Un altro traguardo di vita raggiunto. Gli anni passano troppo velocemente e il mio cuore negli ultimi venti ha dovuto affrontare momenti non sempre felici pagandone probabilmente per le sofferenze, il dispiacere e le arrabbiature. Questo primo viaggio di settembre era stato programmato da mesi e la meta di Ibiza era, per tutti, una novità assoluta. Festeggiare i miei sessant’anni al mare e in buona compagnia è stato semplicemente appagante. Al trio storico settembrino di Mykonos e Parigi (Vito, Betty e io) si era aggiunto Giacomo, mio cugino figlio di Vincenzo fratello del Nick. L’impatto con l’accogliente Ibiza è stato subito elettrizzante. “Calda e verdeggiante” sono state le prime impressioni. La base era stata scelta a Sant Antoni de Portmany a nord dell’isola e la stessa si è dimostrata perfetta come punto di partenza per le sortite quotidiane e per la tranquillità del luogo. L’hotel Osiris si è rivelato una vera sorpresa per bellezza e qualità dei servizi. Dalla grande finestra con terrazzino della camera la vista sulla piccola baia “Platja Es Pouet” era proprio invitante e così non abbiamo perso tempo per immergerci nella sue calde acque. Una piccola dose di sole e poi via a rifocillarci al Chiringuito Ristorante Es Pueto per un pre-cena “con i piedi praticamente nell’acqua”. Fiumi di sangria “tinta e blanca”, fritto di tenerissimi calamari, gamberi all’aglio e la sbalorditiva salsa alioli (a base d’aglio) che in seguito avrebbe creato una vera dipendenza. Splendido benvenuto enogastronomico sull’isola. Una doccia rigenerante e una passeggiata sul lungomare di Sant Antoni giusto il tempo di vedere il tramonto arancione intenso e prendere posizione al tavolo che avevo prenotato per il mio compleanno. I festeggiamenti sono iniziati alla grande. I giorni a seguire hanno seguito una trama “scritta” al momento sulla base del meteo e delle calette da vedere sull’isola. La traccia quotidiana improvvisata prevedeva però una colazione abbondante con prodotti freschi di ottima qualità e poi le scorribande con la “nostra” confortevole Seat Arona che ci ha portato in giro per Ibiza. Tutte le scelte che si sono succedute giorno dopo giorno sono state degli autentici regali per gli “occhi” e per la “gola”. Spiagge con panorami meravigliosi e acque calde, ristorantini vista mare e relax per tutti tranne che per Vito e la sua energia positiva e sempre attiva. Splendide sono risultate la mattutina Cala Comte con le sue rocce vista isolotti adiacenti e la serale Cala Llonga dove abbiamo cenato praticamente sul mare nel locale “Amante”. Sorprendente anche la visita serale della parte vecchia di Ibiza ricca di localini ristoratori uno dietro l’altro con fiumi di persone liberate dai primi respiri delle restrizioni della pandemia. Così come emozionante la cena al Restaurante S’Illa des Bosc con il contorno di un acquazzone che ha reso unica l’atmosfera che ci circondava. L’ultima giornata di vacanza alle Baleari l’abbiamo trascorsa a Formentera (chiudendo per me il cerchio delle quattro isole) sulla bianchissima spiaggia Platja de Ses Illetes che si affaccia sulle acque che, a seconda delle sfumature cielo, assumevano colori incredibili che spaziavano in una gamma di turchese, celeste, azzurro e blu intenso. Il viaggio è stato una bellissima parentesi settembrina, in amorevole compagnia, con incantevoli perle per la vista e per il gusto. Un viaggio da ripetere per poter cogliere altri gioielli che per i pochi giorni trascorsi abbiamo dovuto tralasciare. Al rientro mi sono ricordato di un frammento del film “About a boy” dove il protagonista Will (Hugh Grant) citava : “… secondo me ogni uomo è un’isola e per di più questo è il momento giusto per esserlo. Questa è l’epoca delle isole. Cento anni fa era diverso, dovevi dipendere da altre persone. Nessuno aveva la TV, o i CD, o i DVD, o i video, o la macchina per farsi il caffè espresso in casa. A dire la verità non avevano niente per divertirsi. Oggi invece puoi crearti da solo una piccola isola paradiso. Con gli accessori giusti e, cosa ben più importante, con l’atteggiamento giusto, puoi essere assolato, tropicale, una calamita per le giovani turiste bionde. E a me piace pensare che io potrei proprio essere un’isola del genere, mi piace pensare di essere molto fico. Mi piace pensare di essere Ibiza …”. Non male come scelta direi.
Post's song :"Ci vuole orecchio" performer by Enzo Jannacci
9/21
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