Le Nymphéas sono di Claude Monet ma visto che la novità del viaggio annuale a Parigi era la visita del Musée de l'Orangerie, bellissimo piccolo museo all'interno del Jardin de Tuileries (Place de la Concorde), ho preferito intitolare così il post parigino. Nelle Ninfee, Monet dipinge le foglie e i fiori che galleggiano sulla superficie dell'acqua, i salici sovrastanti e i loro riflessi che si confondono con quelli delle nuvole di passaggio, come una persona che sembra penetrare in un livello di realtà posto al di là della visione fisica.
Nel corso della sua meditazione sulle Ninfee, Monet fu indotto ad altre innovazioni pittoriche. Esiste un'equivalenza tra la superficie dell'acqua e la superficie delle tele di Monet. Egli ampliò lateralmente le dimensioni delle sue tele, fino a far riempire totalmente il campo visivo, incurvando i quadri che, nelle due sale ovali dell'Orangerie a Parigi, ti circondano avvolgendoti completamente e ti ritrovi immerso nel mondo di Monet. Le forme sembrano avanzare fluttuando e allontanandosi dalla superficie del quadro, mentre la barriera tra il mondo del dipinto e il nostro mondo scompare. Le "ninfee" di Monet sono strepitose per la tranquillità e la serenità che trasmettono. Questo museo semplicemente fantastico lo consiglio a tutti gli estimatori del grande Claude, non dopo aver visitato i magnifici monumenti della capitale d'oltralpe. In questo viaggio c'è stato poco spazio per gli autoscatti e le foto seguenti, almeno quelle che mi ritraggono, sono state scattate dalla mia grande amica Anna compagna di questa piccola avventura (era la sua prima volta a Parigi e le ho fatto da gran cerimoniere) insieme a Vito che, dopo aver toccato il suolo di Beauvais è scappato insieme a Betty (auguri per il compleanno del 27 giugno) in splendida luna di miele ventennale (più uno) in Normandia e Bretagna. Loro sono ancora in vacanza al momento della stesura del mio post.
E' stata una vacanza fantastica, grazie alla compagnia e al contorno della città che più amo (vedi post "Paris toujours (re)visité" dello scorso anno). In onore della zona dove un giorno (è il mio sogno) andrò ad abitare ho intitolato il mio nuovo blog : "Montparnasse Bienvenue". Questa volta ho cambiato hotel ma l'atmosfera è sempre la stessa : inequivocabilmente ... unica ! Torniamo al viaggio. Oltre alla visione paradisiaca delle "Nymphéas" e delle altre bellissime opere impressioniste dell'Orangerie ho visto nuovi angoli della città (dall'intera passeggiata sotto i portici di Place des Vosges alla prospettiva attraverso l'Arc du Carrousel dell'obelisco di Place della Concorde in linea con l'Arc du Triomphe) e ho assistito, in una delle più vecchie chiese di Parigi (Eglise Saint-Julien-Le-Pauvre), a un concerto voce (soprano) e piano in omaggio a Maria Callas.
Facendo da Cicerone ad Anna ho rivisto tutti ma proprio tutti i monumenti, le chiese, i musei, i ponti, i giardini ecc.ecc. più importanti di Paris. Potrei elencarli tutti uno a uno ma è sempre meglio farli vedere. E' bello far conoscere una città come Parigi a chi non l'ha mai visitata; certo il male a piedi e gambe a fine giornata è di "default" ma accidenti quante belle cose ti circondano, si gustano, si respirano. E' stata una vacanza salutare, ottime camminate, mangiare equilibrato (baguettes, moutard, salades au chevre chaud e caraffe d'eau immancabili con un'unica eccezione al conteggio delle calorie per via della degustazione della deliziosa cioccolata calda "all'ancienne" di Angelina in Rue de Rivoli o della salade al foie gras ...) e linfa vitale per gli occhi.
La compagnia di Anna (ci conosciamo da quasi trent'anni, prima colleghi e poi grandi amici) mi ha fatto capire che viaggiare da soli non è poi così bello come talvolta ho pensato; ogni tanto fa bene, specie se si è in buona salute, ma alla resa dei conti è troppo piacevole conversare amichevolmente e trascorrere la giornata insieme ad altri. Ma "nouvelle vie" è ricominciata e Paris potrebbe essere il mio futuro.
Post's songs : "Casta Diva" performed by Maria Callas
6/7