Andare ad Atene …. mi ha fatto bene, come dice la rima baciata. In fondo sono anche poeta oltre che "santo" e navigatore. Mi ha fatto bene per via delle tranquille e rilassanti passeggiate intorno all’Acropoli, autentica meraviglia della civiltà greca. L'imponente Partenone mi ha ipnotizzato per il suo candore abbagliante, soprattutto verso l’imbrunire. Dalla cima della collina del Lofos Filopapou (spettacolare e unica la vista sulla città e sull’Acropoli stessa) pensavo alla straordinaria storia di questa città e nello stesso tempo ho goduto della calma che ti trasmette la visione del panorama. Avevo appuntamento per l’ora del tramonto con Nemesi, dea della giustizia e della vendetta, per avere quelle risposte e quella protezione che gli umani contemporanei mi hanno ingiustamente negato. Sono rimasto sorpreso dall’affermazione di due sue citazioni : ricordarsi che dobbiamo morire (ma non lo diceva Totò ?) e che tutto scorre (ma non lo diceva Eraclito ?) e quindi ancor più filosoficamente ho trovato quelle risposte che cercavo.
Dopo la nota introduttiva un'altra premessa questa volta su Atene e sui greci : è vero, come mi ha detto più di un ateniese (per via del mio aspetto … capello scuro e un minimo di abbronzatura) che italiani e greci sono "stessa faccia, stessa razza", ma accidenti il "greco" come lingua è incomprensibile nel parlato e indecifrabile nello scritto.
Mi sono trovato in simpatica difficoltà davanti alle fermate degli autobus e in qualche "taverna" con menù scritto unicamente in lingua greca. Per fortuna ogni tanto saltava fuori qualche scritta in inglese e per via delle uniche tre parole che conosco bene "chicken, Chelsea, love" me la sono cavata egregiamente, come ampiamente dimostrato anche col tedesco a Berlino lo scorso anno.
Atene è piacevole da visitare. Il centro storico (mai così precisa la definizione) è tutto raccolto e facile da girare a piedi.
Con il Partenone che ti sovrasta e gli altri monumenti antichi a far da contorno tutto diventa così familiare in breve tempo e poi ci si orienta subito. Il Partenone è maestoso anche per la sua posizione sulla città. L’ho fotografato in tutte le salse (non la tzatziki o quella di melanzane che adoro) : di mattina, di pomeriggio, al tramonto, di sera, col sole, con le nuvole.
Oltre al Partenone all’interno dell’Acropoli meritano una grande citazione
l’Eretteo con le sue cariatidi e il Tempio di Atena. Nella zona sottostante il Teatro di Dionisio e l’Irodio (Odeon di Erode) utilizzati ancor oggi per rappresentazioni all’aperto.
Sempre all’interno dello splendido centro storico le Stiles Olimbiou Dios, maestosi resti di colonne corinzie e il Pili Adriano, la porta di Adriano che segnava il limite tra la città greca e quella romana. Vicino alla zona di Monastiraki, dove ho preso alloggio e dove ci sono tantissime taverne e locali tipici, sono da visitare la Arhea Agorà e la Romana Agorà.
Mi sono divertito ad assistere davanti al Palazzo Vouli, sede del Parlamento, agli euzones, soldati della guardia nazionale, che si danno il cambio con una serie di movimenti caratteristici.
Il Palazzo si trova in una delle due piazze simbolo della città : Sindagma; l’altra si trova a poca distanza e si chiama Omonia.
La prima più aristocratica, l’altra più popolare, entrambe veri centri della vita ateniese.
Ho visitato anche il Museo Archeologico (Arheologiko Moussio) che conta la più grande raccolta di arte greca antica con reperti di sconvolgente bellezza tra i quali la maschera d’oro di Agamennone e il Poseidon (Zeus) di Capo Artemisio. Il periodo bizantino di Atene è evidente in tutte le piccole chiese con le tipiche cupole sparse nel centro storico, talvolta dislocate proprio in mezzo alle vie principali.
Non posso dimenticare il fascino della visione del Panathinaiko Stadio costruito nel 1896 per ospitare i primi giochi olimpici dell’era moderna. A soli 20 minuti di metropolitana (Atene ha tre linee moderne terminate in occasione dell’Olimpiade del 2004) ho fatto anche un salto al Pireo ma solo per aver conferma che c’è anche il mare ad Atene; mare che avevo visto con Silvia nelle nostre escursioni estive intorno alle isole di Mykonos, Santorini, Kos, Skiatos, Skopelos e Naxos.
Novembre è il mese delle mie grandi scoperte, l’anno scorso Berlino ora Atene. Ad Atene il clima è meraviglioso : mangiare all’aperto in questo periodo è veramente invidiabile. Ho apprezzato oltre alle salse citate sopra il gyros pita da gustare assolutamente take-away, il souvlaki (spiedini di carne di maiale), la moussaka (pasticcio di melanzane), lo yogurt greco col miele ecc. ecc. Si gira di sera nel centro storico con tranquillità e senza paura. Il ritmo di vita è scandito dall’apparente caos che già regna al mattino ai mercati generali (Kendriki Agora). Potrei andare avanti ancora ma non vorrei apparire troppo prolisso anche nello scrivere.
Concludo con una curiosità chiamata "komboloi". Me ne aveva parlato Milva (ho la sua autorizzazione a citarla) prima della partenza e se non fosse stato per lei non ci avrei mai fatto caso : è una specie di rosario di origine musulmana, troppo piccolo per essere una collana e troppo grande per essere un braccialetto; di tutti i colori e di tutti i materiali è perfetto per essere manipolato, sgranato tra le dita, fatto girare attorno all’indice, soppesato nel palmo della mano. E’ il preferito anti-stress degli ateniesi.
Nemesi mi ha detto che siamo di passaggio su questo mondo, pieno di cattiverie e ingiustizie, un mondo però ancora piacevole, sempre se possibile, da visitare : ecco perché continuerò a farlo. Prossima stazione ….. coming soon.
Ringrazio con l'occasione Francesca del Touring Club per avermi procurato a metà prezzo la Cartonville (guida insostituibile dei miei viaggi) della città di Atene.
Post's song : "Runaway" performed by Jamiroquai
11/6