso tre mesi in terra irlandese per studiare inglese e portare a casa per Donatella, la mia amica collega, un bodhran di buona fattura (il bodhran è un tamburo a cornice usato soprattutto nel repertorio della musica popolare irlandese). Missioni compiute. A dire il vero la reunion con Edoardo è stata più articolata in quanto Vito e Betty sono arrivati a Dublino il giovedì; io mi sono aggregato loro il sabato mentre il buon Edoardo (che doveva arrivare il venerdì) con la scusa di una fastidiosa bronchite è rimasto a Copenaghen tra le braccia della fidanzata danese Sofie fino a domenica. Tutti insieme poi a recuperare i bagagli di cui sopra nella casa dove è stato ospitato. Bagagli di tutti i generi e di tutte le misure … ah questi giovani che non hanno la benché minima idea del tempo e dell’organizzazione !
E’ stata una vacanza breve ma festaiola e divertente sotto tutti i punti di vista, enogastronomici compresi.
La ciliegina sulla torta è stata la gita domenicale in quel di Howth piccolo paese magico per pescatori e sognatori sulla costa a nord-est di Dublino. Mezz’ora esatta di treno Dart dal centro ed eccoci in un altro mondo. Nel porticciolo piccoli negozi di vendita e affumicatura del pesce e l’attrazione di ben nove foche (all’appello se ne sono presentate due) con i versi dei gabbiani a far da colonna sonora.
Poi camminata intorno alla costa sul promontorio adiacente fino a quasi l’altro faro di questa piccola penisola. Da Howth partono infatti molti sentieri che si inerpicano sulle colline circostanti, non ancora urbanizzate, e lungo la costa, tra le scogliere e spiagge di questa parte d’Irlanda.
Una zuppa a base di pesce locale innaffiata dall’inesauribile birra (Vito è l’unico che “insiste” con la Guinness) a coronamento di una mattinata nel verde con il contorno del mare d’Irlanda.
Nel pomeriggio nel pub del nostro hotel visione live di Chelsea-West Ham terminata ahimè 1 a 1.
Note curiose (per me) : è la terza volta che mi reco a Dublino e non ho mai visto una goccia di pioggia …
Prossimo appuntamento con Dublino … fine anno 2009 Capodanno 2010 !
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Per leggere qualcosa di più approfondito sulla città di Dublino vi rimando al mio post di marzo 2007 intitolato “Il cielo sopra Dublino”.
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Post’s song : “Fairytale of New York” performed by The Pogues feat.Kirsty MacColl
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12/8