Eccomi di ritorno da quella che ormai considero la mia seconda città : Parigi.
Una volta l’anno ci ritorno, in genere proprio in questo periodo, per staccare dalla mia quotidianità, per riflettere, per essere immerso nei miei pensieri, con il gradevole contorno di una delle più belle città al mondo.
Vado a Parigi per l’affetto che mi lega a questa città, per il passato che ha rappresentato, per essere la prima città estera che ho visitato.
Vado senza la frenesia tipica del turista, passeggio senza fretta, respiro la città. Cammino in mezzo alla folla (è la città turistica più visitata al mondo) e mi rivedo un po’ come Hugh Grant quando passeggia tra la gente di Notting Hill mentre le stagioni passano.
Una volta l’anno ci ritorno, in genere proprio in questo periodo, per staccare dalla mia quotidianità, per riflettere, per essere immerso nei miei pensieri, con il gradevole contorno di una delle più belle città al mondo.
Vado a Parigi per l’affetto che mi lega a questa città, per il passato che ha rappresentato, per essere la prima città estera che ho visitato.
Vado senza la frenesia tipica del turista, passeggio senza fretta, respiro la città. Cammino in mezzo alla folla (è la città turistica più visitata al mondo) e mi rivedo un po’ come Hugh Grant quando passeggia tra la gente di Notting Hill mentre le stagioni passano.
Cammino cammino cammino : Parigi è l’unica città che si presta a tutto ciò. In qualsiasi punto della città vedi in lontananza qualcosa di magico, monumenti, ponti, chiese, posti famosi ed è quasi inutile prendere con ossessione la metrò (14 linee che coprono interamente la città) o il bus. Camminando vedi che il bello si avvicina e quindi è divertente (e anche salutare) percorrere le vie di Parigi a inseguire un monumento, una chiesa, un ponte. Percorrere il lungosenna senza affrettare il passo, guardare la gente nei mille risvolti. E’ stato il libro di Corrado Augias "I segreti di Parigi" a darmi la voglia di tornare in questa splendida città e vederla sotto il punto di vista non turistico; vedere posti poco frequentati dalla massa, cercare quello che gli altri, parigini a parte, non vedono.
E nonostante sia solo, sto bene. Inseguo forse un’illusione, un sogno, un fantasma del passato : mi serve tutto ciò, mi è da aiuto o quantomeno cerco di darmi una risposta, che puntualmente non arriva ma almeno ci tento. Allora Parigi rimane sempre un bel pretesto, perché la città è straordinaria e per me molto rilassante. Mangio all’ora che voglio, mi alzo all’ora che voglio, faccio quello che voglio : è l’unico momento dell’anno che ritaglio spazi e tempi tutti per me.
Obiettivo del viaggio, come pretesto, era l’acquisto delle All Star Converse nere in pelle leggera modello "i-Robot" (vedere i primi minuti del film con Will Smith) : obiettivo raggiunto come si può vedere dalla foto.
Quest’anno di nuovo ho "rivisto" l’interno del Pantheon con le sue tombe "famose" (Voltaire, Zola, Dumas etc.etc.), l’interno dell’Opera, la Sainte Chapelle (una novità) e ho allegramente trascorso, abbronzandomi, un’ora sul bateau parisien percorrendo la Senna circondato da ponti e monumenti ascoltando il commento in spagnolo per lo più.
Quest’anno di nuovo ho "rivisto" l’interno del Pantheon con le sue tombe "famose" (Voltaire, Zola, Dumas etc.etc.), l’interno dell’Opera, la Sainte Chapelle (una novità) e ho allegramente trascorso, abbronzandomi, un’ora sul bateau parisien percorrendo la Senna circondato da ponti e monumenti ascoltando il commento in spagnolo per lo più.
Parigi è anche il motivo di incontro con la mia professoressa di francese, Caroline, che lavora in un hotel nella zona di Saint Germain. Una conversazione di un paio d’ore chiedendole i più possibili trucchi sulla lingua francese. L’ultima lezione dal vivo fu nel 2004 ma secondo lei mi basterebbe un mese a Parigi in sua compagnia per impararlo abbastanza bene (il nostro ritmo di lezioni avviene attraverso estemporanee e-mail di ragguaglio).
Il tempo è stato splendido, il cielo terso e il sole che batteva sempre forte e quest’anno ha toccato i 36 gradi ma con meno umidità di Milano.
Faccio sempre un salto sulla Tour Montparnasse per ammirare dall’alto dei 210 metri tutta Parigi : il consiglio è di arrivarci un venti/trenta minuti prima del tramonto, la luce del sole si spegne e quella elettrica dei monumenti si accende; è uno spettacolo unico. E poi i mille ristoranti (non so mai quale scegliere per la varietà delle etnie), i mille negozi tipici, i parchi interni e perché no i cimiteri dove sono sepolte grandi celebrità.
E poi le crepes (la mia preferità è quella alla Nutella), i panini gyros dei greci e turchi nel Quartiere Latino. Ecc.ecc.ecc. La mia zona di riferimento è proprio Montparnasse; vado sempre al solito hotel, lì ritrovo i locali che animano da sempre il quartiere. E’ un incrocio di vie sempre colorate, sempre vive. Amo Parigi più di ogni altra città, sebbene ogni volta che vado a Londra mi vengono i dubbi e per fugarli ritorno a Parigi. Amo Parigi sebbene ogni anno diventa sempre più cara (quasi il doppio se non addirittura il triplo): per fortuna ho gli accorgimenti per tenerle testa. Paris ma cherie ou Paris ma chere. Paris est toujours Paris et je l’aime.
E poi le crepes (la mia preferità è quella alla Nutella), i panini gyros dei greci e turchi nel Quartiere Latino. Ecc.ecc.ecc. La mia zona di riferimento è proprio Montparnasse; vado sempre al solito hotel, lì ritrovo i locali che animano da sempre il quartiere. E’ un incrocio di vie sempre colorate, sempre vive. Amo Parigi più di ogni altra città, sebbene ogni volta che vado a Londra mi vengono i dubbi e per fugarli ritorno a Parigi. Amo Parigi sebbene ogni anno diventa sempre più cara (quasi il doppio se non addirittura il triplo): per fortuna ho gli accorgimenti per tenerle testa. Paris ma cherie ou Paris ma chere. Paris est toujours Paris et je l’aime.
Photo à gauche : le petit dejeuner.Je suis là de retour de celle que je considère maintenant comme ma deuxième ville: Paris.J'y retourne, pour me détacher du quotidien, pour réfléchir, pour me plonger dans mes pensées,avec le contour agréable d'une des plus belles villes au monde.Je vais sans la frénésie du touriste, je me promène sans hâte, je respire la ville.Je marche au milieu de la foule (c'est la ville touristique la plus visitée au monde) et je me revois comme Hugh Grant quand il se promène dans la foule de Notting Hill pendant que les saisons passent.Je marche, marche, marche: Paris est la seule ville à laquelle on prête tout ceci.De n'importe quel point de la ville tu vois en éloignement quelque chose de magique, monuments, ponts, églises, endroits célèbres et il est presque inutile de prendre le métro ou le bus, (il y a 14 lignes qu'ils déservent entierement la ville) .En marchant tu vois la beauté des choses se rapprocher et il est amusant de parcourir les rues de Paris comùme poursuivant un monument, une église, un pont. Se promener le long de la Seine sans se hâter , regarder les gens sous toutes ses formes. C'etait comme dans le livre de Corrado Augias "Les secrets de Paris" à me donner l'envie de revenir dans cette splendide ville et la voir sous un regard de parisien.Paris est le motif de rencontre aussi avec mon professeur de Français, Caroline, Elle travaille dans un hôtel dans la zone de S.Germain. Elle est sympathique bonne intelligente toujours souriante. Une conversation d'environ deux heures d'heures qui dévoile les subtilités de la langue française. La dernière leçon fut en 2004 mais selon elle, un mois suffit en sa compagnie pour bien assimiler la langue (notre rythme de leçons arrive aux e-mail improvisés de renseignement.)Le temps a été splendide, le ciel limpide et le soleil qui battait toujours fort et cette année a touché les 36 degrés mais avec moins d'humidités que de Milan.Je fais toujours un saut sur la Tour Montparnasse pour admirer Paris du haut des 210 mètres : Pour une vur imprenable, il est conseillé d'arriver vingt/trente minutes avant du couché du soleil; le soleil se couche et la magie des lumières peut commencer, c'est un spectacle unique. Et puis les mille restaurants (je ne sais pas jamais quel choisir pour la variété des etnie, les mille magasins typiques, les parcs et pourquoi pas les cimetières où sont enterrées des plus grandes célébrité.Et puis les crêpes, ma preferé est celle au Nutella, les sandwichs gyros des Grecs et Turcs du Quartier Latin. ecc.ecc.ecc. Ma zone de référence est Montparnasse; je vais toujours à l'hôtel habituel, là rencontre les restaurant qui depuis toujours animent le quartier. C'est un chassé-croisé de voies vives et et colorées J'aime Paris plus que toute autre ville.
Paris est en fait dans mon coeur mais en compétition avec Londres, chaque fois que je vais à Londres,j'ai l’impression de la préférer mais de retour à Paris , là.....j'en suis certain, c'est Paris qui me tient.Paris à le désaventage d'être une ville de plus en plus cher chaque année si on la visite en touriste, tout coûte de double ou le triple d'ailleurs. Heureusement je sais comment ne pas trop dépenser!!
Paris est en fait dans mon coeur mais en compétition avec Londres, chaque fois que je vais à Londres,j'ai l’impression de la préférer mais de retour à Paris , là.....j'en suis certain, c'est Paris qui me tient.Paris à le désaventage d'être une ville de plus en plus cher chaque année si on la visite en touriste, tout coûte de double ou le triple d'ailleurs. Heureusement je sais comment ne pas trop dépenser!!
Paris ma cherie ou Paris ma chère. Paris est toujours Paris que j'aime.
Post's song : "Serious" performed by Duran Duran
7/6