Weekend in terra bavarese per il battesimo su strada, fuori città, della mia New Twingo color grigio platino.
Con la brillante compagnia del mio grande amico e co-pilota Umberto e del nostro “caddy” Daniele siamo partiti alla volta di Monaco di Baviera attraversando ben 5 nazioni (Italia, Svizzera, Liechtenstein, Austria e Germania).
Questo viaggio è stato un omaggio alla bellissima patria di automobili da sogno (Audi, BMW, Porsche & Co.); io sono innamorato dell’Audi TT coupè sin dai tempi del film “About a boy” con Hugh Grant e la concessionaria di Sesto San Giovanni dove passo con frequenza ne ospita una splendida versione di color arancione.
Il test è stato sorprendentemente superato e la mia New Twingo si è rivelata comoda risparmiosa e simpatica nonostante la mancanza di maniglie, porte e casse acustiche posteriori, la carenza di sprint nel superare le salite del San Bernardino (attenzione agli automobilisti di San Gallo), la dimenticanza di un buon supporto lombare per i “caddy” e soprattutto l'assenza di un navigatore così come evidenziato anche dal resoconto recensione del buon Umberto del quale vi trascrivo uno stralcio della prefazione : “La Twingo è un’auto meravigliosa. Gli ultimi 12 anni della mia vita di automobilitsta/pendolare (Cermenate-Milano e ritorno) li ho condivisi e li sto tutt’ora condividendo con una Twingo “old model” quella a forma di Buondì per capirci. Non la cambierei con nessun’altra auto ….. magari una Trabant !”
La nostra base, come nel viaggio del 2006, anno mondiale per noi, è stato l’hotel Rid di Kaufering a 65 km. da Monaco di Baviera.
All’arrivo l’ottimo ristorante dell’hotel ci ha “regalato” una “schnitzel” (cotoletta di vitello impanata) da favola cotta nel burro che si è sposata in maniera celestiale con la birra locale. La mattina seguente dopo una abbondante colazione di ottima fattura tedesca via di corsa verso la capitale della Baviera.
Con la brillante compagnia del mio grande amico e co-pilota Umberto e del nostro “caddy” Daniele siamo partiti alla volta di Monaco di Baviera attraversando ben 5 nazioni (Italia, Svizzera, Liechtenstein, Austria e Germania).
Questo viaggio è stato un omaggio alla bellissima patria di automobili da sogno (Audi, BMW, Porsche & Co.); io sono innamorato dell’Audi TT coupè sin dai tempi del film “About a boy” con Hugh Grant e la concessionaria di Sesto San Giovanni dove passo con frequenza ne ospita una splendida versione di color arancione.
Il test è stato sorprendentemente superato e la mia New Twingo si è rivelata comoda risparmiosa e simpatica nonostante la mancanza di maniglie, porte e casse acustiche posteriori, la carenza di sprint nel superare le salite del San Bernardino (attenzione agli automobilisti di San Gallo), la dimenticanza di un buon supporto lombare per i “caddy” e soprattutto l'assenza di un navigatore così come evidenziato anche dal resoconto recensione del buon Umberto del quale vi trascrivo uno stralcio della prefazione : “La Twingo è un’auto meravigliosa. Gli ultimi 12 anni della mia vita di automobilitsta/pendolare (Cermenate-Milano e ritorno) li ho condivisi e li sto tutt’ora condividendo con una Twingo “old model” quella a forma di Buondì per capirci. Non la cambierei con nessun’altra auto ….. magari una Trabant !”
La nostra base, come nel viaggio del 2006, anno mondiale per noi, è stato l’hotel Rid di Kaufering a 65 km. da Monaco di Baviera.
All’arrivo l’ottimo ristorante dell’hotel ci ha “regalato” una “schnitzel” (cotoletta di vitello impanata) da favola cotta nel burro che si è sposata in maniera celestiale con la birra locale. La mattina seguente dopo una abbondante colazione di ottima fattura tedesca via di corsa verso la capitale della Baviera.
Il programma prevedeva una veloce visita mattutina della pittoresca cittadina bavarese di Landsberg am Lech (a 3 km. da Kaufering sulla Romantische Strasse) poi la corsa in autostrada per raggiungere il centro storico di Monaco di Baviera, l'assaggio di prodotti culinari locali (con annessa spesa per casa) e il pranzo nella gloriosa Hofbräuhaus (grandissima birreria dove abbiamo apprezzato il bratwurst con crauti bianchi e un delizioso strudel).
Nel pomeriggio ci siamo dati alla storia e allo sport. Prima la visita struggente al campo di concentramento di Dachau poi a seguire il tour interno dell’Allianz Arena (il nuovissimo e avveniristico stadio di calcio del Bayern di Monaco). Qui nonostante la lungaggine della guida che ci ha fatto vedere e fare veramente di tutto (dalla visione dagli spalti, alla visita agli spogliatoi e alla sala conferenze, all’ingresso in campo con musica di sottofondo come fanno i veri calciatori) ci siamo divertiti un mondo …. anche perché ci aspettava il concerto all’Olympiastadium ed eravamo in ritardo e non sapevamo come uscirne.
Nel pomeriggio ci siamo dati alla storia e allo sport. Prima la visita struggente al campo di concentramento di Dachau poi a seguire il tour interno dell’Allianz Arena (il nuovissimo e avveniristico stadio di calcio del Bayern di Monaco). Qui nonostante la lungaggine della guida che ci ha fatto vedere e fare veramente di tutto (dalla visione dagli spalti, alla visita agli spogliatoi e alla sala conferenze, all’ingresso in campo con musica di sottofondo come fanno i veri calciatori) ci siamo divertiti un mondo …. anche perché ci aspettava il concerto all’Olympiastadium ed eravamo in ritardo e non sapevamo come uscirne.
Alla domanda in inglese della guida tedesca …. : “Any questions ? Avete domande da fare ? La nostra risposta arrivava puntualmente in una frazione di centesimo di secondo : no ! La voglia di scappare era tanta ma non c’è stato verso. I tedeschi sono davvero imperturbabili !
E quindi dopo una corsa verso lo stadio, almeno un’ora di coda intorno allo stesso e un parcheggio distante eccoci all’Olympiastadium (mitica e ancor oggi avveniristica struttura costruita per le Olimpiadi del 1972) per il concerto dei Depeche Mode : questo era il pretesto del nostro viaggio. Tantissima gente, scenario meraviglioso, tempo meteorologico impeccabile, bella musica, buona birra e tanto carisma da parte del frontman del gruppo Dave Gahan.
E quindi dopo una corsa verso lo stadio, almeno un’ora di coda intorno allo stesso e un parcheggio distante eccoci all’Olympiastadium (mitica e ancor oggi avveniristica struttura costruita per le Olimpiadi del 1972) per il concerto dei Depeche Mode : questo era il pretesto del nostro viaggio. Tantissima gente, scenario meraviglioso, tempo meteorologico impeccabile, bella musica, buona birra e tanto carisma da parte del frontman del gruppo Dave Gahan.
Il rientro notturno all’Hotel Rid è stato intervallato da una cena a mezzanotte a base di chili con carne alla Cantina Charlotta a Kaufering.
Il giorno del rientro dopo una rilassante e ri-abbondante colazione (abbiamo provato tutto quello che c’era al buffet) via di nuovo (al volante questa volta il buon Umberto, mentre all‘andata ho guidato io) attraverso le cinque nazioni. All’ora di pranzo ci siamo fermati nella città di Vaduz capitale del Liechtestein che a parte il castello (tra l’altro non si può visitare) che domina dall’alto è una copia di Chiasso con le banche e i negozi classici da turismo.
Sono state 48 ore all’insegna dei motori, della gastronomia, della cultura, della storia, dello sport, della musica, della geografia (nonostante la mancanza del navigatore non abbiamo sbagliato “una” strada), del divertimento spensierato ma soprattutto della fraterna amicizia.
Sono state 48 ore all’insegna dei motori, della gastronomia, della cultura, della storia, dello sport, della musica, della geografia (nonostante la mancanza del navigatore non abbiamo sbagliato “una” strada), del divertimento spensierato ma soprattutto della fraterna amicizia.
A casa ci aspettava Patty e un’ottima bottiglia di Cartizze dove in anticipo abbiamo festeggiato la promozione annunciata del primo anno di scuola di aeronautica del nostro “caddy“.
Post’s song : “Enjoy the silence” performed by Depeche Mode
6/9