Ripensando alle mie storie di viaggi, non mai superato la soglia dei sette giorni, se non per quello in Giappone dove avevo raggiunto la quota di nove. I viaggi di pochi giorni, personalmente, regalano un’intensità maggiore sia durante il soggiorno stesso che al rientro con quella voglia di cambiare il quotidiano e come stimolo per nuove sfide. Le sensazioni che si provano in viaggio sono incredibili. Anche in questo viaggio in terra ellenica, o meglio su una piccola isoletta delle Cicladi, mi sono ricaricato come energia positiva mentale. A sei anni di distanza sono ritornato sull’isola di Koufonissi dove mi attendeva, già dal mio sbarco al porto, il mio grande amico Andrea “Fanto” Fantonelli. Andrea è un regista televisivo freelance (vedi di recente trasmissioni come Gialappa’s Show, Mad in Italy e prossimamente con Piero Chiambretti sulla Rai a settembre) che ha collaborato e collabora ancora con Sky, Rai, Mediaset e via dicendo. Il suo è un lungo curriculum che potrete ritrovare in rete. Per me è soprattutto Andrea, un amico e perché no anche il mio chef preferito, in quanto come cuoco ho già recensito un paio di serate a casa sua e di Cinzia dove si è destreggiato a livelli altissimi in una cucina gourmet rielaborata. I giorni trascorsi insieme a Koufonissi si sono rivelati preziosi sotto tutti i punti di vista, soprattutto per rafforzare un’amicizia che considero “speciale”. Dal momento del mio arrivo, alla nostra prima birra in spiaggia nel pomeriggio, abbiamo iniziato a dialogare confrontandoci su tantissimi argomenti ed eravamo preoccupati pensando di non aver più niente da dirci per i giorni a seguire. Non è stato così. Da quel momento, fino al nostro dividerci per il rientro in Italia, è stato un continuo scambio dialettico ed eravamo d’accordo praticamente su tutto, dalla politica, alla musica, dallo sport alla religione, dal cinema alla sanità, ecc.ecc. I tre giorni a seguire sono stati scanditi da un programma che ha rasentato la traccia della deliziosa commedia cinematografica del film “Ricomincio da capo” (il giorno della marmotta) dove eravamo felicemente “condannati” a rivivere la stessa giornata. Il tempo meteo sempre perfetto con sole splendido e una brezza da godimento, la colazione con yogurt greco, miele e frittatine di ceci con marmellata di fichi da spalmare sulle stesse, la lunga passeggiata per raggiungere prima la spiaggia di Pori per un drink a spezzare la mattinata, per poi proseguire verso Fanos beach per una lunga nuotata da parte di Andrea e un accenno di bagno, con maglietta che protegge dai raggi solari UPF 50+ per me. Quando si raggiungeva l’ora del pranzo si ritornava nella meravigliosa casa bianca di proprietà del “Fanto” e della moglie Cinzia per un pasto a base di pasta preparato al momento dal grande cuoco. (nei tre pranzi si sono succeduti maccheroncini integrali con crema di parmigiano e tartufo, pasta sempre integrale alla Norma con melanzane fritte, linguine al sugo di pomodoro e tonno). Nel pomeriggio libero sfogo con film o programmi in tv e dopo che il sole poteva far meno danni un nuovo bagno al mare sulla spiaggia di Ammos, adiacente la casa e il porto. Conclusione memorabile delle giornate, le serate a cena in taverne tradizionali dell’isola con l’immancabile tzatziki (salsa con yogurt greco, cetrioli e aglio) e altre prelibatezze dello scibile gastronomico greco (salsa di melanzane, salsa di patate con aglio, pescato fritto o marinato, calamari alla griglia, polpettine fritte di zucchine, tonno marinato, moussaka, spiedini di pollo, feta nella versione fritta, ecc.ecc. E per concludere i liquori tipici greci, la mastika (la mia preferita) il raki e il rakomelo. In una di queste serate abbiamo avuto l’incontro con il grandissimo e iconico cantante Gianni Morandi con tanto di selfie a immortalarne l’evento. Meno male che ero in compagnia di un regista che ha evitato il problema della luce che il buon Gianni voleva perfetta. Quattro giorni insieme, sebbene per arrivare sull’isola ho dovuto prendere un aereo per Atene (quello di andata con quasi sei ore di ritardo) con arrivo in piena notte in hotel al Pireo dove la mattina seguente avevo il traghetto di cinque ore per Koufonissi. Siamo rientrati insieme lo stesso giorno con la stessa nave ma divisi dal volo a poche ore di distanza. La vera sorpresa del breve soggiorno a Koufonissi è stata quella di Luna (o Luli) la gatta di famiglia che ci ha tenuto compagnia nelle ore trascorse in casa. Per fortuna avevo iniziato una cura dettatami dall’amico dermatologo Frenk con l’antistaminico serale per il mio annoso problema di vasculite orticarioide. Tutto ciò mi ha evitato i sintomi tipici dell’allergia ai gatti che da sempre “coltivo” con asma, bruciore agli occhi e rinite. Alla fine il risultato è stato quello di vera simpatia per Luna e spero la cosa sia stata reciproca. Quando la rivedrò in città mi farà sapere. Ringrazio infinitamente Andrea per la sua gentilezza e ospitalità e soprattutto per aver condiviso questi giorni nella zona di mare che preferisco della Grecia, le Cicladi. Koufonissi è un vero gioiello come avevo recensito sei anni fa. E’ la più piccola isola delle Cicladi, offre un’esperienza isolana autentica e tranquilla. Facile da girare a piedi e va oltre gli stereotipi delle Cicladi che vanno dalle spiagge incontaminate ai villaggi tipici, dalle bellezze naturali alle casette bianche con infissi blu, dalle taverne tradizionali accoglienti ai panorami stupendi a qualsiasi ora del giorno. Qui si percorrono i pittoreschi sentieri costieri dell’isola, si scoprono calette appartate, si gode la pace e la tranquillità. E’ un vero paradiso. Cosa si può volere di più. Quel di più è stata la mia fortuna di trascorrerlo con un amico speciale che ho definito, nel titolo del racconto, anche come mio chef personale.
Post's song : "Human" performed by Lenny Kravitz
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