“Non sono un eroe, mi piace viaggiare e non amo le regole, ma ne rispetto una soltanto, quella di non tradire mai gli amici. Ho cercato tanti tesori senza mai trovarne uno, ma continuerò sempre, potete contarci, ancora un po’ più in là …”. In questo primo viaggio dell’anno 2020 e del nuovo decennio non potevo non citare quanto disse Corto Maltese, il personaggio immaginario dei fumetti creato dalla mano creativa di Hugo Pratt, tratteggiando il suo identikit. La citazione era doverosa per via della destinazione scelta e anche in questo caso ho provato quella sensazione impagabile di partire per un nuovo viaggio : meta nuova, nazione nuova, capitale nuova.
Parto da Milano col grigio nebbioso freddo e arrivo nel bel mezzo del Mediterraneo sotto lo splendido sole. Qui il sole è sponsorizzato per 300 giorni l’anno e in meno di due ore di volo, lungo la spina dorsale italica, si può trovarlo a La Valletta, capitale della Repubblica di Malta. Uscito dall’aeroporto il taxi mi aspettava per portarmi direttamente in hotel e qui la prima sorpresa … a Malta si guida a destra, come nel Regno Unito essendone stata una colonia. L’impatto è sempre carico di entusiasmo e così simbolicamente taglio il nastro del nuovo decennio, sperando siano anni ruggenti come quelli chiamati così del secolo scorso : gli anni venti.
Nel preparare questa nuova avventura ho volutamente scelto come base un hotel che traesse proprio ispirazione da quegli anni così sfavillanti e prosperosi. L’ho trovata al The Phoenicia Malta, un hotel ricco di storia, con magnifici arredi, immerso in tre ettari di giardini e con musica classica sempre in sottofondo. L’albergo è membro della prestigiosa collezione di hotel di lusso “The Leading Hotels of the World” che grazie agli stili architettonici uniti a un comfort elegante rendono la vacanza ideale per il viaggiatore sempre interessato alla ricerca di nuove scoperte.
L’Hotel Phoenicia Malta è strategicamente posizionato alle porte delle antiche mura della città accanto alla Fontana del Tritoni sulla piazza Bieb il-Belt di La Valletta. Di recente avevo rivisto in tv il film di Woody Allen girato a Parigi dove il protagonista del mondo attuale, puntualmente ogni sera, si ritrovava negli anni venti. Magari succederà anche a me, ma in quali anni vorrei catapultarmi per cercare pillole di felicità in viaggio ? Non conoscendoli mi indirizzerei proprio sugli anni venti, tra la prima e la seconda guerra mondiale oppure quelli gioiosi e spensierati della mia adolescenza, dove tutto veniva scoperto e vissuto senza quei filtri che con il trascorso della vita schermano i sentimenti e creano il carattere. Interessante spunto per gli anni che ci restano da vivere.
Alla soglia dei “sessanta” punto al ritorno della spensieratezza e all’essere positivo. Ma ora sono in un posto nuovo e quindi lascio lo zaino, regalatomi a Natale da mio fratello Roby, al centro della stanza e mi immergo subito nella vita maltese. Superata la piazza dei Tritoni ci si addentra nel cuore di La Valletta, una vera fortezza. Occhi pronti a nuove visioni, cuore tenuto a bada dai farmaci quotidiani e sono già maltese. Quel “corto” citato a inizio del racconto è riferito a un idioma “argot” andaluso che significa “svelto di mano” che io ho convertito in “svelto di idee” per definire il mio status di viaggiatore seriale e compulsivo.
La Valletta, (la “città-fortezza”, la città “Umilissima”, la città “costruita dai gentiluomini per i gentiluomini”) è la capitale, la più piccola in Europa come estensione, di Malta. La Valletta prende il nome dal proprio fondatore, il rispettato Gran Maestro dei Cavalieri Ospitalieri dell'Ordine di S. Giovanni, Jean Parisot de la Valette. Come ho citato le definizioni che sono state attribuite a questa città sono molteplici, tutte riferite al patrimonio storico del suo passato; nell’insieme alla fine del viaggio vedrò un vero capolavoro barocco. Camminando per le vie di La Valletta si possono avvistare vere sorprese dietro ogni angolo: piccole nicchie, fontane, statue votive e stemmi araldici sulle balaustre. Le strade sono strette e disposte a griglia nelle quali si possono incontrare piccoli negozi e caffè pittoreschi. L’intera cittadina fa parte del patrimonio dell’UNESCO. Il primo consiglio, leggendo su Internet, è proprio quello di uscire dai percorsi più turistici e di perdersi nelle viuzze laterali, quelle che scendono verso il mare. Io l’ho seguito subito nell’esplorazione serale al mio arrivo e la mattina dopo col sole splendente : tutto ha il sapore di un luogo senza tempo. come la visita alla città di Mdina l'antica capitale di Malta, con le sue mura arabe, all’interno delle quali troverete meravigliosi palazzi delle maggiori famiglie nobiliari maltesi. La mia prima giornata di sole a La Valletta è stata contraddistinta dall’entrata attraverso la porta d’ingresso di questa città-fortezza : il Quinto portale, così chiamato perché è stato ricostruito per la quinta volta dall’architetto italiano Renzo Piano per sostituire il precedente sito ottocentesco gravemente deteriorato. Le ardite architetture del portale creano un curioso contrasto con gli edifici antichi adiacenti. Si prosegue poi alla ricerca della celebre concattedrale di San Giovanni. Questa chiesa si presenta esternamente come un anonimo edificio stretto tra due campanili che si sviluppa all’interno in una grande navata ai cui lati si aprono le cappelle decorate, tutte ricoperte d’oro. Tra le magnifiche opere d’arte all’interno della chiesa si può ammirare il capolavoro di Caravaggio, la Decollazione di San Giovanni Battista, l’unica opera al mondo che porta la firma autografa del pittore. All’uscita dalla concattedrale una piccola passeggiata porta ai giardini Barrakka, o Barrakka Gardens, che sono uno dei pochi spazi verdi presenti a Valletta. Questi giardini che si dividono in Upper e Lower offrono una vista stupenda sul grande porto, con le Tre Città sullo sfondo. Gli Upper Barrakka e Lower Barrakka (superiori e inferiori), in realtà non si trovano esattamente uno sopra l’altro, ma a breve distanza. Al di sotto degli Upper Barrakka (superiori) si trova la Saluting Battery, una linea di cannoni usata nel periodo inglese per salutare le navi in entrata nel Grand Harbour” (il grande porto). Qui, ogni giorno alle 12 e alle 16 in punto, viene sparata un’autentica bordata e osservare tutte le operazioni delle guardie d’onore è un vero spettacolo. I Lower Barrakka Gardens (inferiori) si trovano a circa cinquecento metri di distanza da quelli superiori. Questi giardini sono frequentati soprattutto dagli abitanti del luogo e ciò che caratterizza il parco è un piccolo tempio in stile greco (dorico), eretto per commemorare l’ammiraglio britannico che costrinse alla resa le forze di occupazione francesi a Malta nei primi anni dell’ottocento. La parte restante della intensa giornata è da suddividere salendo sulle piccole imbarcazioni che offrono la possibilità di esplorare la costa e l’insenatura del porto di La Valletta, regalando un momento unico per ammirare la città da due prospettive insolite, suggestive e da cartolina. Stuzzicanti e gustose invece sono state le mie soste per tastare la gastronomia locale, influenzata dai sapori del Mediterraneo. Ottima qualità negli abbondanti piatti a base di pasta, di risotti e di “coniglio”, la vera star culinaria di Malta. Da provare anche il pastìzz, una specialità culinaria "da strada" fatta di pasta sfoglia croccante riempita tradizionalmente con ricotta o con piselli passati a purea. Si sta bene a Malta, grazie a un favorevole meraviglioso clima meteorologico e a una qualità di vita estremamente godibile. La Valletta, e nell’insieme tutta l’isola di Malta, è una meta perfetta per chi ama l’arte, la storia del Mediterraneo e la sua cultura conseguenza di una millenaria mescolanza di tutte i popoli che si affacciano sui suoi litorali … “crocevia di storie e culture provenienti da ogni riva del mare nostrum” … La storia di Malta è stata decisamente segnata dalla presenza degli Inglesi, soprattutto durante la seconda guerra mondiale quando divenne la base della marina britannica. Lo noterete in tante piccole sfumature e sorprese, così come lo sono state la mia brillante scelta come primo viaggio dell’anno e del decennio e la mia continua ricerca di immergermi nella quotidianità dei posti nuovi.
Parto da Milano col grigio nebbioso freddo e arrivo nel bel mezzo del Mediterraneo sotto lo splendido sole. Qui il sole è sponsorizzato per 300 giorni l’anno e in meno di due ore di volo, lungo la spina dorsale italica, si può trovarlo a La Valletta, capitale della Repubblica di Malta. Uscito dall’aeroporto il taxi mi aspettava per portarmi direttamente in hotel e qui la prima sorpresa … a Malta si guida a destra, come nel Regno Unito essendone stata una colonia. L’impatto è sempre carico di entusiasmo e così simbolicamente taglio il nastro del nuovo decennio, sperando siano anni ruggenti come quelli chiamati così del secolo scorso : gli anni venti.
Nel preparare questa nuova avventura ho volutamente scelto come base un hotel che traesse proprio ispirazione da quegli anni così sfavillanti e prosperosi. L’ho trovata al The Phoenicia Malta, un hotel ricco di storia, con magnifici arredi, immerso in tre ettari di giardini e con musica classica sempre in sottofondo. L’albergo è membro della prestigiosa collezione di hotel di lusso “The Leading Hotels of the World” che grazie agli stili architettonici uniti a un comfort elegante rendono la vacanza ideale per il viaggiatore sempre interessato alla ricerca di nuove scoperte.
L’Hotel Phoenicia Malta è strategicamente posizionato alle porte delle antiche mura della città accanto alla Fontana del Tritoni sulla piazza Bieb il-Belt di La Valletta. Di recente avevo rivisto in tv il film di Woody Allen girato a Parigi dove il protagonista del mondo attuale, puntualmente ogni sera, si ritrovava negli anni venti. Magari succederà anche a me, ma in quali anni vorrei catapultarmi per cercare pillole di felicità in viaggio ? Non conoscendoli mi indirizzerei proprio sugli anni venti, tra la prima e la seconda guerra mondiale oppure quelli gioiosi e spensierati della mia adolescenza, dove tutto veniva scoperto e vissuto senza quei filtri che con il trascorso della vita schermano i sentimenti e creano il carattere. Interessante spunto per gli anni che ci restano da vivere.
Alla soglia dei “sessanta” punto al ritorno della spensieratezza e all’essere positivo. Ma ora sono in un posto nuovo e quindi lascio lo zaino, regalatomi a Natale da mio fratello Roby, al centro della stanza e mi immergo subito nella vita maltese. Superata la piazza dei Tritoni ci si addentra nel cuore di La Valletta, una vera fortezza. Occhi pronti a nuove visioni, cuore tenuto a bada dai farmaci quotidiani e sono già maltese. Quel “corto” citato a inizio del racconto è riferito a un idioma “argot” andaluso che significa “svelto di mano” che io ho convertito in “svelto di idee” per definire il mio status di viaggiatore seriale e compulsivo.
La Valletta, (la “città-fortezza”, la città “Umilissima”, la città “costruita dai gentiluomini per i gentiluomini”) è la capitale, la più piccola in Europa come estensione, di Malta. La Valletta prende il nome dal proprio fondatore, il rispettato Gran Maestro dei Cavalieri Ospitalieri dell'Ordine di S. Giovanni, Jean Parisot de la Valette. Come ho citato le definizioni che sono state attribuite a questa città sono molteplici, tutte riferite al patrimonio storico del suo passato; nell’insieme alla fine del viaggio vedrò un vero capolavoro barocco. Camminando per le vie di La Valletta si possono avvistare vere sorprese dietro ogni angolo: piccole nicchie, fontane, statue votive e stemmi araldici sulle balaustre. Le strade sono strette e disposte a griglia nelle quali si possono incontrare piccoli negozi e caffè pittoreschi. L’intera cittadina fa parte del patrimonio dell’UNESCO. Il primo consiglio, leggendo su Internet, è proprio quello di uscire dai percorsi più turistici e di perdersi nelle viuzze laterali, quelle che scendono verso il mare. Io l’ho seguito subito nell’esplorazione serale al mio arrivo e la mattina dopo col sole splendente : tutto ha il sapore di un luogo senza tempo. come la visita alla città di Mdina l'antica capitale di Malta, con le sue mura arabe, all’interno delle quali troverete meravigliosi palazzi delle maggiori famiglie nobiliari maltesi. La mia prima giornata di sole a La Valletta è stata contraddistinta dall’entrata attraverso la porta d’ingresso di questa città-fortezza : il Quinto portale, così chiamato perché è stato ricostruito per la quinta volta dall’architetto italiano Renzo Piano per sostituire il precedente sito ottocentesco gravemente deteriorato. Le ardite architetture del portale creano un curioso contrasto con gli edifici antichi adiacenti. Si prosegue poi alla ricerca della celebre concattedrale di San Giovanni. Questa chiesa si presenta esternamente come un anonimo edificio stretto tra due campanili che si sviluppa all’interno in una grande navata ai cui lati si aprono le cappelle decorate, tutte ricoperte d’oro. Tra le magnifiche opere d’arte all’interno della chiesa si può ammirare il capolavoro di Caravaggio, la Decollazione di San Giovanni Battista, l’unica opera al mondo che porta la firma autografa del pittore. All’uscita dalla concattedrale una piccola passeggiata porta ai giardini Barrakka, o Barrakka Gardens, che sono uno dei pochi spazi verdi presenti a Valletta. Questi giardini che si dividono in Upper e Lower offrono una vista stupenda sul grande porto, con le Tre Città sullo sfondo. Gli Upper Barrakka e Lower Barrakka (superiori e inferiori), in realtà non si trovano esattamente uno sopra l’altro, ma a breve distanza. Al di sotto degli Upper Barrakka (superiori) si trova la Saluting Battery, una linea di cannoni usata nel periodo inglese per salutare le navi in entrata nel Grand Harbour” (il grande porto). Qui, ogni giorno alle 12 e alle 16 in punto, viene sparata un’autentica bordata e osservare tutte le operazioni delle guardie d’onore è un vero spettacolo. I Lower Barrakka Gardens (inferiori) si trovano a circa cinquecento metri di distanza da quelli superiori. Questi giardini sono frequentati soprattutto dagli abitanti del luogo e ciò che caratterizza il parco è un piccolo tempio in stile greco (dorico), eretto per commemorare l’ammiraglio britannico che costrinse alla resa le forze di occupazione francesi a Malta nei primi anni dell’ottocento. La parte restante della intensa giornata è da suddividere salendo sulle piccole imbarcazioni che offrono la possibilità di esplorare la costa e l’insenatura del porto di La Valletta, regalando un momento unico per ammirare la città da due prospettive insolite, suggestive e da cartolina. Stuzzicanti e gustose invece sono state le mie soste per tastare la gastronomia locale, influenzata dai sapori del Mediterraneo. Ottima qualità negli abbondanti piatti a base di pasta, di risotti e di “coniglio”, la vera star culinaria di Malta. Da provare anche il pastìzz, una specialità culinaria "da strada" fatta di pasta sfoglia croccante riempita tradizionalmente con ricotta o con piselli passati a purea. Si sta bene a Malta, grazie a un favorevole meraviglioso clima meteorologico e a una qualità di vita estremamente godibile. La Valletta, e nell’insieme tutta l’isola di Malta, è una meta perfetta per chi ama l’arte, la storia del Mediterraneo e la sua cultura conseguenza di una millenaria mescolanza di tutte i popoli che si affacciano sui suoi litorali … “crocevia di storie e culture provenienti da ogni riva del mare nostrum” … La storia di Malta è stata decisamente segnata dalla presenza degli Inglesi, soprattutto durante la seconda guerra mondiale quando divenne la base della marina britannica. Lo noterete in tante piccole sfumature e sorprese, così come lo sono state la mia brillante scelta come primo viaggio dell’anno e del decennio e la mia continua ricerca di immergermi nella quotidianità dei posti nuovi.
Post's song : "Ouverture Nozze di Figaro" by Mozart
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