"Voyager vous laisse d'abord sans voix, avant de vous transformer en conteur."

jeudi, novembre 20, 2014

Postcards of joy from Düsseldorf

Ci sono città che mi piacciono subito, di pelle. Quando Napoleone la vide per la prima volta, nei primi dell’ottocento, ammirato per la ricchezza e l’eleganza così particolarmente “chic” la definì a ragion veduta come una Petite Paris, o in tedesco Kleine Paris, precisamente una piccola Parigi. Oggi, probabilmente, l’imperatore francese non direbbe la stessa cosa e la definirebbe come ho fatto io, mettendomi alla sua stessa “altezza”, la piccola Berlino. E’ sulla stessa linea di Rotterdam e per certi azzardi urbani a Bilbao. Sto scrivendo di Düsseldorf che, nonostante la ricostruzione del dopoguerra, ha tuttora un fascino che cattura. 
Un tempo villaggio di pescatori, adagiato su due fiumi, il Düssel da cui prende il nome e soprattutto il grande Reno, la città capitale della Renania Settentrionale-Vestfalia è oggi una città moderna e ricercata, puntellata da meravigliosi spazi verdi che si possono ammirare dallo spazio girevole della Rheinturm, la torre del Reno, l’edificio più alto di tutta la città (172 M.) dove è anche installato l'orologio digitale più grande al mondo. E’ una città tra passato e modernità dove l’architettura urbanistica si integra perfettamente e armoniosamente. Spettacolare e avveniristico il quartiere di Medienhafen, un vero concentrato di strutture contemporanee. Architetti famosi, come Frank O.Gehry, hanno contribuito alla costruzione di palazzi dalle forme audaci che hanno trasformato splendidamente il vecchio porto fluviale. Altri gioielli architettonici moderni, come il bianchissimo e sinuoso nuovo teatro, il Schauspielhaus, regalano a Düsseldorf un fascino unico. 
Un'altra atmosfera da respirare è quella della città vecchia, l’Alstadt, che offre vicoli acciottolati, l’antica Schlossturn la torre del Castello, l’altra leggermente pendente della chiesa di St.Lambertus e facciate di case borghesi che ne testimoniano il glorioso passato. Vicino all'Altstadt si trova la Königsallee, familiarmente chiamata  Kö, una delle strade più lussuose dell'Europa con boutiques e negozi dei grandi nomi del fashion. Un elegante chilometro di passeggiata prediletta per lo shopping “chic”. Per la parte cultural-moderna ho visitato anche il museo d’arte contemporanea K20 (il Kunstsammlung NRW) struttura nero-grigia a forma di pianoforte che ospita quadri e collezioni dei grandi del novecento. Simboli e specialità locali sono perfetti come souvenir per i turisti. Si va dal “Killepitsch” digestivo alle erbe fino alla Lowensenf la senape di  Düsseldorf proposta i molteplici gusti. Da provare anche l’Altbier, la birra tradizionale della città, scura e ad alta fermentazione servita in bicchieri piccoli; ma il simbolo vero e proprio di Düsseldorf è il “Radschlager” il bambino che fa la ruota, omaggio a una delle più vecchie storie della città. Nel 1288, gli abitanti della città, bambini compresi, si riunirono per le strade in seguito a una battaglia vinta e per mostrare la loro gioia facevano il classico movimento della ruota. Oltre alla statua commemorativa in Burgplatz se ne ritrovano varianti di tutti i tipi, dai magneti ai pins, dalle versioni in porcellana, in legno (da me acquistata) o in marzapane. Una simpatica caccia al tesoro è anche quella di scovare le nove "statue sculture" contemporanee a grandezza naturale di persone rimosse dalla quotidianità e sistemate su colonne pubblicitarie come piedistallo. Sono chiamati i santi pilastro “Saints Pillar” e sono opere di un progetto dell’artista Pòggeler. Io ne ho trovate otto. L’ultima, quella del turista, l’ho lasciata per poter ritornare a Dusseldorf e per me ogni occasione sarà buona. In tutti i viaggi bisogna lasciare qualcosa per poterci ritornare. E’ il più bel pretesto.
Gastronomia e dintorni. A pranzo del primo giorno di vacanza ho provato il menù degustazione del Berens am Kai un luminoso ristorante con vetrate sul Reno. Zuppa di asparagi, filetto di cervo, dolce di limone al caffè queste le preparazioni creative per un pasto gourmet. Nelle mie passeggiate nella città vecchia ho gustato al volo il classico panino col bratwurst alla griglia e le patatine fritte in stile belga. Il pretesto di questi tre splendidi giorni a  Düsseldorf è stato il concerto di uno dei miei artisti preferiti : Billy Idol. Il concerto del tour che segue l’uscita del nuovo disco ha una scaletta elettrizzante. Pezzi nuovi e vecchi velocissimi ad alta gradazione rock. Billy non mi delude mai  : energia allo stato puro con i suoi capelli biondi a spazzola e petto nudo nonostante i quasi sessant’anni. Band formidabile, capitanata dal fido Steve Stevens, incessante nel ritmo e curata negli arrangiamenti. Un concerto da non perdere. Architettura avveniristica e non-convenzionale, tradizione e tendenza, metropoli moderna e pulsante ma a misura d’uomo : questa è Düsseldorf. Capitale della moda tedesca, ospita numerose fiere internazionali, come quella dell’abbigliamento e delle scarpe. Non mi sono sottratto di fare shopping gratificante : una stupenda, originale nella forma del colletto, camicia di Van Laack e un paio di stivaletti di pelle. La passeggiata lungo il fiume Reno sarà suggestiva in ogni stagione dell’anno, per me lo è stata in autunno.

Post's song : "Can't break me down" performed by Billy Idol
11/14

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