Vivere l'atmosfera di Londra nella settimana che precede il Natale è un'esperienza unica.
Aggiungete poi la spolverata di neve su tutta la città e avete raddoppiato l'emozione.
A dire il vero il mio “mordi e fuggi” londinese aveva come obiettivo primario l'assistere al match della premier league di football tra i miei Blues (Chelsea) e i Reds del Manchester United.
Il destino però era in agguato e mentre ero sul treno, che dall'aeroporto di Luton mi portava alla stazione St.Pancras di Londra,
mi raggiungevano due sms del mio grande amico Steffe (producer di Sky Sport) che facevano crollare il “piano A” della mia trasferta. Il primo citava malinconicamente per me “Mik hanno rinviato adesso la partita di domani”, mentre il secondo era quello arrivato precedentemente a
lui dai produttori inglesi che nel dettaglio spiegava il rinvio del match “PLP Alert : Chelsea v Man Utd tomorrow has now benn postponed due to weather”. Sì perchè quel weather “tempo meteorologico” lo vedevo attraverso i finestrini con la neve copiosa
che si appoggiava sui binari e sulle stazioni in transito. A quel punto dovevo trovare velocemente un piano B per non perdermi nemmeno un istante che avrei passato a Londra.
Il piano B lo avevo già pensato ancor prima della partenza parlandone con l'amico regista freelance televisivo Andrea Fantonelli incontrato casualmente in un grande store milanese entrambi alle prese con i regali di Natale. Scelta che ho reso concreta immediatamente appena arrivato nella city.
Il concerto che consacrava 25 anni di attività di Mick Hucknall e il resto dei Simply Red è stato bellissimo (conoscevo tutte le canzoni) e le considerazioni del buon “Fanto”, che aveva visto il concerto un paio di settimane prima, precise e sul pezzo : l'O2 Arena ha un'acustica perfetta, così come l'organizzazione e l'avveniristica struttura dell'impianto.
La fortuna, come scritto nelle prime righe del post, è anche quella di vivere i giorni che precedono il Natale in questa meravigliosa, colorata, pulsante, tradizional-chic, caotica, vitale metropoli inglese.
Ed ecco quindi che al piano B si è aggiunto con naturalezza e spensieratezza il piano C (la C che sta per Christmas Time).
Un po' di shopping natalizio che non guasta mai cercando piccoli regali esclusivi per parenti e amici (un'unica cosa per me) puntando sempre sulla semplicità e sull'originalità. In un batter d'occhio eccomi al “floor -1” del grande magazzino di Selfdriges a ispezionare i banconi assortiti di novità di design oppure con il naso appoggiato alle vetrine dei piccolissimi negozietti dell'Oxo Tower nella parte Sud del Tamigi per scovare l'oggettistica più particolare.
Una sosta per un tè rigorosamente con una punta di latte freddo, un dolcetto natalizio, un mix ideale di carburazione per le altre incursioni di shopping commissionatemi da Vito e Steffe.
Alla fine, come spesso accade, ho acquistato oggetti che riempiranno e arricchiranno la mia casa. Casa che in questo periodo dell'anno è ancora più calda di atmosfera con le piccolissime luci lungo il perimetro del pavimento del mio parquet in puro acero canadese. Un po' me ne vanto.
Già estremamente felice per il raggiungimento del piano B e del piano C ho voluto suggellare il mio blitz a Londra con il piano D (la D sta per Delicatessen, gastronomia).
Qui la dritta era arrivata tra le righe della conversazione con
il buon “Fanto” che mi ha caldamente consigliato questo nuovo trend culinario che ho verificato e certificato con un pranzo all'Inamo Restaurant in zona Soho.
Prenotato il mio tavolo online su Internet e gestione completa
"touch screen" per tutta la
durata del mio pranzo interagendo con il tavolo dotato di puntatore e schermo che ti permettono di visualizzare menù e piatti per poi ordinarli con un semplice click. Cucina fusion giapponese creativa, personale cordiale ed efficiente (colgo l'occasione per salutare l'abruzzese Giuseppe che mi ha aiutato nella scelta dei piatti) e gestione tecnologicamente all'avanguardia di
questo locale fuori dagli schemi classici della ristorazione.
Carpaccio tartufato, costolette di maiale in salsa agrodolce e una sorprendente pannacotta al cocco con frutta tropicale. Queste alla fine sono state le mie scelte.
Il click finale con la richiesta del conto e via di nuovo per gli ultimi piccoli acquisti.
Tutto
è bene quel che finisce bene
e per fortuna trascorrerò il mio Natale in famiglia (con gli amici prima e con i parenti il 25). Fortuna perché quel maltempo, accennato per raccontarvi del rinvio della partita, ha causato ritardi e/o cancellazioni dei voli in tutta Europa per la chiusura parziale o totale in alternanza degli aeroporti londinesi. In città il tempo era tranquillo ma appena fuori ...
La partita ho saputo poi parlandone telefonicamente con Gary Staker,
team manager del Chelsea che non è stata rinviata per la neve caduta sul manto erboso
dello Stamford Brdge, ma per colpa della Royal Mail (poste britanniche) che non ha consegnato in tempo (causa il maltempo dei giorni precedenti) i biglietti per i tifosi avversari.
Il destino e il mio fiuto intuitivo mi hanno infine aiutato nel rientro in Italia e sempre via Internet ho cambiato il volo e l'aeroporto il giusto
tempo per rientrare a casa calpestando la soffice e silenziosa neve notturna. La stessa neve che in partenza nell'alba milanese era ghiaccio allo stato puro.
Il titolo del post fa riferimento alla meravigliosa e calda sciarpa fatta a mano dalla signora Vittoria e regalatami dalla stessa.
Sciarpa che ho sfoggiato per le vie di Londra donandomi quel tono di classe e signorilità di cui sono andato fiero per tutto il breve soggiorno. Ironia della sorte ha voluto che la mia sciarpa avesse lo stesso colore della Victoria Line (una delle 14 linee della metropolitana di Londra).
Che sia il destino ? Grazie ancora Vittoria, resto in attesa del cappellino !
Un grazie particolare anche a Steffe per gli sms di avviso, assistenza, supporto e conforto nei miei spostamenti verso l'aeroporto.
Ha sostituito egregiamente l'altro grande amico Umberto sempre impeccabile nel lavoro di mio official personal flight controller. Questa volta era anche lui in viaggio con la famiglia in uno splendido weekend a Bratislava. Una vacanza l'anno, oltre quella insieme, gliela concedo.