Tre titoli presi dal cinema per un viaggio diverso. Pacchetto soggiorno 3 notti/4 giorni, pensione completa, trasferimenti gratuiti, camera doppia, all inclusive, costo zero. Dall’appartamento di Paros al letto di ospedale del FBF non sono passati nemmeno due mesi. Nel finale del racconto “cicladico” scrissi : “E’ stata l’ennesima vacanza nella quale quello che avevamo “pensato e sognato” si è avverato, nonostante un mio problema di salute che per fortuna non ha influito fisicamente sul corso delle giornate, sebbene mentalmente ha impensierito il gruppo.” Quel “problema di salute” fortunatamente asintomatico nel fisico, ma sfortunatamente allarmante nella diagnosi mi ha portato, anche in questo caso con la fortuna dalla mia parte per i tempi decisamente ridotti, in sala operatoria. I pensieri in tutto questo periodo sono stati decisamente pesanti e si prorogheranno ancora per un mese per i risultati definitivi di prognosi. Qualunque sia il verdetto cercherò di farlo andare nei binari giusti. Se sfavorevole andrò in appello e vedrò di vincere la causa come già successo nelle due piccole precedenti esperienze di salute negative; se invece sarà favorevole, e questo è il mio auspicio, ne farò tesoro. “Non ci voleva” continuo a ripetermi, ma tant’è. Quando i pensieri viaggiano per questi avvenimenti si fanno anche dei buoni propositi per il futuro. Ho incolpato, anzi maledetto, il mio carattere che ha mandato giù tanti bocconi amari nelle varie vicissitudini lavorative, sentimentali, finanziarie, nei rapporti con altri e non ha saputo farsi valere nel controbattere. Tutto ciò ha minato sicuramente la mia salute negli ultimi ventidue anni. Vabbè. Cercherò di rimediare nei tempi supplementari. Li chiamo così perché dopo una vita costantemente in bilico fra successi e insuccessi, ora sono convinto di poter vincere in questo periodo di vita supplementare iniziato con l’andare in pensione. Ho davanti a me il tempo giusto per passare in vantaggio, consolidare e vincere questa partita. Attaccheranno e mi difenderò, cercheranno di approfittare della mia bontà d’animo e farò vedere, sorprendentemente per loro, di non essere scontato. Dopo una vita spesa ad aiutare e a far star bene gli altri ora mi tocca usare la carta di quel sano egoismo che non ho mai giocato. La tenevo sempre nascosta per usarla in casi estremi : è arrivato il momento di tirarla fuori in bella mostra. Continuerò ad aiutare chi ha bisogno, ma dirò un “no" bello forte a quelli che hanno abusato del mio atteggiamento altruista, che hanno bollato, a loro favore, come una cosa scontata da usare in ogni occasione. Non è così. Il mio essere altruista deriva dal cuore d’oro di mia mamma Pupella e alle sue filosofie di vita, anche se su qualcuna ora le direi che sarebbe giusta d’animo ma non in linea con gli eventi. La mia è una predisposizione, forse come le malcapitate sentenze di salute, che indica la mia qualità interiore di gentilezza e generosità. Il mio sincero interesse a fare del bene e agire con altruismo e senza secondi fini mi mostra empatico e comprensivo a quelli che non abusano dello stesso e mi mostra “sempre a disposizione, scontato”, per quelli che ne approfittano. È ora di dire basta per queste persone. Terminata la “querelle” sull’altruismo ritorno a vivere ancora per qualche giorno l’esperienza ospedaliera vestito come Jack Nicholson in “Tutto può succedere” con vestaglietta con apertura posteriore per mettere in bella mostra i glutei del sedere. Non vedo l’ora di tornare a casa anche se ho trovato delle cose positive in questa esperienza in corso. Intanto il personale infermieristico del reparto sempre sorridente e disponibile, la cordialità e la professionalità dei Medici, il non spendere soldi e non da poco la dieta a cui mi sto sottoponendo sulla falsariga pubblicitaria del “mi piace così” ribattezzata da me con un “mi basta così” visto che assaggio le pietanze per un quarto e anche meno della porzione. In compenso bevo molta acqua come da suggerimento medico, ma anche come mia abitudine a casa. Avrei voluto evitare questa esperienza, ma visto che mi ci sono ritrovato dentro cerco di trovarne i lati positivi come vorrei tanto fosse il verdetto finale. Il mio lavoro, iniziato nel secolo scorso, di designer grafico ufficioso della Nutella troverà nuovi beneficiari per aggiungerli al mio book leggendario. Poche righe per un viaggio interiore al quale non avrei voluto partecipare e con una destinazione che non ho scelto, mi ha ricordato quello del licenziamento senza però dire a quelli che ingiustamente lo hanno sentenziato che da tutto ciò ne ho ricavato esperienze umane splendide, amori travolgenti, rapporti che resteranno per sempre e nel mio caso molti professionisti in campo medico diventati veri amici. L’importante, quando ti arrivano dall’oggi al domani eventi che non ti aspettavi, ancor di più nel campo della salute, è quella di aver la capacità di scegliere cosa sia importante e prioritario nella vita. Le scelte possono migliorare il quotidiano, saper eliminare il negativo è di una importanza vitale. Così come riuscire a eliminare il superfluo sia materiale che nel rapporti interpersonali. C’est la vie. Ecco ... imparare la lingua francese è una delle cose alle quali dovrei mettermi a capofitto nell’inseguirla. Inizio a pensare di nuovo alla frase che diceva mamma Pupella sulla quotidianità : “prenditi i giorni buoni perché quelli cattivi arrivano sempre”. In pratica "cogli le opportunità e goditi i bei momenti perché quelli difficili ci sono sempre “oppure “prenditi il buono quando arriva che il cattivo non manca mai”. Concludo con un’altra frase questa volta detta Meryl Streep nel personaggio di Miranda Priestly nel film “Il Diavolo veste Prada” : “ É tutto ! “
Ringraziamenti : Betty e Vito, tutto il personale medico, infermieristico e addetti vari del reparto di Urologia dell’Ospedale Fatebenefratelli, il Dottor Borotto e la Dottoressa Giordano, tutti gli amici (quelli stretti), i parenti e gli ex colleghi che mi hanno dimostrato un affetto fuori dal comune con messaggi, audiomessaggi (che non sopporto) e presenze.