Una nazione tira l'altra, ma soprattutto una capitale tira l'altra. Finalmente è arrivato il turno di Sofia che, oltre a essere la capitale della Bulgaria, è una delle più antiche città d'Europa. La mia stanza d'hotel è solo a tre minuti di camminata dalla piazza che ospita la principale attrazione turistica cittadina : la mastodontica multicupole cattedrale di Alekxandar Nevski. L'immensa e straordinaria cattedrale è una delle maggiori chiese ortodosse del mondo e a qualsiasi ora della giornata la grandezza e il colore delle sue cupole, quelle dorate miste a quelle verdi, sono un'impagabile visione d'insieme. Nella piazza antistante la cattedrale Aleksandar Nevski c'è anche la chiesa neobizantina di Santa Sofia e il mercato delle pulci dove si possono comprare bellissime icone dipinte a mano. Sono appena arrivato a Sofia e già sento di pelle che troverò avvincente scoprirla. Proseguo quindi la passeggiata lungo lo scenario raccolto nel famoso “miglio giallo”. Il miglio giallo deve il suo nome al colore dorato della pavimentazione in mattonelle regalo della famiglia austro-ungarica reale per il matrimonio dello zar bulgaro Ferdinando a inizio novecento. Si parte davanti al bianco Palazzo presidenziale, con il marciapiede che si allarga per far spazio alla famosa statua dello Zar liberatore e si prosegue passando davanti alla chiesa russa e al giallo ex Palazzo Reale ora sede della Galleria Nazionale d'Arte. Faccio una piccola deviazione dal sentiero del miglio giallo superando i magnifici giardini sulla piazza e mi ritrovo di fronte al bell'edificio del Teatro Nazionale Ivan Vazov. Il mio cammino riprende poi verso piazza Sveta Nedelya, dove sono concentrate le chiese di tutte le religioni, dalla moschea alle chiese ortodosse e alla poco distante sinagoga. Lungo il percorso scorgo un varco tra l'architettura comunista dei grigi e massicci edifici : è la chiesa paleocristiana di San Giorgio (Rotonda) costruita in laterizio rosso incastrata in mezzo quasi fosse una perla. Un arco mi porta sulla grande piazza (Largo) che si apre davanti alla ex sede del Partito comunista. Le attrattive principali di Sofia sono tutte in centro e sono veri tesori di storia millenaria : basta osservare le testimonianze architettoniche che hanno lasciato le varie dominazioni dalla sua fondazione. Sofia è la terza città più antica d’Europa dopo Atene e Roma e prima di chiamarsi con l'attuale nome (Sofia divinità di saggezza) ha avuto un trascorso come Serdica (tribù tracie), come Sredec (bulgari) e come Triadica (bizantini). Si distingue anche per la sua combinazione unica di architettura europea mischiata a quella di stile comunista. Ha un'attrazione davvero particolare, come detto avvincente. Fossi uno scrittore di gialli ambienterei proprio qui la mia “spy story”. Di sera camminando senti i tuoi passi far eco sui ciottoli del centro con le luci dei lampioni e dei monumenti che ti stregano; ha un fascino proprio da letteratura di spionaggio internazionale, da guerra fredda visto il contesto. Gli elementi di contatto sono quelli giusti e l'atmosfera è sorprendentemente a tema. E invece vi dovrete accontentare del racconto di un blog writer di viaggi alle prese con il resoconto di un soggiorno lampo suggestivo e ricco di scoperte. Sofia è facile da girare e se i grigi palazzi civili le conferiscono un costante sapore sovietico ci si può piacevolmente rifugiare nei sorprendenti spazi verdi dei suoi grandi parchi e giardini. Da piazza Sveta Nedelya parte anche la via dello shopping più frequentata di Sofia, la Vitosha Boulevard, che porta dritto, passando davanti al Palazzo della Cultura, alla catena montuosa dei Vitosha alta più 2000 metri che sembra avvolgerla come una coperta per scaldarla in inverno. Fra gli esempi di architettura più moderna invece c'è il Teatro dell'Opera e del Balletto Nazionale Bulgaro. Particolare anche il mercato dei libri all’aperto di piazza Slaveykov con la statua dei due scrittori del XIX secolo (Slaveykov padre e figlio) seduti su una panchina. Sofia è una città molto conveniente, sicuramente la capitale più economica d'Europa e l'ho testato anche sul “piatto forte” dei miei viaggi : la gastronomia. I piatti della cucina bulgara si possono definire in due parole : semplici e gustosi. I piatti tipici sono a base di fagioli, cipolle, patate e carne di maiale o agnello talvolta elaborati con un ingrediente rappresentativo delle altre cucine dell'Est Europa : lo yogurt. Molto popolari anche le zuppe. Potete gustare tutte queste prelibatezze nei “mehani” (le tradizionali taverne bulgare). Mentre sto scrivendo il post, aiutato talvolta dai vari siti internet di viaggi, sono incappato in un articolo della Lonely Planet dove consigliano di visitare Sofia nel 2014. Sono sempre avanti, lo sono stato anche in questo caso. Leggo che potrebbe essere l'ultimo anno per ammirare con tranquillità le atmosfere rarefatte di Sofia : i nuovi viaggiatori si stanno accorgendo di lei. E' una città dove tuttora si respira l'aria da crocevia tra Oriente e Occidente mischiando chiese con cupole a cipolla, moschee ottomane e monumenti all'Armata Rossa. Il sindaco di Sofia … è una donna, ma anche le guidatrici dei tram sono donne e la loro cabina guida è arredata e adornata con tanto di tendine decorative e di tappezzeria in tinta. Ho trovato Sofia una tranquilla città dell'Est ancora non battuta dal turismo e quindi ne ho apprezzato la sua autenticità, il suo orgoglio e il suo fascino particolare.
Post's song : “Shape of my heart“ performed by Sting
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