Tramonti, albe e tzatziki nelle Cicladi.
A Santorini, a Paros e ad Antiparos.
Se penso alla Grecia, io penso al bianco delle case sfolgoranti di lucentezza, in contrasto col blu radioso del cielo e del mare. Penso alle porte e alle finestre colorate di blu, ai balconi in fiore, alle strade strette, ai mulini e ai fari a rappresentare la scenografia. Penso alle taverne dove si pranza e si cena all’aperto, con le sedie di paglia e le tovagliette di carta. Penso alla tzatziki (salsa) da gustare con la pita calda in apertura e alla mastika (liquore) in chiusura dei pasti. Penso ai gatti che girano tra i tavoli alla ricerca del cibo o addormentati sui gradini. Se penso a una vacanza di mare all'estero vedo le Cicladi. Questo viaggio ha coinciso in partenza col mio sessantatreesimo compleanno. Volo operativo su Santorini. Santorini è l’isola greca cui non si può rinunciare. E’ l’essenza non solo della Grecia, ma dell’incanto in sé: qui si legano la meraviglia della natura e la bellezza che l’uomo è riuscito a realizzare. Altezzosa, scomoda, tortuosa, piena di difetti ma avvenente, indimenticabile, unica. Perfetta per chi ama le emozioni visive forti. Quando ci si affaccia sulla caldera camminando per la piccola strada a strapiombio si resta incantati da tanta bellezza. Appena arrivati (Betty, Vito e io) nel pomeriggio, giusto il tempo di adagiare il piccolo bagaglio nelle splendide camere dell’Hillside Elegance Suite ed eravamo già dentro la magia di questa isola incomparabile al mondo. Il benvenuto ce lo regaleranno una pita (pane greco) con gyros (carne tagliata a strisce sottili) e una fresca birra greca. Il cielo terso e azzurro e il sole splendente ci faranno pregustare l’arrivo di un bellissimo tramonto. Prendiamo l’autobus che collega Fira (il centro dell’isola) a Oia. Ci precipitiamo, percorrendo le piccole viuzze, per trovare un posto perfetto su quel palcoscenico, quasi teatrale, da dove si può ammirare il tramonto. Qui i tramonti incendiano il cielo, sono un simbolo indiscusso di un fascino senza tempo. E’ bello vedere quanta gente si ritrova insieme per vedere questo fenomeno naturale che emoziona sempre. E questo vale per tutti i tramonti che ricordo nelle mie fughe da viaggio, da quello “rosso fuoco” di Istanbul a quello “musicale” sulla scalinata bordo mare di Zara, da quello “arcobaleno” di Mykonos a quello “verde” di Ischia e via “scrivendo”. Dovrei spulciare nelle mie oltre sessantamila istantanee, fare una cartella e inserire tutti i tramonti che ho vissuto. Come ai concerti, finito lo spettacolo, piano piano si riprendono le strade di ritorno. Per noi era solo l’inizio del viaggio e dovevamo ancora festeggiare il mio compleanno. Moussakà per tutti e ritorno alla base per la notte che trascorreremo in attesa, l’indomani, del traghetto per Paros. A Santorini ci torneremo negli ultimi due giorni di vacanza e continuerò a scrivere di quest’isola meravigliosa. Dal tramonto all’alba il passo è veloce. Dal terrazzino della nostra “reggia” abbiamo gioito della vista di un’aurora spettacolare che segnava l’inizio del nuovo giorno. Una ricca colazione, un taxi riservato che ci porterà al porto nuovo e via verso l’isola di Paros che dista un’ora e mezza di navigazione. Prendiamo l’auto a noleggio, anch’essa prenotata in precedenza, e ci dirigiamo nella piccola località di Aliki dove ci aspettavano le nostre stanze vista mare. L’auto che ci hanno assegnato risulterà troppo “ingombrante” per le piccole strade dell’isola, ma tant’è. Paros è una novità per tutti, ovvero per Betty, per Vito e per me. Qui il tempo di cambiarci d’abito è d’uopo, con la differenza che saranno i costumi, gli asciugamani e la ciabatte da spiaggia a definire lo status di “vacanza al mare”. Cinque minuti a piedi e siamo già immersi nelle splendide acque “calde” dell’Egeo col mare limpido della piccola baia di Aliki. Impatto meraviglioso sull’isola di Paros, così come sarà il primo pranzo all’aperto con tanti piatti tipici e salse, dove l’immancabile tzatziki diventerà il termine di paragone con tutte le taverne che visiteremo in seguito. Oltre alla tzatiki (salsa a base di yogurt greco, cetrioli e aglio), nel nostro primo approccio gastronomico, abbiamo provato la skordalia a base di patate e tanto aglio e la melitzanosalada la salsa di melanzane affumicate. Fanno tutte parte delle “meze”, la selezione di antipasti che si ritrovano in tutti i menù. Alle salse abbiamo aggiunto un piatto di alici fritte, un altro con polpette di pesce e un altro ancora con il formaggio saltato in padella (saganaki), tutti rigorosamente da condividere. La condivisione è un’altra prerogativa dei pranzi in Grecia. Si assaggia di tutto, così come la mastica (liquore aromatizzato al mastice di Chios, una resina ottenuta dal lentisco) e i dolcetti o frutti di stagione offerti dai locali a fine pasto. Grazie alle ricerche sul web cerchiamo le migliori spiagge sparse sull’isola e iniziamo a verificarle già nel pomeriggio del giorno del nostro arrivo. In sequenza nel nostro soggiorno sull’isola di Paros vedremo quelle di Kolimbrites, Golden Beach e Monastiri. Da questa ultima spiaggia abbiamo anche seguito il percorso trekking n. 1 dove in circa trenta minuti si raggiunge il faro Korakas Lighthouse, con un paesaggio davvero suggestivo e da dove si possono ammirare scenari incredibilmente fantastici (vedi foto del post). Irrinunciabile anche la visione della bianca chora di Paroikia, la capitale e principale porto dell’isola. A queste spiagge, nella nostra quotidianità di vacanza al mare, abbiamo inserito felicemente l’approdo sull’isola di Antiparos con un traghetto di una decina di minuti a un costo davvero irrisorio. Ad Antiparos abbiamo trascorso un giorno completo alternando due spiagge (Farenomeni e Agios Georgios) e nel mezzo un fantastico pranzo in riva al mare alla taverna Mpakas, con vista spettacolare. Dal menù, oltre all’immancabile tzatziki abbiamo gustato piatti tipici come il capretto al sugo e le polpette fritte. Ad Antiparos siamo anche tornati per un aperitivo vista mare, ma soprattutto vista tramonto. Curiosità del posto : ad Antiparos si può avvistare d’estate il celebre attore Tom Hanks che, insieme alla moglie di origini elleniche, ha acquistato una villa proprio sull’isola. Noi lo abbiamo ironicamente “avvistato” nei visi di tantissime persone, senza aver la certezza che fosse proprio lui. Spiagge, pranzi, tramonti, cene, sono stati i nostri temi ricorrenti in questa vacanza alle Cicladi. E quindi bagni nelle deliziose, cristalline e calde acque di Paros, di Antiparos e di Santorini, splendidi pasti nelle taverne con tavoli all’aperto sempre vista mare e tramonti. Il tutto sembra magico e incredibile ed è la Grecia che noi preferiamo in assoluto. Quella magia che abbiamo rivisto nelle ultime due giornate a Santorini. Il luccichio del sole, l’immenso blu, il presepe costituito da hotel, piscine, cupole blu delle chiese e ristoranti sia di giorno che illuminati magistralmente la sera dopo il tramonto. Santorini è davvero una star elegante e abbiamo anche goduto di una splendida giornata al mare, sulla spiaggia di sabbia nera di Perivolos. Nel nostro soggiorno ellenico abbiamo assaporato anche altre varie prelibatezze culinarie greche, partendo ovviamente dalla sempre presente tzatziki. Si va dalla gustosa moussaka (sformato di melanzane e carne trita ricoperto da besciamella), al gyros versione panino e piatto, dalle croccanti e saporite melanzane fritte al polpo alla griglia, dalle tenere fritture di calamari al tonno scottato. Fiumi di birra e qualche assaggio di vino bianco della casa ad accompagnare queste delizie greche. E’ stata l’ennesima vacanza nella quale quello che avevamo “pensato e sognato” si è avverato nonostante un mio problema di salute che per fortuna non ha influito fisicamente sul corso delle giornate, sebbene mentalmente ha impensierito il gruppo.
Per questo mio “imprevisto” di salute, che spero rimanga tale, devo ringraziare pubblicamente il Dott. Borotto e la Dott.ssa Giordano per la loro gentilezza e disponibilità via cellulare. Gli anni trascorsi nel mio Poliambulatorio e grazie al mio farmi benvolere mi sono stati d’aiuto.
Post's song : "The Blues" performed by Randy Newman and Paul Simon
09/24
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