
Una volta l’anno ci ritorno, in genere proprio in questo periodo, per staccare dalla mia quotidianità, per riflettere, per essere immerso nei miei pensieri, con il gradevole contorno di una delle più belle città al mondo.
Vado a Parigi per l’affetto che mi lega a questa città, per il passato che ha rappresentato, per essere la prima città estera che ho visitato.
Vado senza la frenesia tipica del turista, passeggio senza fretta, respiro la città. Cammino in mezzo alla folla (è la città turistica più visitata al mondo) e mi rivedo un po’ come Hugh Grant quando passeggia tra la gente di Notting Hill mentre le stagioni passano.


Obiettivo del viaggio, come pretesto, era l’acquisto delle All Star Converse nere in pelle leggera modello "i-Robot" (vedere i primi minuti del film con Will Smith) : obiettivo raggiunto come si può vedere dalla foto.
Quest’anno di nuovo ho "rivisto" l’interno del Pantheon con le sue tombe "famose" (Voltaire, Zola, Dumas etc.etc.), l’interno dell’Opera, la Sainte Chapelle (una novità) e ho allegramente trascorso, abbronzandomi, un’ora sul bateau parisien percorrendo la Senna circondato da ponti e monumenti ascoltando il commento in spagnolo per lo più.

Parigi è anche il motivo di incontro con la mia professoressa di francese, Caroline, che lavora in un hotel nella zona di Saint Germain. Una conversazione di un paio d’ore chiedendole i più possibili trucchi sulla lingua francese. L’ultima lezione dal vivo fu nel 2004 ma secondo lei mi basterebbe un mese a Parigi in sua compagnia per impararlo abbastanza bene (il nostro ritmo di lezioni avviene attraverso estemporanee e-mail di ragguaglio).
Il tempo è stato splendido, il cielo terso e il sole che batteva sempre forte e quest’anno ha toccato i 36 gradi ma con meno umidità di Milano.


E poi le crepes (la mia preferità è quella alla Nutella), i panini gyros dei greci e turchi nel Quartiere Latino. Ecc.ecc.ecc. La mia zona di riferimento è proprio Montparnasse; vado sempre al solito hotel, lì ritrovo i locali che animano da sempre il quartiere. E’ un incrocio di vie sempre colorate, sempre vive. Amo Parigi più di ogni altra città, sebbene ogni volta che vado a Londra mi vengono i dubbi e per fugarli ritorno a Parigi. Amo Parigi sebbene ogni anno diventa sempre più cara (quasi il doppio se non addirittura il triplo): per fortuna ho gli accorgimenti per tenerle testa. Paris ma cherie ou Paris ma chere. Paris est toujours Paris et je l’aime.

Paris est en fait dans mon coeur mais en compétition avec Londres, chaque fois que je vais à Londres,j'ai l’impression de la préférer mais de retour à Paris , là.....j'en suis certain, c'est Paris qui me tient.Paris à le désaventage d'être une ville de plus en plus cher chaque année si on la visite en touriste, tout coûte de double ou le triple d'ailleurs. Heureusement je sais comment ne pas trop dépenser!!
Paris ma cherie ou Paris ma chère. Paris est toujours Paris que j'aime.
Post's song : "Serious" performed by Duran Duran
7/6