Padre Mario, ottant’anni appena compiuti, è una vera e propria istituzione francescana ad Assisi. E’ cugino di mamma Pupella e già in altre circostanze avevano avuto l’onore di avvalerci della sua immensa cultura riguardo la città del Santo della Pace. Visitare la Basilica con la sua supervisione è un regalo per pochi eletti e noi lo siamo stati. Lui non soltanto ha le chiavi di ogni porta segreta della Basilica ma lui stesso è la chiave per esplorare con esperienza e dedizione il mondo di San Francesco. Nelle ore trascorse insieme ci ha deliziato con pillole di saggezza e di sapienza; stargli accanto è stato un prezioso dono. Padre Mario, nelle nostre passeggiate nei pressi della duplice Basilica e nelle vie della città, ha dispensato parole confortanti a chi lo salutava, ha benedetto persone e rosari, ci ha fatto sentire le sue guardie del corpo speciali. Quanta tenerezza ma anche quanta energia nel suo corpo esile e “non più giovane” nutrito da una mente ancora lucida e sveglia. Sto scrivendo al plurale in questo post in quanto il viaggio è stato in compagnia di Vito e Betty. Un viaggio autunnale, con tempo meteo primaverile, sulla dorsale appenninica dello stivale italico. Soste culinarie, culturali e di piacere. E così dopo il pranzo ormai divenuto tradizione da Tony a Bologna (tortellini in brodo e tagliatelle al ragù), ci siamo diretti percorrendo le dolci colline del Chianti con la Nissan Micra di Vito a Figline Valdarno nella Tenuta Palagio di proprietà del cantante britannico Sting. Piacevole e interessante lo scambio di informazioni con l’addetta al bancone dello “shop farm” dove sono in vendita vini, olio e altri prodotti del suo territorio; ci siamo ripromessi di ritornare per una sosta ristoratrice in primavera. Proseguendo siamo poi arrivati ad Arezzo ed è stata una piacevolissima sorpresa, una novità assoluta per tutti e tre. Lasciati i nostri bagagli all’Hotel Continentale abbiamo dato una prima occhiata al centro storico per poi ripeterla l’indomani con la luce del giorno. Nel bel mezzo dello spazio-tempo delle due occhiate, una cena dove ci hanno letteralmente coccolato, con un servizio impeccabile, al Ristorante Lancia D’Oro nell’incantevole Piazza Grande. Un vino rosso del Chianti a km zero e un filetto di manzo di carne chianina con ristretto di Brunello e cascata di fagioli zolfini sono state le nostre scelte. Noi abbiamo pranzato all’interno, arredato in stile provenzale, affacciati alla piazza ma molti astanti erano seduti ai tavoli sotto i portici (logge del Vasari). Le luci della sera unite alle architetture della città hanno reso il tutto speciale e suggestivo. Il giorno dopo all’ora di pranzo siamo arrivati ad Assisi dove ci aspettava Padre Mario e da quel momento siamo entrati nel mondo di San Francesco come riportato a inizio racconto. Per concludere “francescanamente” questo lungo weekend, giusto il tempo di una pausa relax domenicale, mi sono recato insieme al cugino Giacomo all’Osteria Francescana a Modena dal pluristellato chef Massimo Bottura, per un tavolo per due prenotato da mesi. Altra promessa mantenuta. Almeno un giorno nella vita bisogna provare qualcosa di esageratamente fuori dalla quotidianità; l’eccezione alla regola fa pensare a molte cose. 12 meravigliose portate, personale omaggio di chef Bottura a una generazione di cuochi che ha cambiato l’Italia dal punto di vista gastronomico, abbinate a ottimi vini. Durante il pranzo lo chef è venuto anche al nostro tavolo e gli ho consegnato le mie creature miniature della Nutella col suo nome e cognome con tanto di gioiose fotografie a testimonianza. Emilia, Toscana e Umbria, tre regioni bellissime dell’Italia, tre regioni confinanti l’una con l’altra, con identità diverse ma unite nello spirito di cordialità, cultura e buona cucina. Il pretesto è stato l’incontro con Padre Mario, promessogli da tempo e su questo motivo speciale abbiamo elaborato un lungo weekend per poter respirare, anche solo per poche ore, l’atmosfera di questi splendidi territori dell’Italia centrale.
Post's song : "EAA" performed by Edoardo Bennato
10/21